Elezioni amministrative: Eboli come Napoli per un Patto vincente. L’On. Adelizzi (M5S) apre a Centrosinistra e PD. Arrivano i “NI”.
L’On. ebolitano Adelizzi, del M5S dichiara: «Credo ci siano le condizioni per formare una coalizione basata su dialogo e collaborazione fra M5S, PD ed altre forze politiche e civiche che vogliono far parte di questo avvincente progetto con un candidato sindaco condiviso punto di riferimento per un programma di sviluppo ambizioso».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Sono settimane importantissime per il futuro della città di Eboli, – si legge in una nota ufficiale dell’On. Cosimo Adelizzi del M5S – che deve cogliere l’opportunità di nuove elezioni democratiche per cambiare passo e incamminarsi sulla strada della ricostruzione etica, morale ed economica. Settimane in cui si va definendo la strada da percorrere nei prossimi dieci anni. Il deputato ebolitano del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente del gruppo parlamentare alla Camera, Adelizzi, il quale nelle ultime settimane ha incontrato tutti gli attori politici dei partiti del centrosinistra e delle forze civiche cittadine, così come già aveva anticipato a POLITICAdeMENTE nella sua intervista per contribuire ad una soluzione politica nel campo progressista.
«Ho avuto moltissimi incontri e ancora ne avrò nei prossimi giorni, sia con le forze politiche sia con esponenti della società civile. – dichiara Adelizzi – Come rappresentante del Movimento 5 Stelle continuerò a confrontarmi con persone volenterose e capaci di poter contribuire in maniera sostanziale a un reale processo di rilancio per Eboli. C’è un dialogo acceso, animato da un forte desiderio di discontinuità che sta montando tra gli ebolitani, per uno scambio proficuo di idee e una comunione di intenti che devono consentirci di poter guardare con serenità al prossimo futuro.
Terzo settore, sanità, sviluppo e transizione ecologica sono solo alcune delle nostre priorità. – prosegue l’On. Adelizzi – Come ha sottolineato in più occasioni Giuseppe Conte, a capo del processo di rinascita del Movimento, bisogna puntare sul metodo Napoli, perché anche nella nostra città ci sono i presupposti per realizzare un Patto per Eboli.
Credo fermamente che ci siano le condizioni per formare una coalizione basata sul dialogo e sulla collaborazione fra Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, ed altre forze politiche e civiche che vogliono far parte di questo avvincente progetto. – aggiunge Adelizzi – Dobbiamo lavorare a un programma per la città che sia ambizioso ma anche realizzabile, e puntare su un candidato condiviso che sia tanto carismatico quanto credibile, e che abbia le competenze per guidare la macchina comunale ed impiegare al meglio le risorse del Recovery Found».
L’ex primo ministro Giuseppe Conte sarà a Napoli, domani martedì 15 giugno, per sostenere il candidato sindaco Gaetano Manfredi. «Napoli tornerà a essere una grande capitale del Sud e del Mediterraneo», ha affermato Conte e l’On. Adelizzi ha aggiunto concludendo: «Il raggiungimento di questo obiettivo è a portata di mano anche a Eboli. Troviamo insieme le migliori soluzioni e realizziamo questo appassionante progetto nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini ebolitani».
L’apertura al PD e al centrosinistra da parte dell’On. Adelizzi e del M5S è veramente un elemento di novità, anche perché negli ultimi anni il Movimento di Beppe Grillo si è contraddistinto per i suoi dissodi interni. Dissidi che hanno portato i vari attivisti a seguire piste diverse, disperdendosi tra il PD e le sue liste collegate, Liberi e Uguali e le sue liste, e la Destra cittadina, ma evidentemente qualche altro gruppetto è ancora attivo.
Dell’iniziativa politica di Adelizzi, che ha sorpreso non pochi, e tra favorevoli e meno favorevoli si è registrato da parte dell’On. Antonio Cuomo un laconico: «Bene!!! Io non ci sono perché insieme ad altri stiamo lavorando ad uno di progetto di centro …». In effetti Cuomo è da tempo che con Italia Viva, sebbene in altre Città (Salerno e Battipaglia) è organico al centrosinistra, ha posto il problema della rappresentatività territoriale, fino a distanziarsene proprio ad Eboli e scegliere un’altra strada. Ma ce ne vuole ancora di tempo e tutto può essere possibile e quella distanza che si marca oggi potrebbe poi risultare solo una “finta di copro” come si pratica nel calcio giocato.
Tra le reazioni, raccogliamo anche quelle dei Democrat ebolitani, i quali, pare che abbiano accolto con favore l’avvicinamento al centrosinistra del Movimento Cinque Stelle, ritenendo che chiunque aderisca al campo progressista sia ben accetto e ovviamente, attendono atti concreti che vanno ben oltre gli schieramenti ma riguardano le politiche del terrotorio ed i grandi temi, sui quali si deve allestire proposte concrete e condivise, ma soprattutto comprensibili e quanto più vicine ai cittadini. Insomma per il PD nessuna contrarietà ad ampliare il campo progressista, ma che non sia solo un patto elettorale.
“Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” recita un vecchio proverbio che sottolinea quanto sia difficile mettere in atto le volontà. E quello che è successo a Napoli, che il centrosinistra allargato al M5S ha trovato una convergenza sull’ex Ministro ed ex Rettore dell’Università Federico II di Napoli Gaetano Manfredi, come pone fiduciosamente ad esempio l’On. Adelizzi, si spera non accada a Eboli, poiché quell’accordo è passato sulla testa di tutti, perfino su quella di Antonio Bassolino, il quale generosamente e con modestia aveva dato al PD la sua disponibilità.
Evidentemente, nelle intenzioni dell’On. Adelizzi vi sarebbe quella di trovare come per Napoli anche per Eboli un “Manfredi” che guidi la coalizione di centrosinistra. Una operazione di alta “alchimia” politica dalla quale forse sarebbe bene prendere subito le distanze, e da subito scongiurarla, ricordando che i prodotti di laboratorio non vengono affatto “digeriti” dall’elettorato, così come va ricordato che proprio in questo momento non si può improvvisare, il Paese come la Città di Eboli deve decidere i suoi futuri e il nostro futuro bisogna immaginarlo non con gli uomini al comando ma con le pluralità dialoganti.
Infine va ricordato anche che per trovare l’ultimo Manfredi che ha attraversato la storia della nostra regione, bisogna risalire al medioevo: a Manfredi figlio di Federico II di Svevia e Re di Napoli; Di lui Dante scriveva nel Purgatorio “…biondo era e bello e di gentile aspetto…”. Ebbene Manfredi non fece una bella fine, tant’è che si racconta, tra storia e mito, che fu sconfitto da Carlo D’Angiò e che i suoi resti furono dissepolti e sparsi per ordine del Vescovo di Cosenza come si faceva per gli scomunicati. Quello che accadde poi è sempre storia che forse anticipava il “mondialismo“, ovvero chi decideva per tutti purché in ossequio al “potere temporale dei Papi“, me che poi sono state le fonti di tutti i nostri guai. Ebbene, Manfredi non è Manfredi d’altavilla, e gli auguriamo lunga vita, non è nemmeno alto e bello e non ha nemmeno l’esperienza che, al contrario occorrerebbe per Napoli, reduce da un “qualunquismo guascone” di 10 anni, e comunque per Eboli non ci vuole un Manfredi, ma che la Politica e i Partiti non abdighino rispetto ai loro ruoli e aprendo le porte alla partecipazione facciano emergere valori, onestà e memoria.
Eboli, 14 giugno 2021
Dio ce ne scampi e liberi.