Prime osservazioni/proposte al Progetto preliminare dell’elettrodotto “Tyrrhenian Link”, tratta Est Sicilia – Campania.
Il Responsabile Scientifico Giancarlo Chiavazzo e la Presidente Regionale di Legambiente Dott.ssa Mariateresa Imparato, evidenziano le criticità e chiariscono con osservazioni pertinenti nel complesso il “Progetto preliminare “Tyrrhenian Link, tratta est Sicilia – Campania, incontri con i cittadini”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA / EBOLI – Di seguito si pubblicano le osservazioni/richieste formulate da Legambiente a firma del Responsabile Scientifico Dott. Giancarlo Chiavazzo e della Presidente Regionale Dott.ssa Mariateresa Imparato, inviata alla TERNA SPA, avente ad oggetto: “Progetto preliminare “Tyrrhenian Link, tratta est Sicilia – Campania, incontri con i cittadini“.
Osservazionie e proposte di Legambiete che vanno ad arricchire il dibattito che negli ultimi giorni, per i ritardatari, negli ultimi mesi per quelli che lo hanno seguito da tempo, tutti si pongono rispetto all’elettrodotto in maniera positiva e costruttiva che siano, formulando e proponendo alcune soluzioni che di sicuro vanno a migliorare l’intera opera, e che di pari passo vorrebbero rassicurare quanti si sono espressi negativamente o quanti hanno espresso posizioni ideologiche prive di raffronti tecnici e scientifici. In ogni caso le osservazioni e le richieste che Legambiente ha consegnato a Terna rafforzano e di non poco i nostri dubbi.
«Considerando le peculiarità generali dei grandi progetti tecnologici e la relativa complessità con nel caso in specie, preso atto della disponibilità da parte della TERNA nel fornire le informazioni e le delucidazioni richieste da parte del pubblico, al fine di consentire una effettiva ed adeguata partecipazione si ritiene necessario che preliminarmente, quindi prima possibile rispetto alla durata della “finestra di sei settimane” indicata quale termine utile della attuale consultazione del pubblico, siano resi disponibili anche attraverso piattaforme digitali (sito, social, ecc) liberamente accessibili:
• una descrizione comparativa sintetica (matrice/cartografia/infografica) dei criteri/logiche di base cui si è assoggettati ai fini della localizzazione delle stazioni (SdC e SdS) e dell’approdo, sia sotto il profilo dei vincoli che di quello tecnico-funzionale, su base area vasta piuttosto che puntuale, al fine di consentire la comprensione delle motivazioni che sono alla base della individuazione del punto di allaccio alla rete aerea preesistente (elettrodotti);
• il tracciato di massima (cartografia) dell’elettrodotto esistente Linea 380 kV “Laino – Montecorvino cui si dichiara occorra allacciare il cavo “Tyrrenian Link”.
Allaccio che ci fa comprendere meglio i margini di manovra sulla diversa collocazione delle stazioni (SdC e SdS) rispetto alle due iniziali ipotesi prospettate (opzione 1 e 2) e soprattutto per consentire di individuare soluzioni tali da soddisfare prioritariamente i seguenti principi/presupposti; o limitazione del consumo di suolo – collocazione in area già soggetta a consumo di suolo (area industriale, ex area industriale, area dismessa, ecc), valutando ad esempio ipotesi come quelle prospettate nel corso degli incontri del 3 e 4 febbraio tra cui:
“Ex mercato ortofrutticolo in località San Nicola Varco, diversi ettari già proprietà della Regione Campania;
Ex APOF, in località Santa Cecilia, fabbrica dismessa e terreni già di proprietà del comune di Eboli, in quanto bene confiscato alla camorra;”
o collocazione dell’approdo in un punto della costa meno sensibile rispetto a quello prescelto in quanto prossimo a foce fluviale (foce Tusciano) ed evidentemente anche meno esposto alle dinamiche del trasporto solido dalla terraferma e alle maggiori connesse dinamicità in piattaforma/scarpata continentale (ad es. torbiditi).
L’approdo sarebbe in particolare da individuare in modo da minimizzare ulteriormente la lunghezza del tratto di cavo interrato su terraferma dal punto di
approdo alla stazione di conversione/smistamento, tendendo a collocarlo in linea, ortogonalmente alla costa.
Con riguardo alla possibilità e disponibilità da parte di TERNA a sostenere interventi collaterali al progetto primario volti a fornire una sorta di “ristoro/contributo” al territorio interessato, riteniamo prioritario si valuti di intervenire in termini migliorativi sulla rete TERNA preesistente.
Considerando che sono sicuramente rinvenibili contesti nell’ambito del territorio dei comuni interessati in cui si ritrovano strutture abitative in prossimità di elettrodotti TERNA e dunque persone esposte agli effetti sulla salute di campi elettromagnetici, ritenendo prioritario su tutto la tutela della salute, si ritiene opportuno fare una ricognizione sistematica della consistenza degli elettrodotti sui territori mettendo in chiaro i tracciati esistenti così da consentire anche al pubblico e alle Amministrazioni locali partecipanti di avere contezza delle eventuali presenze di strutture abitative impattate e nel caso prevedere interramenti e/o dislocazioni e/o quant’altro necessario atti a rimuovere le condizioni di esposizione di persone. L’approccio sistematico nella verifica “a tappeto” del territorio consentirà di rappresentare anche chi non partecipa o non è in grado di farlo, informando l’approccio a una decisa disposizione etica.
Al fine di rendere agevole la comprensione del livello di esposizione cui si potrebbe essere sottoposti in ragione della presenza delle Stazioni (SdC e SdS) e/o dei cavi (DC e AC) interrati riteniamo importante che TERNA fornisca una rappresentazione in pianta delle isolinee dei livelli delle radiazioni elettromagnetiche previste nei pressi delle Stazioni di C e di S e dei tratti di cavi DC e AC sotterrati (per questi ultimi rappresentazione anche in sezione longitudinale) evidenziando anche i livelli di fondo. Ciò renderà comprensibile l’andamento delle radiazioni elettromagnetiche nelle fasce circostanti la fonte di emissione ed evidentemente il grado di esposizione nelle aree contermini alle strutture allorquando vi si dovesse stazionare.
Ai fini della realizzazione di iniziative di prevenzione primaria, che attengono dunque la sfera comportamentale dei singoli, sarebbe opportuno, anche in una logica di Responsabilità Sociale d’Impresa (RSI), che TERNA si adoperasse per informare/sensibilizzare il pubblico sulle esposizioni non consapevoli e sottovalutate a radiazioni elettromagnetiche domestiche prodotte da dispositivi di uso comune: frullatore, phon, frigorifero, ecc. Anche al riguardo infografiche con indicazioni di isolinee dei livelli delle radiazioni in funzione della distanza dal dispositivo potranno risultare particolarmente efficaci».
Battipaglia / Battipaglia, 16 aprile 2021