L’UDC fa i conti sulla Sanità salernitana in un anno di emergenza da Covid-19 in Regione Campania.
Il Segretario Provinciale Polichetti e il Commissario di Eboli dell’UdC Scotillo, hanno affrontato in video conferenza i temi della Sanità e della gestione dell’emergenza Covid, bocciando senza appello Governo, Regione Campania e ASL, ma con l’occhio puntato ai fondi del Recovery fund per adeguare e potenziare gli Ospedali esistenti e realizzarne dei nuovi.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – L’U.D.C. (Unione di Centro) ha tenuto una videoconferenza sulla sanità nel corso della quale, in maniera critica, ha toccato tutti i temi inerenti alla gestione dell’emergenza sanitaria da Covid che sta affliggendo la Campania e l’Italia da oltre un anno, affrontata tra l’altro, in maniera negligente e disastrosa sia dallo Governo centrale e sia dalla Regione Campania. Presenti all’appuntamento on line: Mario Polichetti Dirigente medico e Direttore del Reparto di Ginecologia dell’Ospedale Ruggi di Salerno, segretario provinciale di Salerno e responsabile nazionale della Salute dell’UDC; Rolando Scotillo, commissario cittadino di Eboli della UDC e tecnico per la sanità.
Questi i punti salienti trattati da Polichetti: Operatori lasciati senza dispositivi di protezione; Emergenza gestita sull’”Affare” si è lucrato su un momento di disgrazia; Sulla campagna vaccinale gli sbagli nella comunicazione hanno generato solo confusione tra gli utenti per interessi economici. Mentre Scotillo: Stato di emergenza anticostituzionale in cui, grazie al venir meno delle regole sugli appalti per l’emergenza sanitaria, sono fioriti gli affari, anzi, il malaffare; Ad un anno dall’inizio della pandemia si poteva fare di più e meglio e si è avuto tutto il tempo per poter arginare contagi e morti, ma si è proceduto solo per interessi di parte che ora sono al vaglio della Magistratura.
Scotillo (Commissario di Eboli UDC e fortemente impegnato in sanità) inoltre ha puntato il dito sulla frammentazione dei poteri sulla sanità: 20 Regioni e lo Stato 21, a contendersi il potere di aprire o chiudere attività produttive, a rincorrersi nelle dichiarazioni di lockdown e a dettare le priorità su chi si deve vaccinare per primo, narrano di un Paese in uno stato confusionale in cui a pagare sono solo e sempre i cittadini. L’Italia è il paese, tra i più evoluti di Europa, ad avere il più alto numero di morti giornalieri. Un approccio alla malattia sbagliato con pazienti abbandonati, quasi sempre, a casa senza cure e con la sola indicazione di assumere tachipirina in caso di bisogno e di rivolgersi in Ospedale solo quando si avvertissero difficoltà respiratorie…ovvero quando la situazione non si poteva più risolvere… Vergognoso, poi, lo scontro che De Luca (Presidente Regione Campania) ha proposto più volte con lo Stato diventando la parodia di sé stesso.
Polichetti (Segretario Provinciale dell’UDC e Medico impegnato in sanità) invece ha puntato il dito sull’inizio della gestione dell’emergenza, in epoca primo governo Conte, dove vi è stato il festival della stupidità e dove la sottovalutazione della pandemia commista a dati falsati ha prodotto ritardi nella gestione dell’emergenza ed impreparazione nell’affrontare in maniera adeguata la virosi. Il termine di paragone, secondo Polichetti, nella gestione della pandemia trova uguali solo con la seconda guerra mondiale, dove i soldati italiani non avevano nemmeno l’equipaggiamento minimo per affrontare la campagna di Russia e dove morirono molti Italiani: allo stesso modo gli operatori sanitari sono stati mandati “in guerra” senza adeguati dispositivi di protezione e, qualche volta, addirittura privi.
Sia Polichetti che Scotillo, poi, pongono l’attenzione sugli scandali che hanno flagellato la Regione Campania partendo dall’affare “Covid Hospital”, allo scandalo delle disponibilità dei posti letto in sanità accreditata fino alla gestione delle priorità nella somministrazione dei vaccini.
Le proposte dell’UDC: in provincia di Salerno utilizzo dei fondi del recovery fund per la costruzione di due nuovi Ospedali, ovvero quelli di Cava dei Tirreni ed Eboli, oramai vetusti poiché posizionati in edifici ultracentenari (conventi) in cui è impossibile garantire percorsi differenziati per la pandemia in corso, confort alberghiero e privacy. Adeguamento edilizio del resto degli Ospedali Reti di assistenza e percorsi di cura certi con totale presa in carico del paziente dalla prima visita alla diagnosi e cura delle patologie. È necessario, inoltre, avere un, maggiore controllo della spesa sanitaria, troppe volte fonte di malaffare
Eboli, 16 aprile 2021