Vaccini e privilegi: Gli Psicologi precisano e ricordano al Presidente Draghi “il Governo informi se stesso“.
David Lazzari, Presidente Ordine Psicologi: «Chi ha suggerito la battuta infelice al presidente ha una idea vecchia di salute e della professione psicologica, pensando sia un lusso non una componente, a volte essenziale, della salute, della prevenzione e della cura. Chiediamo ai tecnici che guidano la Sanità italiana di avere una visione più aderente alle evidenze scientifiche e ai bisogni dei cittadini».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – Dopo il richiamo alle Regioni da parte del Presidente del Consiglio Mario Draghi, a procedere nelle operazioni di somministrazione dei vaccini per ordine di età mettendo in sicurezza gli ultra ottantenni, gli ultra settantenni e le persone fragili evitando scappatoie e privilegi, indicando nei privilegiati anche gli psicologi, il Presidente Nazionale dell’Ordine dei Psicologi David Lazzari ha ritenuto di intervenire fornendo alcune precisazioni in merito.
«Può capitare di essere ottimi tecnici ma non brillare come comunicatori. Sorprendono infatti le affermazioni del presidente Draghi che nella sua conferenza stampa ha parlato di giovani psicologi che si fanno vaccinare scavalcando le persone anziane”. – scrive in una nota che ci è pervenuta da David Lazzari, presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, che aggiunge – Sorprendente da molti punti di vista: perché nessuno di noi ha chiesto di avere priorità, è stato il Governo a decidere le priorità vaccinali, ed in queste sono state incluse tutte le professioni sanitarie. Perché addirittura l’ultimo Decreto trasforma la facoltà in obbligo, esteso a tutti gli iscritti agli Ordini sanitari. Perché queste priorità e questi obblighi non sono determinati dal fine di proteggere i sanitari ma le persone, bambini e adulti, da loro seguiti“.
E allora, signor Presidente – continua Lazzari rivolgendosi di rettamente a Draghi – le dico che non ci sono solo gli Psicologi del SSN, ma ci sono le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano nella scuola per sostenere il disagio determinato da un anno di scuole chiuse; ci sono, signor Presidente, le migliaia di di psicologhe e psicologi che lavorano con soggetti fragili, bambini diversamente abili, con problemi di sviluppo e con le loro famiglie; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che lavorano con gli anziani, RSA, malati oncologici, persone con patologie croniche, nel fine vita; ci sono, signor Presidente, le migliaia di psicologhe e psicologi che sono a fianco delle tante, troppe persone, che non ricevendo risposte dal pubblico per la mancanza scandalosa di psicologi, si rivolgono al privato. Come li vogliamo considerare, signor Presidente, queste decine di migliaia di professionisti della salute psicologica? Ma soprattutto, come vogliamo considerare i bambini, i giovani, le donne, gli uomini, gli anziani, che stanno aiutando e che non sono vaccinati o non possono esserlo? Persone che non meritano nessuna protezione?”.
Le persone che in Italia, ogni giorno, hanno bisogno di un aiuto psicologico sono un popolo. Un popolo al quale sinora il Governo non ha dato risposte. Ora vogliamo dire che tutti quelli che chiedono aiuto ad uno psicologo non sono meritevoli di protezione? Chi ha suggerito la battuta infelice al presidente ha una idea vecchia di salute e della professione psicologica. Pensa che la Psicologia sia un lusso non una componente, a volte essenziale, della salute, della prevenzione e della cura. – conclude David Lazzari – Un visione ideologica che non ha nulla di scientifico e che però condiziona negativamente la politica e le istituzioni, come dimostra l’assenza di misure pubbliche per l’enorme disagio psicologico che c’è nel Paese ad oltre un anno dall’inizio della pandemia. Chiediamo ai tecnici che guidano la Sanità italiana di avere una visione più aderente alle evidenze scientifiche e ai bisogni dei cittadini».
Roma, 10 aprile 2021