Il PD ufficializza la candidatura a Sindaco di Eboli di Luca Sgroia e tra mal di pancia e proteste è un fuggi fuggi generale.
“Uscire dalla crisi e costruire il domani” è l’incipit-risposta dei Riformisti e Democratici con Marisei che oltre a interrompere ogni dialogo con il PD proseguono nella ricerca di costruire un nuovo campo progressista. Intanto arrivano le bordate di Femiano, il “pasionario” dirigente provinciale dei Democrat.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Preoccupati dalla crisi in cui è sprofondata la città di Eboli, con un comunicato del 2 marzo scorso abbiamo annunciato il nostro impegno per le prossime elezioni amministrative, per affermare una nuova visione della città e un’idea diversa della politica, che superasse i personalismi e il civismo senza colore. – si legge in una nota di Salvatore Marisei per il coordinamento dei Riformisti e Democratici per Eboli – Da allora abbiamo lavorato nell’interesse esclusivo di Eboli, delineando un programma innovativo, concreto e fattibile, al passo coi tempi e carico di feconde ricadute per la città, e ricercando le condizioni per realizzare un’ampia coalizione di centro sinistra.
Pur forti di un gruppo dirigente di donne e uomini con solidi riferimenti ideali, esperienze e competenze, – proseguono i Riformisti e Democratici – capace di mettere in campo una squadra di governo cittadino e una candidatura autonoma alla carica di Sindaco, con senso di responsabilità, nel rispetto degli impegni assunti pubblicamente, abbiamo – poi – sottoscritto un documento con altre formazioni e movimenti di centro sinistra; quel documento si fondava su alcuni elementi distintivi, per noi imprescindibili:
- rinunciare alla autoreferenzialità;
- adoperarsi per creare una coalizione quanto più ampia e coesa;
- puntare su un candidato capace di interpretare il progetto comune;
- porsi in netta antitesi e assoluta discontinuità rispetto al “sistema” e alle sue figure apicali, che hanno amministrato Eboli nel precedente quinquennio.
Rivolto in particolare al Partito Democratico, principale partito del centro sinistra, il documento suggeriva anche una guida autorevole, un noto professionista cittadino con un curriculum politico e amministrativo di prim’ordine. – ricordano i ReD gli sforzi politici fin ad ora compiuti per la ricerca di un quadro politico riconosciuto dal popoli dellaxsinistra democratica e riformista – Purtroppo, con rammarico misto a stupore, dopo settimane di irrigidimenti e marce indietro, abbiamo preso atto che quel PD è rimasto sordo a tutte le nostre sollecitazioni. Non ha saputo rinunciare alla propria autoreferenzialità, non ha gradito il suggerimento per la candidatura alla massima carica cittadina, non si è voluto adoperare nella ricerca di un’ampia coalizione e, soprattutto, non ha dichiarato esplicitamente la netta discontinuità rispetto al “sistema”, lasciando – col suo assordante e imbarazzante silenzio – l’intera comunità nel dubbio che di quel sistema voglia essere, quel PD, la più autentica continuità.
Alla luce dei fatti, – aggiungono ancora delisi e rammaricati i ReD – riteniamo chiusa la fase del dialogo con il PD e con quanti, movimenti e forze politiche, si pongono in continuità con la precedente esperienza amministrativa e, coerentemente, rilanciamo il nostro impegno alla ricerca di più ampie condivisioni politiche, senza mai dimenticare quei principi, per noi irrinunciabili.
Non abbiamo la supponenza di credere di essere i migliori, ma vogliamo il meglio per la nostra comunità. – conclude Marisei per conto del coordinamento di Riformisti e Democratici – Per queste ragioni non abbandoneremo la città al declino cui sembra condannata. Torneremo sul sentiero tracciato, consapevoli che le idee contano più degli uomini; quel sentiero che, siamo certi, ci vedrà protagonisti e che percorreremo insieme a chi ha già condiviso con noi, e a quanti ancora vorranno condividere, la visione della nuova Eboli e i valori essenziali, imprescindibili, che sono alla base del nostro agire.
Una nota ferma ma inequivocabilmente piena di riflessioni politiche che comunque non può che confermare come il potere prevalente che si richiama al Governatore della Campania Vincenzo De Luca non fa sconti a nessuno e anzi tende ad occupare tutte le caselle non concedendo niente a nessuno. E città per Città scientificamente sceglie tra i suoi e nell’isolamento politico che questo tipo di strategia ha portato si giustificano tute quelle sigle posticce che hanno accompagnato la coalizione che ha portato alla vittoria il Governatore De Luca, svuotando il PD ma cannibalizzando ogni iniziativa che non si riconduce al suo “verbo” quello dell’ubbidienza, ha riempito la sua corte di tante persone che con il PD non c’entrano proprio nulla, ma che sono funzionali al verbo.
Alla notizia ufficiale della candidatura a Sindaco di Eboli Luca Sgroia, tra i primi a protestare è stato il solito Raffaele Femiano, il pasionario battipagliese componente della segreteria provinciale del PD. Femiano fa rilevare che si vota in 142 comuni su 550 in campania, SA 40, Na 18, CE 31, Bn 20, AV 33 in nessuno di questi vi è stato un dialogo democrstico e costruttivo se non evasione e imposizioni. E ancora aggiunge confermando quanto siano asserviti gli organi di Partito come le segreterie provinciali e regionali: “In quasi 50 anni tra politica e sindacato non ho mai visto una vergogna politica rappresentata dal Segretario Regionale, della Campania, dei Segretari delle Federazioni Provinciali e dai Presidenti delle commissioni di Garanzia del PD che impediscono volutamente i processi democratici – e riferendosi alla investitura di Luca Sgroia ad Eboli e come quella di Battipaglia aggiunge – hanno di nuovo deciso senza riunire gli organismi e per questo è forte la mia protesta per questa violazione democratica da vero e proprio “colpo di partito”. Un partito che non ha più nulla da dire se non quello di affermare l’arroganza di un comitato di potere che reprime ogni rigurgito democratico”.
Purtroppo questi sono lupi affamati di potere, si rassegnino Luigi Morena, Damiano Capaccio e lo stesso Salvatore Marisei, e “i lupi perdono il pelo ma non il vizio”. Intanto questa imposizione del PD provinciale chiarisce e cambia lo scenario politico ebolitano e oltre a rafforzare in primis Antonio Cuomo disperde gli elettori Dem anche altri verso candidati e allontana ogni possibile ipotesi di un eventuale piazzamento della così detta coalizione di centrosinistra a guida PD in un posto utile per un eventuale ballottagio che al momento vede tra i più piazzati Cosimo Pio di Benedetto, Antonio Cuomo, Mario Conte e se risolve tutti i problemi di alleanza Damiano Cardiello. Infine resta solo una amara considerazione nel PD, per come oggi si presenta può starci solo chi ha un incarico, chi lo aspetta, chi lo vorrebbe e chi vive di clientela.
Eboli, 18 luglio 2021
EVVAI!!!! EVVIVA!! ADESSO IL PD DEVE AVERE LE PALLE DI PERSEGUIRE QUASTA SCELTA FINO ALLA FINE!!! SGROIA CANDIDATO SENZA SE E SENZA MA!!!
CLASSIFICA DELLE ELEZIONI A SINDACO:
1) DI BENEDETTO
2) CUOMO
3) CONTE
4) CARDIELLO
5) SGROIA – NON ELETTO
6) PRUSUTT – NON ELETTO
7) LA MONICA – NON ELETTO
8) DEL VECCHIO – NON ELETTO
Sgroia è un ottima scelta, tutto quelli di sinstra ( veri pd) o presunti tali dovrebbero appoggiarlo…..