“L’importanza della partecipazione cittadina nella transizione ecologica”. La Disamina del PCI di Eboli.
Continua con il quarto appuntamento, il dibattito curato da Francesco Mirra e Cosimo Parisi del PCI Eboli, Sez. M. Garuglieri con le riflessioni del candidato Sindaco Alfonso Del Vecchio per parlare di sviluppo sostenibile tra transizione ecologica, ambiente e partecipazione cittadina.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Le decisioni politiche che oggi vengono prese ad ogni livello amministrativo sono il frutto esclusivo di giochi di palazzo, di equilibri politici, di tecnicismi sempre più lontani dalle persone. – si legge nells nota politica di Alfonso Del Vecchio Candidato Sindaco del Partito Comunista Italiano di Eboli a cura di Francesco Mirra e Cosimo Parisi – Etimologicamente parlando, la politica è l’arte che attiene alla città (-stato). L’allontanamento continuo del cittadino dalle decisioni è allora l’allontanamento stesso del concetto dalla sua origine.
Molte nazioni europee stanno rendendo obbligatoria la consultazione cittadina per quanto riguarda la presa di decisione. L’Italia accumula ancora del ritardo in questo senso. – prosegue la disamina che evidenzia il paradosso delle politiche del M5S basate sulla “democrazia diretta” tanto diretta da essere etero diretti – La partecipazione attiva dei cittadini deve essere al centro delle politiche della transizione ecologica, peccato che ce ne dimentichiamo spesso. È un paradosso in un Paese che vede al proprio comando dal 2018 un partito che aveva fatto (addirittura) della democrazia diretta (o meglio, della e-democracy) un pilastro della propria visione politica.
I livelli di partecipazione cittadina sono principalmente quattro: l’informazione, la consultazione, la concertazione e la co-costruzione. Ad oggi, neanche il livello più basso, quello dell’informazione è presente in molti comuni italiani, tra cui il nostro. I cittadini apprendono la decisione a lavori ultimati. – aggiunge Del Vecchio evidenziando come sia distorto il sistema politico partecipativo praticato – La partecipazione prevede invece che gli abitanti, attori principali della politica, siano associati all’elaborazione di una parte importante delle decisioni politiche nonché al funzionamento dello stato attuale delle cose (per esempio partecipando con la loro interazione alla sicurezza cittadina).
Ad oggi è tutto il contrario: non solo una burocrazia lenta e spesso inefficace allontana il cittadino dalle pratiche della vita quotidiana ma questo viene visto esclusivamente come oggetto su cui ricadono le decisioni prese da altri e in altri luoghi. – aggiunge ancora il Candidato Sindaco del Partito Comunista ebolitano rimarcando i ritardi dell’ammodernamento del nostro Paese – Le nuove tecnologie possono sicuramente rivelarsi utili da questo punto di vista, ma queste devono essere un semplice supporto. Il confronto fisico è sempre indispensabile.
La consultazione cittadina permette non solo una cooperazione maggiore, rendendo ognuno di noi artefice delle sorti del proprio territorio, ma contribuirà anche ad amalgamare la società ebolitana, stringendo i legami tra individui al fine di tessere una sola maglia comune. L’individuo diviene quindi portatore della comunità e viceversa. I cittadini devono riacquistare la propria centralità. Questi devono avere la possibilità di esprimere le proprie necessità e le proprie visioni della città. Ciò è ancora più vero per le tematiche ambientali: far proporre al cittadino delle soluzioni implica una formazione e un’appropriazione di queste tematiche.
Spetterà poi a dei professionisti riallacciarle e creare un solo comune denominatore, ma tutto deve partire dal cittadino e dalla sua realtà. Un cambio di paradigma è quindi necessario: bisogna dire basta ad un’imposizione verticale in favore di una transizione quanto meno orizzontale, dove amministrazione e cittadini diano vita insieme alle decisioni politiche. La partecipazione dei cittadini sarà una vera rivoluzione a cui Eboli e il resto d’Italia dovrà confrontarsi, – afferma Alfonso Del Vecchio, candidato a sindaco per il Partito Comunista Italiano – la politica è al servizio dei cittadini, ma questi devono essere consultati sempre di più e inglobati nel processo decisionale. Eboli deve guardare al futuro e questo passa soprattutto attraverso una cittadinanza più attiva e interessata alle sorti della propria città».
Eboli, 29 maggio 2021