Disabilità e diritti negati. Silenzio… parla l’ex Disability Manager del Comune di Eboli Generoso Di Benedetto.
«Ad oggi, mi pare che purtroppo la Città abbia fatto un balzo indietro di anni rispetto al garantire i Diritti per tutti i cittadini in un’ottica di inclusione sociale. Ultima, non meno importante, è la questione relativa alla spiaggia accessibile “Il mare di tutti”, riconosciuta come buona pratica a livello locale e con ripercussioni nazionali».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Io sono stato il Disability Manager del Comune di Eboli fino al 6 settembre 2020. – scrive in una nota Generoso Di Benedetto il quale introduce una delle tante questioni sul tappeto ed abbandonate alla “sensibilità ordinaria, cieca e burocrate”, che a seguito del terremoto politico ed amministrativo che ha portato poi allo scioglimento del Consiglio comunale ed alla relativa nomina del Commissario Prefettizio Antonio De Jesu ne ha subito le conseguenze del tutto negative come nel caso della Spiaggia e del Progetto “Il mare di tutti” destinato a persone con disabilità incomprensibilmente non ancora attivato dal Comune di Eboli – Voglio precisare che era una carica del tutto gratuita e volontaria. Negli anni ho ascoltato, accolto e aiutato parecchie decine di famiglie che quotidianamente si trovano a fronteggiare la disabilità. Le problematiche e i bisogni che mi riportavano erano legati al mondo della scuola, al sociale, ai servizi, al tempo libero.
Il mio impegno quotidiano ha sempre posto l’attenzione sui diritti e sul cambiamento culturale, nell’ottica della Convenzione Onu sui Diritti delle persone con disabilità. – prosegue Generoso Di Benedetto che tra l’altro aveva sin dalla prima ora offerto la sua collaborazione tentando di evitare vi fosse un annullamento di una esperienza positiva e soprattutto un diritto e un servizio importantissimo ora purtroppo insensibilmente negato – Sin dal primo momento dell’insediamento del Commissario mi sono messo a disposizione per continuare a offrire il mio impegno gratuito e volontario, così come ho consegnato alla sub-commissaria dr.ssa Tripodi, un report dettagliato delle azioni che la Città di Eboli e il suo Piano Sociale di Zona portava avanti rispetto alle persone con disabilità, anche per non disperdere la memoria storica e per avere contezza dello stato di attuazione dei servizi.
Ad oggi, mi pare che purtroppo la Città abbia fatto un balzo indietro di anni rispetto al garantire i Diritti per tutti i cittadini in un’ottica di inclusione sociale. – L’ex Disability manager sottolinea per l’occasione come la decisione di non ripetere quella esperienza di fornire un servizio abbia fatto precipitare nel baratro degli egoismi e regredire una comunità che aveva fatto bandiera well’inclusione sociale – Ultima, non meno importante, è la questione relativa alla spiaggia accessibile e al Progetto “Il mare di tutti”. Soprattutto l’anno scorso ha rappresentato una buona prassi riconosciuta a livello locale e con ripercussioni nazionali. È stata sostenuta anche da altri stakeholder che hanno apprezzato e valorizzato il progetto.
E oramai a estate inoltrata, ancora non sono chiare quali siano le intenzioni della struttura commissariale per quest’anno in corso. Come cittadino vorrei sapere il reale stato dei materiali e capire le concrete motivazioni che hanno portato questo grave ritardo. – conclude Generoso Di Benedetto che mettendo da parte ogni cosa, lascia sempre aperta la porta della collaborazione, offrendo ogni sforzo perché si possa recuperare in qualche modo questo ritardo che purtroppo suona più come una brutale negazione che una cauta iniziativa – Ancora una volta, al di là di cariche e riconoscimenti ufficiali, mi rendo disponibile a essere un cittadino attivo, trovando soluzioni che possano essere condivise anche con la comunità, in modo partecipativo, mettendo in atto azioni di sostegno ed aiuto affinché il territorio possa tornare a beneficiare di un servizio essenziale come la spiaggia pubblica accessibile a tutti, garantendo i diritti anche alle persone con disabilità».
Un dialogo che purtroppo, a causa di una scelta da parte della Struttura Commissariale, di chiusura verso la Città e verso Associazioni, Movimenti, Partiti, produce un sordo isolamento che di volta in volta se ne rende conto man mano che si vive la vita quotidiana, e la vita quotidiana ci dice che alcule decisioni intraprese, sebbene motivate da urgenza, scadenze, e opportunità e non ultima la sciagurata valutazione di possibili accostamenti all’Amministrazione Cariello, siano di chiara impostazione politica e si cita solo per esempio: La desisione di realizzare in piena Piana del Sele, nel sito di San Nicola Varco due Centrali elettriche grandi come 15 campi di calcio di servizio all’elettrodotto sottomarino Terna, perché non nell’Area Industriale di Eboli all’altezza dell’elettrodotto Nazionale? Non è stata forse una scelta politica quella di non far partire da ottobre i Servizi offerti dal Piano di Zona S3 con un contratto in corso che scadeva in aprile del 2021, non si poteva controllare ed assicurarsi che i servizi e le prestazioni, tra l’altro finanziati, venissero esercitate correttamente, anziché privare di un diritto inclusivo i cittadini anziani, giovani, studenti bisognosi di quei servizi e di quelle prestazioni? Forse non è una scelta politica, mascherata da una scadenza quella di voler approvare un PUC ben sapendo siano contenenti i PUA approvati da Cariello, Che si fa, magari si fermano le lancette progettuali al pre-Cariello, e chi lo dice sia una scelta non politica che deve rispondere solo ad una scadenza di routine? Forse non è stata una scelta politica, quella più banale ma lo stesso dirompente dell’ampliamento delle strisce blu e l’aumento del costo della sosta per il quale protestano i sindacati ospedalieri, i commercianti e i cittadini ormai appezzentiti da un ventennio di cattive amministrazioni comunali, provinciali, regionali, nazionali, vieppiú supertartassati da ogni balzello? Anche quella di accettare che l’ANAS cambi il progetto e realizzi uno svincolo autostradale ridimensionato e diverso da quello che il Consiglio comunale ha approvato, correndo il rischio anche di perdere la locale stazione della Polstrada, non è forse una scelta politica?
Eboli, 9 luglio 2021
Bravo Admin, chiusura del commissario e dei collaboratori, nessun ascolto e al contempo denota un intestardimento sconcertante.
Cosi si rischia di peggiorare la situazione, poi aggiungiamo che tra vacanze di organico e vacanze tout court i margini di manovra sono pochi.Speriamo che passi presto l’estate e si ritorni alla democrazia elettiva e popolare, gli uomini soli al comando, anche se de iure, non piacciono.
Ultimo bollettino 2 luglio, questo dato è la triste fotografia dell’abbandono istituzionale, neanche una telefonata all’asl fanno e neppure con due righe aggiornano il sito, e il cittadino paga le tasse….
I politici cosa dicono? Muti!
Facciamo così , mandiamo il commissario a processo e agli ex amministratori diamo una bella onoreficenza 🙂