Donato Santimone sul finanziamento Regionale di 2milioni di € per il PO di Eboli, 6milioni per il DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide.
E mentre si è preparato il funerale degli Ospedali della Piana e della Valle del Sele si programmano su altri tavoli i banchetti di Terna, Alta Velocità, Sanità, Zes ecc. sotto gli occhi di esponenti politici locali e nazionali di area ciechi, incapaci ed inadeguati.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Ho appreso attraverso comunicati stampa, blog, annunci su diversi siti provinciali che la regione Campania ha finanziato con 2 milioni di euro dei lavori per il nostro ospedale cittadino. – scrive in una nota stampa Donato Santimone, responsabile cittadino della Confesercenti e già candidato Sindaco di Eboli ed esponente del Movimento Democratici e Progressisti a commento del Piano di edilizia Sanitaria finanziato dalla Regione Campania che ha assegnato al Nosocomio cittadino la cifra di 2milioni di euro per ammodernamento, efficientamento e potenziamento strutturale e tecnologico – Ho letto poi che in questo triennio sono previsti altri 26 milioni di euro sempre per il nostro ospedale.
Dagli stessi comunicati si scopre di altri investimenti per il vicino Ospedale di Battipaglia. – finanziamenti che ammontano ad oltre 3milioni di euro – Va bene, anzi benissimo se questi soldi devono essere spesi per adeguamenti e migliorare tecnologie. – prosegue Santimone – Passata l’euforia, come un buon padre di famiglia, cominci a fare dei conti e ti rendi conto che si continua a non pensare al futuro. – che aggiunge pensando ad interventi organivi che vadano nella direzione di dotare la Valle del Sele di un Ospedale che racchiuda in se tutte le specislistiche, pensando di aggiungervene altre, ivi comprese le eccellenze che pure si sono affermate nel corso degli anni. – Non abbiamo più bisogno di interventi tampone, di risolvere emergenze ma che si avvii definitivamente una seria discussione sul grande ospedale della Piana del Sele.
Trecento, quattrocento posti letto, tutte le eccellenze come l’appena finanziato sempre dalla regione Campania nuovo ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno. – prosegue ancora Santimone che fa un paragone rispetto alle misure messe in campo dalla Regione Campania per l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno comparando le due aree di intervendo e i due Ospedali i quali, pur servendo aree omogeneamente equivalenti, hanno bacini e funzioni completamente diverse, non consentendo quindi termini di paragone, se non la volontà politica di intervenire massicciamente sulla prima e rattoppando clamorosmente la seconda – Eboli e Battipaglia messe assieme valgono come popolazione residente quanto la stessa Salerno.
Non possiamo più sprecare denaro per realizzare interventi che serviranno solo a tirare a campare ancora per qualche anno. – aggiunge Santimone, evidentemente pensando ai complessivi 6 milioni di euro assegnati alla DEA di Eboli-Battipaglia-Roccadaspide e ai singoli Ospedali, tra l’altro sempre in conflitto tra loro,
a seguito di una gestione che non riesce ad armonizzare funzioni e competenze se non al contrario alimentare conflitti e contrapposizioni tra le varie strutture e le varie professionalità, frenando di converso le spinte professionali che singoli inferieri, medici e Dirigenti medici mettono in campo quotidianamente per non tirare a campare e svolgere la loro professione con dignità, anziché stanziare in qualche ufficio, come si vorrebbe, per “ordire” ostacoli da contrapporre quotidianamente a chi invece vorrebbe fare solo e meglio il suo dovere.
Nel nostro caso l’ospedale non ha più alcuna possibilità di allargamento realizzato in cima a una collina e con evidenti difficoltà di raggiungimento. – fa notare Santimone quello che non si pone come problema novo, ma che accompagna da tempo la cecità complessiva di una classe politica non cieca e inadeguata che non ha mai saputo affrontare il problema e non ha mai saputo contrastare questo disegno al ribasso al quale è stato condannato l’Ospedale di Eboli da piccoli uomini che ogni giorno recitano un requiem alla nostra sanità – Chi sogna di fare il sindaco nei prossimi mesi perché non comincia a dire qualcosa?
Ci si rende conto che di fronte all’inerzia, al non mobilitarsi, a rimandare in continuazione solo l’attuale ospedale di Battipaglia, per dove è stato costruito, perché è più giovane strutturalmente, per la vicinanza all’autostrada ha ancora qualche possibilita’ di crescita, di allargamento? – pone e si pone la domanda Santimone commentando involontariamente un ulteriore errore indicando contrapposizioni tra Ospedali anziché immaginare una diversa Direzione Sanitaria e Strategica che non operi al ribasso e sappia avanzare proposte che convincano di osare piuttosto che ridimensionare le potenzialità di quelle strutture – E’ già avvenuto in questi anni e sappiamo potrebbe avvenire nei prossimi mesi con il trasferimento di altri reparti oggi a Eboli.
Abbiamo tra Eboli e Battipaglia ben tre parlamentari: comincino a pressare il ministro della salute Roberto Speranza. – sottolinea Santimone e noi aggiungiamo tre parlamentari che contano una beata minchia, come direbbe il “Sindaco” Albanese in “Qualunquemente” e che vogliono contare una minchia, immaginando che si possa risolvere un problema con una interrogazione parlamentare, nel mentre si programma il funerale della nostra Sanità su altri tavoli si preparano banchetti (Terna, Alta Velocità, Sanità, Zes ecc). Di qui si immagina che i futuri Sindaci sappiano affrancarsi dai colonialismi politici riduttivi e sappiano imporre con la forza delle idee ma anche con quella delle rappresentanze destini migliori e non proni a disegni minor. – Alle ultime elezioni regionali più di un consigliere regionale ha raccolto preferenze qui e a Battipaglia: possiamo cominciare a chiedere che va rivista la programmazione della edilizia sanitaria invece di continuare a spendere a Eboli, Battipaglia, Roccadaspide milioni di euro che non potranno mai risolvere i problemi strutturali dei nosocomi?
Si può cominciare a interrogare i presunti candidati a sindaco di Eboli cosa pensano di medicina territoriale, di ospedale unico, di case della salute, di integrazione sanità pubblica – terzo settore per arrivare a tutti i cittadini? – si chiede ancora Santimone ben sapendo che a queste domande nessuno risponderà indaffarati come sono i piccoli protagonisti a trovare accordi per “infilarsi” in un progetto “coloniale” o qualunquista che accompagnerà definitivamente questa Città sottoterra – Ho vissuto nel 2019, era il 24 maggio sulla mia pelle cosa significa avere eccellenze in prossimità, non sotto casa, ma vicine, raggiungibili. – conclude Donato Santimone – Se a Eboli o nel sognato grande Ospedale Unico della Piana del Sele vi fosse stata la neurochirurgia e non solamente un ambulatorio di neurologia diretto in maniera eccellente dal dott. Vincenzo Busillo, accompagnato dal bravo Damiano Faccenda forse avremmo una persona disabile in meno. Non lo dimentico. Ora è il tempo di pensare in maniera nuova superando gli steccati di campanile e di piccoli vantaggi».
interventi edilizia sanitaria 2021 (1)1
Eboli, 29 aprile 2021
Quando parlavo e presentavo progetti dull’Odpedale Unico della Valle del Sele, e partecipavo al tavolo tecnico delega del Sindaco (avv. Melchionda), molti troppi ad Eboli ma anche per Battipaglia (Dr. Valitutti) e per Roccadaspide(dr. Auricchio) erano CONTRARI consentendo poi al centrodestra regionale di ANNULLARE il progetto, in cui era stato anche individuato e deciso (ARSAN) la location.Ora leggo un ritorno di “fiamma” e rinnovo la mia originaria opinione : ABBIAMO BISOGNO DI UN GRANDE UNICO OSPEDALE… no un Ospedale grande.