Carceri e condizioni carcerarie. L’On. Federico Conte (Leu): Detenzione non sia confino disumano, ridisegnare sistema.
La realtà supera sempre la fantasia. Il Carcere di Santa Maria Capua Vetere peggio di “OZ” la serie televisiva americana ambientata in un carcere.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Purtroppo la realtà supera di gran lungo la fantasia, e i fatti che sono successi nel Carcere di Santa Maria Capua Vetere ne sono la prova. Una prova che fa rabbrividire anche quando si vedono quelli che solitamente accadono nella serie televisiva americana “OZ” ambientata in un Carcere a stelle e a strisce. Di quello che accade nelle Carceri ormai l’antologia cinematografica è piena e ovviamente quei racconti talvolta sono esageratamente estremi, ma la cronaca poi ci riporta alla realtà e di tanto in tanto scopriamo, traffici di stupefacenti, di armi, di ogni cosa, perfino legati alla prostutuzione, favorita da guardie carcerarie che un poco per paura e un poco per “arrotondare”, ovviamente salvo a verificare responsabilità e colpe.
Ma i filmati che abbiamo visto sono veramente preoccupanti e che nessuno si sente di approvare fossero anche i peggiori delinquenti. Fatti che collocano quel carcere alla pari di penitenziari di Paesi laddove ci sono le peggiori dittature. Una vergogna per la nostra democrazia e una vergogna per gli agenti carcerari dei quali 52 su 300 sono indagati e tutti ci aspettiamo severissime punizioni, e che si indaghi anche sulla Direzione che di certo non poyeva non sapere.
“I fatti avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, mostrati in tutta la loro crudezza anche dalle immagini delle telecamere di sorveglianza, – dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, componente della Commissione Giustizia della Camera. – riempiono di indignazione e rabbia. È giusto che chi ha sbagliato paghi severamente. Ma sarebbe una rabbia vana se la lasciassimo nelle pagine di cronaca. Questi episodi devono richiamarci tutti a una riflessione profonda sull’istituto penitenziario nel nostro Paese“.
“Più volte ho visitato le carceri, trovando e denunciando situazioni di sovraffollamento e di inadeguatezza strutturale. – prosegue l’On. Federico Conte – Il tema della certezza della pena, elemento centrale dello Stato di diritto, non può cancellare quello della dignità della carcerazione e della necessità della rieducazione, principi cardine della Costituzione. La riforma del processo penale e dell’ordinamento carcerario, con un piano di edilizia adeguato alla funzione costituzionale della risocializzazione siano i punti cardine dell’azione del governo Draghi, come ha già indicato nelle sue linee programmatiche la Ministra Marta Cartabia.
Il ricorso alla giustizia riparativa – aggiunge il parlamenttare di LeU – può evitare di sovraffollare inutilmente il nostro sistema, così come gli istituti dell’affidamento e della messa in prova, mentre nel contempo bisogna ridisegnare anche il sistema carcerario, con un programma di nuova edilizia, soprattutto al Sud, dove c’è bisogno sociale e necessità economica. I fondi nel Pnrr ci sono, anche per nuove assunzioni di personale giovane e formato.
I modelli all’avanguardia esistono: puntino di più sulla risocializzazione, su spazi comuni e partecipati, e non solo sull’idea di segregazione e mortificazione, che per loro natura alimentano gerarchie sulla prepotenza e sulla violenza. – conclude l’On. Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, componente della Commissione Giustizia della Camera. – La disumanità del carcere comincia molto prima di quando quegli episodi si verificano e si manifestano. Comincia quando dimentichiamo le carceri e le releghiamo a confino disumano“.
Napoli, 30 giugno 2021