“Le gambe corte del plagio letterario”, interrogazione parlamentare dell’on. Gigi Casciello (Forza Italia).
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Un’interrogazione parlamentare a risposta scritta ai ministri dell‘Università e della Cultura sull’ormai endemico sistema del “copia e incolla” riscontrato nelle tesi di laurea nonché nelle tesi di dottorato di ricerca in vari Atenei italiani. L’ha presentata l’On. Gigi Casciello, Deputato di Forza Italia, componente della Commissione cultura alla Camera e tra i fondatori di Voce Libera.
“I casi sembravano circoscritti a pochi, per quanto deprecabili, incidenti di percorso, invece il sistema del “copia e incolla” si sta affermando sempre più nelle Università italiane – spiega l’onorevole Casciello -. Il titolo accademico, di laurea o dottorato di ricerca, ottenuto con comode scorciatoie, avvalendosi indebitamente dell’opera dell’ingegno altrui, viene poi utilizzato per il conseguimento di incarichi di prestigio a discapito di studiosi sicuramente più meritevoli“.
L’interrogazione riporta il caso, divenuto ormai di interesse mediatico, di una tesi di Dottorato sull’archeologia dell’isola d’Elba: “Tale tesi, discussa presso l’Università di Foggia, pur contando oltre 100 duplicazioni di brani tratti da 30 autori senza citazione né virgolettato, ha superato inspiegabilmente il controllo del Tutor e degli altri docenti incaricati – continua l’onorevole Casciello -. Successivamente, alla fine del 2019, con la quasi totalità del suo contenuto, ivi comprese quasi tutte le copiature, è diventato addirittura un libro in vendita al “modico” prezzo di 70 euro. Il dilagante metodo del “copia e incolla” potrebbe offrire un’immagine distorta della cultura italiana nel mondo, creando un danno ancor più deleterio di quello arrecato dai singoli impostori“.
L’onorevole Casciello fa presente “l’importanza di intervenire prima possibile per interrompere il reato di plagio attraverso autonomi provvedimenti, escludendo dalle mansioni i docenti/responsabili che stanno dimostrando un’inaccettabile inosservanza delle norme di cui dovrebbero essere garanti“. Di qui la richiesta ai ministri competenti “affinché assumano quanto prima gli opportuni provvedimenti per interrompere un siffatto malcostume, impedendo al contempo che i più meritevoli possano essere prevaricati da “studiosi” di tal genere“.
Salerno, 30 aprile 2021