Ciarambino ai “guastatori: “Chi cura gli interessi del Nord, non osi criticare chi lavora per salvare Napoli”.
La vicepresidente del Consiglio regionale Valeria Ciarambino (M5S: “Basta beghe e liti tra correnti, è ora di progettare il futuro”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – “Mancano meno di sette mesi dalla data delle amministrative a Napoli e non abbiamo ancora sentito parlare di proposte, di programmi, di idee per il rilancio di una città che esce da dieci anni di non governo. – dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale del M5S Valeria Ciarambino – È ora di mettere la parola fine ai totonomi, alle beghe tra partiti, alle guerre tra correnti, alle corse in avanti per lanciare presunti candidati di bandiera senza un’idea di futuro. Ci fanno sorridere esponenti di forze politiche che per vent’anni hanno fatto gli interessi esclusivi del Nord e che oggi aprono bocca solo per criticare chi, a differenza loro, lavora per mettere in campo strumenti normativi finalizzati a salvare il nostro capoluogo da un debito spaventoso che supera i due miliardi e mezzo. È chiaro che mettono le mani avanti perché sanno che in Parlamento un partito del Nord non accetterà mai di votare per una legge che salvi e rilanci la capitale del Sud”.
“Ora è il momento di rimboccarsi le maniche – prosegue Ciarambino – e progettare il futuro di Napoli. Dobbiamo ripartire dalla cultura, dalle tradizioni, dalle vie artigiane e dagli antichi borghi attrattori di turismo. Rimettere mano ai progetti fino ad oggi mai decollati, dal Centro storico patrimonio Unesco al grande progetto Porto, che dovrà tornare a essere la porta del Mediterraneo. Dobbiamo far rinascere le periferie e creare alternative concrete ai tanti giovani in predicato di diventare leve della criminalità. E dobbiamo farlo coinvolgendo tutte le forze e le realtà migliori che da anni si battono per la loro città. Sostenendo – conclude la vicepresidente del Consiglio regionale – chi nelle istituzioni lavora per costruire, non per frenare lo sviluppo in casa propria a vantaggio dei territori del Nord di cui ha sempre curato gli interessi”.
Napoli, 1 aprile 2021