La Provincia è diventata un ammortizzatore sociale agli ordini del “Principe”. Accoglie l’esodo dei “migranti” del potere.
Berlusconi è distratto. Si ritroverà le mecerie di un Partito appiattito sulla Lega e con tanti “Principi” in tutte le Province d’Italia e noi ci troveremo un paese distrutto.
BATTIPAGLIA – Continuano i veleni in casa PdL. Ai colpi di scimitarra degli uomini del Presidente della Provincia Edmondo Cirielli, risponde Gerado Motta a colpi di accetta, senza risparmiarsi su accuse e polemiche politiche
“La nomina del coordinamento cittadino è illegittima. Per questo motivo pur invitato non prenderò parte alla presentazione.” Tuona Motta l’esponente politico che nelle ultime elezioni battipagliesi è stato il candidato del Centro-destra, battuto al ballottaggio, come sostiene lo stesso Motta, da congiure di palazzo che riconducono al suo ex amico Cirielli.
La dichiarazione di Gerardo Motta, esponente PdL dell’area che si riconosce nel Presidente Gianfranco Fini. non lascia presagirebuone cose, anche alla luce di quello che avviene a livello nazionale, che da un momento all’altro potrebbe sancirsi una rottuar irreparabile tra il Presidente Fini ed il Premier Berlusconi, con i dovuti riverberi, che in Provincia di Salerno troverebbero terreno fertile negli scontri tra Cirielli che ha occupato “militarmente” la Provincia e ha svuotato il PdL a favore dell’Associazione Principe Arechi.
“Nei giorni scorsi – continua Motta – insieme al coordinatore provinciale di Generazione Italia, Michele Sarno, abbiamo presentato un ricorso contro la nomina del nuovo esecutivo provinciale. A nostro avviso, è un atto totalmente illecito, in quanto siamo in una fase provvisoria in attesa dei congressi del Partito. In sostanza si tratta di una palese violazione delle norme transitorie del dispositivo IV° dello Statuto.
Pertanto abbiamo chiesto il consequenziale commissariamento del Coordinamento Provinciale, Russo e Iannone hanno palesemente violato lo Statuto del PdL.
L’impressione preminente in tutta questa faccenda è che il Presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, non nuovo a questi tipi di putsch, abbia trasformato il PdL in una sorta di Feudo e siccome – continua Motta – non sono abituato sia per forma mentale che per storia personale, a fare il “vassallo”, contesto e condanno questo modo di fare arbitrario.
Stiamo assistendo, negli ultimi tempi, ad un esodo senza precedenti, uno stuolo di vassalli che da ogni partito si precipita a mettersi agli ordini del “Principe”. L’Ente Provincia è diventato un vero e proprio “ammortizzatore sociale”.
Mi auguro – conclude Motta – che il PdL – chiarito l’equivoco in cui sono caduti Russo e Iannone, possa avere una classe dirigente all’altezza dei suoi elettori”.
Gerardo Motta al momento è stato escluso sistematicamente da ogni ruolo politico, come in più parti della Provincia accade nel tentativo di fare “pulizia etnica politica“, nel senso che non basta per Cirielli essere organico al PdL, ma per come appare, è necessario “appartenere” nel senso stretto della parola, passando attraverso l’Associazione “Principe Arechi“.
L’esclusione coincide con la nomina del Coordinatore Provinciale del PdL Antonio Mauro Russo, passato armi e bagagli con Cirielli e sconfessato dal Ministro Mara Carfagna, che sembra visibilmente in difficoltà rispetto al potere “liquido” che il Presidente Cirielli riesce a distribuire da Palazzo Sant’Agostino.
Berlusconi è troppo distratto per curarsi dei problemi che accadono a Salerno e in tutte le altre Province d’Italia, per ora deve pensare al Legittimo impedimento, alla legge bavaglio, alla Finanziaria Leghista e non può dedicarsi a redimere le controversie. Appena potrà si ritroverà le macerie di un Partito appiattito sulla Lega e con tanti “Principi” in tutte le Province d’Italia e noi ci troveremo un paese distrutto.