Dopo il “NI” dell’ex Ministro a candidarsi Sindaco il M5S rilancia Manfredi e il debito di Napoli.
La vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino: “Prima salviamo Napoli, poi verranno i nomi, Lettera di Manfredi non è passo indietro, ma operazione verità”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – Dopo il “NI” di Gaetano Manfredi, ex Ministro ed ex Rettore, alla candidatura a Sindaco di una Napoli impezzentita ulteriormente dal decennio di un’Amministrazione “qualunquista”, in una lettera manifestava tutti i suoi dubbi su un suo possibile coinvolgimento a causa delle attuali condizioni economiche della città in dissesto finanziario, ha “dribblato” aggiungendo di ritirare la sua disponibilità a Pd e M5S. In verità il suo ritiro, come spesso si traduce in una disponibilità ma a condizione, altro non è che una strategia che Gaetano Manfredi mette in atto per costringere il Governo centrale attraverso la spinta dei due segretari del PD e del M5S Enrico Letta e Giuseppe Conte a portare sul tavolo di Mario Draghi il “dramma” di Napoli e dei suoi conti, per rilanciare la sua figura nell’area progressista, ma anche per porre all’attenzione le difficoltà non solo di Napoli ma anche di centinaia di Comuni, specie del Mezzogiorno, rimasti per anni a stecchetta dalle politiche a trazioni nordiste e perché si risolva il problema con un impegno nazionale di riequilibrio delle risorse.
A confermare che il rifiuto di Manfredi altri non è che un così detto “passo di lato“, confermando come siano bastati pochi mesi di frequentazioni dei Palazzi romani per acquisire la “cazzimma” giusta per disbrigarsi ma piazzandosi al centro, è la Vice Presidente del Consiglio Regionale e leader napoletana del M5S Valeria Ciarambino, la quale rilancia l’ex Ministro dichiarando: “Lettera di Manfredi non è passo indietro, ma operazione verità”.
“Il Movimento 5 Stelle è stata la prima forza politica, insieme alle forze progressiste del Conte bis, a porre il tema dello stato di salute di Napoli e del futuro della capitale del Mezzogiorno prima di ogni nome. Ed è in questa direzione che vanno le parole di Gaetano Manfredi, in antitesi a chi si è autoproposto a governare una città impossibile da amministrare nelle condizioni in cui si trova. – dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania intervenendo alla trasmissione Mattina 9. – La lettera di Manfredi non rappresenta un rifiuto o un passo indietro, ma è un’operazione verità che sottolinea anche la serietà con cui ci stiamo approcciando al percorso per le amministrative.
Con una passività, tra debiti effettivi e crediti inesigibili, pari a 5 miliardi di euro, come può un candidato sindaco parlare del suo programma? Come lo realizza? Con quali risorse? In un passaggio della sua lettera, – aggiunge la Ciarambino –
Manfredi dice chiaramente che se fosse eletto sindaco, un minuto dopo dovrebbe dichiarare dissesto, trasformandosi unicamente in un commissario liquidatore.
Noi vogliamo garantire non solo i servizi essenziali, ma restituire dignità e futuro, proiettarci verso una rinascita che non può dipendere dal nome che si mette in campo”.
“Grazie a noi – sottolinea Ciarambino – oggi Napoli è alla ribalta nazionale e sul tavolo del governo come priorità. Oggi bisognerà dare una risposta alle esigenze che abbiamo posto. Serve una norma che metta in sicurezza i conti del Comune di Napoli e di tante altre città. Un’operazione che smaschera il centrodestra e la Lega, che non ha proferito parola su questa vicenda, evidentemente imbarazzata a doversi esprimere nel favorire la rinascita di Napoli rispetto al suo elettorato nordista. – conclude la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania Valeria Ciarambino intervenendo alla trasmissione Mattina 9. – Noi siamo dalla parte della nostra città e ci batteremo per questo. Prima Napoli e poi i nomi”.
Napoli, 21 maggio 2021