L’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, è un’opera strategica per il rilancio delle aree interne e del Mezzogiorno d’Italia.
Il presidente della III Commissione speciale Michele Cammarano firmatario di una lettera al ministro dei Trasporti con i consiglieri regionali e membri della Commissione Pierro, Pellegrino e Matera.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – “L’inserimento, tra gli interventi strategici del PNRR, di un progetto di fattibilità per una linea ferroviaria Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, dimostra l’attenzione del Governo per il Sud del Paese, oltre che rappresentare un’importante prospettiva di sviluppo di territori da grandi potenzialità attrattive. Sulla scorta delle indicazioni recepite, abbiamo per questo avviato una campagna di ascolto e di confronto con amministratori pubblici e comitati di cittadini delle aree interessate, con l’obiettivo di formulare ulteriori proposte tese ad arricchire un’opera strategica per l’intera Campania e il Mezzogiorno”. – si legge in una nota del presidente della Commissione regionale speciale Aree Interne Michele Cammarano, che con i consiglieri regionali e componenti della stessa Commissione Attilio Pierro, Tommaso Pellegrino e Corrado Matera, ha firmato una lettera indirizzata al ministro dei Trasporti nella quale si sottolinea – “il carattere sovranazionale, in qualità di asse di collegamento tra il Nord e il Sud del Paese, di un’opera che potrà rappresentare una svolta anche per lo sviluppo di un’intera area”.
“Alla luce di tali premesse – si legge nella lettera – intendiamo sottoporre alcune proposte. Sulla base delle istanze che abbiamo raccolto in Commissione dai sindaci, dalle associazioni di categoria e dai referenti delle Aree Intere, riteniamo che lo scalo di Battipaglia dovrebbe assumere il ruolo di hub ferroviario strategico per l’intera infrastruttura, in ragione della vicinanza con l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, configurandosi come snodo centrale in virtù dell’interconnessione tra due linee ferroviarie, dell’importante snodo autostradale e della convergenza di due arterie storiche, le Statali 18 e 19. La tratta Tirrenica Battipaglia-Sapri deve essere valorizzata con investimenti tesi a velocizzarla e a metterla in sicurezza, garantendo un servizio di treni nazionali e sarebbe per questo opportuno che il Compartimento di Napoli di Rfi subentrasse nella gestione a quello di Reggio Calabria, superando un’anacronistica divisione. Con il passaggio della linea ferroviaria nel Vallo di Diano, sarebbe opportuno prevedere uno scalo tra i comuni di Atena Lucana e Padula, così da garantire una porta di accesso a un comprensorio da sempre sofferente in termini di servizi di mobilità. Andrebbe infine valutata l’opportunità di indirizzare la linea verso il Golfo di Policastro, così da garantire il collegamento con un territorio fondamentale per l’indotto turistico regionale, e verso cui nel corso delle ultime stagioni estive sono state già garantite alcune corse di treni Alta Velocità”.
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Alla c.a. del Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili
Inviata a mezzo PEC
Gentile Ministro, in qualità di Consiglieri regionali della Campania eletti nella circoscrizione di Salerno, abbiamo accolto con estremo favore l’inserimento, tra gli interventi strategici del PNRR, del progetto di fattibilità per il potenziamento della direttrice ferroviaria Salerno-Reggio Calabria con caratteristiche di alta velocità/alta capacità. Allo stesso tempo, abbiamo apprezzato l’intenzione, daL ei pubblicamente manifestata, di sottoporre tale progetto a dibattito pubblico, così da garantire il più ampio coinvolgimento dei cittadini, proponendo anche di individuare tempestivamente le ulteriori risorse necessarie alla realizzazione dell’opera, oltre a quelle già proposte nell’ambito del Piano.
In uno spirito di leale cooperazione istituzionale, la Commissione speciale “Aree interne” del Consiglio regionale della Campania ha inteso avviare un primo momento di confronto con amministratori e rappresentanti delle comunità locali: la provincia di Salerno sarà infatti interessata per un lungo tratto dal passaggio della linea, in particolar modo le aree interne del Cilento e del Vallo di Diano.
È di tutta evidenza che una simile opera assumerà un carattere sovranazionale, in qualità di asse di collegamento tra il Nord e il Sud del Continente, ma è pur vero che tale infrastruttura, se inserita in un contesto regionale adeguato, potrà rappresentare una svolta anche per lo sviluppo di un’intera area.
Alla luce di tali premesse, e nel comune intento di realizzare un progetto perfettamente aderente alle peculiarità economiche, sociali, orografiche e infrastrutturali dei territori interessati, intendiamo sottoporLe alcune, preliminari sollecitazioni ricevute nella citata sede istituzionale.
In primo luogo, lo scalo di Battipaglia dovrebbe assumere il ruolo di hub ferroviario strategico per l’intera infrastruttura, in ragione della vicinanza con l’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, a sua volta interessato da importanti lavori di ammodernamento nel corso dei prossimi anni.
La stazione di Battipaglia potrebbe configurarsi come uno snodo centrale in virtù dell’interconnessione tra due linee ferroviarie, dell’importante snodo autostradale e della convergenza di due arterie storiche, le Statali 18 e 19. Gli enormi spazi a disposizione, uniti alla forte vocazione agro-alimentare propria della c.d. Piana del Sele, costituiscono requisiti ideali affinché lo scalo si delinei quale hub del settore merci.
La realizzazione di una stazione AV, unita al potenziamento della linea sul versante costiero verso Sapri, avrebbe inoltre un impatto notevole su un territorio a fortissima valenza turistica, e costituito da attrattori di rilievo internazionale, tra cui i siti archeologici di Paestum e Velia/Elea e il Parco Nazionale del Cilento, bacino interessato da presenze turistiche pari a circa tre milioni all’anno; indubbiamente, la tratta Tirrenica Battipaglia-Sapri deve essere valorizzata come asse strategico per una zona NON servita dall’Autostrada, con investimenti tesi a velocizzare la stessa, a mettere in sicurezza il tratto tra Ascea e Pisciotta, anche immaginando un by-pass, garantendo un servizio di treni nazionali, quali gli Intercity, le Frecce ed un accesso anche ad Italo anche dopo che sarà realizzata la nuova linea AV Salerno-Praja. In tal senso, sarebbe opportuno e sacrosanto che il Compartimento di Napoli di RFI subentrasse a quello di Reggio Calabria nella gestione della medesima tratta, superando questa anacronistica divisione.
Inoltre, se dovesse essere confermato il passaggio della linea ferroviaria nel territorio del Vallo di Diano (è notizia di questi giorni l’avvio delle prime indagini geognostiche nell’area da parte di Italferr), sarebbe quanto mai opportuno prevedere uno scalo tra i comuni di Atena Lucana e Padula, così da garantire una porta di accesso a un comprensorio da sempre sofferente in termini di servizi di mobilità.
Andrebbe infine valutata con attenzione l’opportunità di indirizzare la linea verso il Golfo di Policastro (in alternativa alle prime ipotesi sin qui vagliate), così da garantire il collegamento con una parte di territorio fondamentale per l’indotto turistico regionale, e verso cui nel corso delle ultime stagioni estive sono state già garantite alcune corse di treni AV.
Convinti che tali osservazioni saranno oggetto di un adeguato approfondimento nell’ambito delle attività funzionali al definitivo tracciamento della linea ferroviaria, e certi di un Suo immediato riscontro, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti.
Napoli, 29 aprile 2021
I Consiglieri regionali
F.to Michele Cammarano
F.to Attilio Pierro
F.to Tommaso Pellegrino
F.to Corrado Matera
Missiva_ Alla c.a. del Ministro
Napoli, 4 maggio 2021
Pura demagogia, ma come si fa a parlare di Hub a Battipaglia con Salerno a 5 minuti, ma un Alta velocità si può mai fermare ogni 10 kilometri? Ma questi politici sono del mestiere? E poi per andare da eboli a battipaglia non ci sono treni.