Alessandro La Monica contesta il “patto per Eboli”

È sollevazione generale contro il “Patto dei cavallari” tra M5S, PD ex comunisti con candidato Sindaco Capaccio. 

La Monica candidato Sindaco di 100 firme: “Fermiamoli. Diciamo NO ai giochi di potere“; E in quattro punti spiega le motivazioni della contrarietà al “Patto per Eboli”. E parafrasando Pino Daniele: “s’allisciano se vattono se magniano a città“. 

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Mancano solo poche ore al battesimo del più grande imbroglio politico che la Città di Eboli e la Piana del Sele sta per subire grazie al “Patto dei cavallari” stipulato da due parlamentari: L’allegro e giulivo On. Cosimo Adelizzi del M5S e il il figlio del padre On. Piero De Luca del PD; Il primo nella sua malinconica solitudine e il secondo impegnato in una battaglia di risico; entrambi a giocarsi le sorti delle nostre comunità sponsorizzando una candidatura di Damiano Capaccio a Sindaco, decisa a tavolino, chi sa in quale bistrot della provincia alle spalle dei cittadini e imposta ad un PD prono e una finta coalizione di centrosinistra.

Una candidatura a perdere perché senza prospettive politiche e programmatiche, portata avanti con un “patto” che invero nasconde altro, ma che si presenta insieme con una disinvoltura e una sprovvedutezza unica che con la politica nulla ha a che fare, contenendo proprio in quel “patto” alla pari dei commercianti di cavalli o peggio alla pari di chi non può portare alla luce del sole i propri intenti, magari inconfessabili e li cela dietro ad un patto, tutto quello che si vorrebbe fare ma non si può dire.

Un patto di potere che mobilità sicuramente i centri di potere stipulato da tardo-comunisti assetati di potere e fino a ieri al servizio della Famiglia Conte e de La Città del Sele e ora da novelli democratici a servizio della Famiglia De Luca, e del Jolly inconsapevole On. Adelizzi. Un patto scellerato che spudoratamente ha preso corpo, laddove il più qualificato tra loro è un traditore della democrazia.

Alessandro La Monica-100 firme

E proprio questo “Patto dei Cavallari” è oggetto di indignazione e sollevazione di tutti gli ambienti politici cittadini, e tra questi, a gran voce, si registra la ferma contrarietà di Alessandro La Monica, candidato Sindaco dell’Associazione 100 firme, il quale contravvenendo al suo proverbiale riserbo esprime la sua contrarietà e ne sintetizza il perché in 4 punti, ritenendo che più che un “Patto per Eboli” sia un} , rendendola schiava di alti poteri:

  1. Perché la coalizione tra PD, Movimento 5 stelle e non meglio precisate altre forze politiche e civiche di centro sinistra non è nata per portare aventi un programma, è un mero inciucio.
  2. Perché molti dei personaggi che compongono la coalizione muovono i fili della politica locale da vent’anni. Hanno contribuito alla presa del potere dell’ultima Giunta. Sono i responsabili del degrado politico amministrativo in cui ci troviamo.
  3. Perché i partiti della coalizione  nella migliore delle ipotesi non hanno iscritti, uno è stato commissariato dalla segreteria nazionale. Non sono luoghi di confronto, non possono veicolare le aspettative e i bisogni dei cittadini.
  4. Perché la coalizione sarà sempre in debito con Napoli e Roma e a loro risponderà e per loro sacrificherá Eboli.

E come si fa a non dargli ragione? Anche perché siamo venuti a conoscenza da una videointervista chock alla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, che il giovane deputato PD figlio del “padre” in una manifestazione pubblica avrebbe detto che se Eboli era in conto da perdere a lui interessava “prendersi” Battipaglia. Cosa gravissima, inaudita. Un linguaggio brutale ed irrispettoso che lascia poco spazio ad equivoci, ma nella sua drammatica realtà ci fa comprendere che considerazioni questi hanno delle comunità, e del corpo elettorale, ma a noi questo suscita altre domande: Perché vuole prendersi Battipaglia? Che c’entra lui con Battipaglia? Cosa vorrebbe si facesse a Battipaglia? I programmi che ha su Battipaglia sono i suoi o del candidato Sindaco Antonio Visconti? Sono progetti confessabili? Perché si vuole mettere le mani su Battipaglia al punto di sacrificare Eboli? Quel “patto” tra PD e M5S, cosa e chi garantirebbe? Altre domande riguarderebbero le possibili liste che accompagnerebbero la coalizione vocata alla sconfitta: Da chi saranno composte, quali centri di potere sarebbero i bacini della scelta dei candidati? Perché si candidano? Cosa gli è stato promesso o gli è stato dato per candidarsi e perdere? Saranno costretti a candidarsi? Tutte domande che presto avranno delle risposte, ma che suggeriscono anche di tributare un consiglio: Forse, prima che sia troppo tardi, Costituitevi, arrendetevi, confessate.

Intanto ieri La Monica ha fatto qualche domanda al Ministro Di Maio, ma con quella espressione un pó così, ha fatto spallucce si è girato e se ne è andato, sotto gli occhi di tutti anche dei “senza vergogna” presenti in prima linea.

La Monica – Di Maio
Di Maio-La Monica

Eboli, 26 luglio 2021

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