Con la firma del Decreto del Ministero è arrivato il riconoscimento al Consorzio della Rucola IGP della Piana del Sele.
I numeri: 3100 ettari di terreno impiegati; 400 milioni di chili di prodotto annuo; 73% della produzione nazionale; 5000 addetti, 4000 dell’indotto. Il Presidente Vito Busillo: “Il Consorzio si fregia di un riconoscimento ottenuto in brevissimo tempo e di grande rilievo per il territorio“.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Arriva anche l’ultimo atto per il Riconoscimento del Consorzio della Rucola IGP Piana del Sele. Il direttore generale del Dipartimento delle politiche agricole, alimentari e forestali Oreste Gerini ha firmato l’atteso decreto con cui riconosce al Consorzio costituito nel marzo scorso, l’attività di tutela della rucola della piana del Sele IGP contro tutte le forme di contraffazione e quella di promozione. Il consorzio, con sede legale ad Eboli in località corno d’Oro, è l’unico soggetto incaricato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali allo svolgimento delle funzioni.
“È un risultato di grandissimo prestigio – sottolinea il presidente del consorzio Vito Busillo – che permette a questo Consorzio di fregiarsi di un riconoscimento ottenuto in brevissimo tempo e di grande rilievo per il territorio. Il consorzio sta già lavorando attivamente per vigilare la produzione avvenga secondo rigorose regole stabilite dal disciplinare di produzione, venga tutelato dalle sue imitazioni e promossa la conoscenza e il consumo”.
La produzione media della Rucola IGP, come più volte è stata sottolineato dai promotori dell’iniziativa e dai produttori della Rucola della Piana del Sele, è di 400 milioni di chili di prodotto annuo e rappresenta il 73% della produzione nazionale. Numeri importanti in termini di produzione e fatturato che vedono la coltivazione della rucola su una superficie di 3100 ettari di terreno distribuiti in otto comuni, con un indotto occupazionale di 5000 addetti diretti e 4000 nell’indotto.
Eboli, 29 maggio 2021
Effetti collaterali : distruzione della piana del Sele distruggendo l’egosistema naturale,Caporalato,inquinamento serricolo con effetti disastrosi per l’equilibrio idrogelologico.Tra la produzione eccellente in cambio degli effetti negativi non so quali reali vantaggi ci siano.