Erosione marina: Balneatori e Amministra tori a confronto

E’ necessario proporre interventi strutturali idonei, con iniziative progettuali finalizzate al ripascimento e alla salvaguardia dell’ambiente.

Bisogna promuovere un incontro con i responsabili europei per cercare una definizione concordata e condivisa, che non escluda interventi imprenditoriali misurati.

Ripascimento De Lucia, Farabella Melchionda Consalvo Marandino Liguori

EBOLI – Si è tenuto presso la struttura balneare Galatea, sulla Marina di Eboli, un vertice promosso dall’Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Eboli Vincenzo Consalvo, con gli Amministratori dei Comuni vicini e gli operatori della Balneazione della fascia costiera per concordare una serie di iniziative congiunte tese a sollecitare Regione e Provincia sulla questione dell’erosione della costa.

Il fenomeno della erosione e gli effetti dei cambiamenti climatici,  hanno progressivamente ridotto la costa di 10 metri, e in alcuni tratti di ben 20 metri con conseguenze negative sulle attività turistico – balneari e per questo ormai per favorire il ripascimento bisogna pensare a tipi di infrastrutture trasversali.

Al vertice, erano presenti il Sindaco Martino Melchionda e l’Assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Consalvo, per Eboli; l’Assessore Alfredo Liguori in rappresentanza di Battipaglia;  l’Assessore Leopoldo Marandino per Capaccio; I rappresentanti dei Consorzi Balneari di Eboli, Battipaglia e Capaccio, rispettivamente, Giuseppe De Lucia, Luigi Farabella, Albertino Barlotti; il consulente ing. Francesco Muti per il consorzio Balneare di Battipaglia.

Lo scopo è di proporre interventi strutturali idonei da presentare agli organismi preposti,  mettendo in campo iniziative progettuali di intervento finalizzati al ripascimento.

E’ evidente che il fenomeno erosivo della costa è un problema che non può e non deve essere affrontato esclusivamente dai comuni, bensì da un programma che essi stessi se ne renderanno partecipi e promotori di interventi ampio che ne studino i fenomeni e conseguentemente si prendano anche dei provvedimenti. Il Bilancio della Regione Campania approvato nel gennaio scorso, pur prevedendo un capitolo specifico non ha assegnato  finanziamenti dedicati al ripascimento delle coste erose, perché nel suo intento vi era evidentemente quello di ricorrere a fondi europei.

Dall’incontro è emerso altresì di individuare un tavolo tecnico e politico di lavoro formato da esponenti delle varie Amministrazioni interessate (Comuni, Provincia, Regione) nonchè dagli operatori del settore, per creare un percorso che comprenda, una proposta tecnica e politica che risolva in uno il problema erosivo, ma anche quello dei vincoli SIC dettati dalla Comunità europea, e che individui di un parco o più aree naturalistiche, non escludendo anche un’incontro con i responsabili europei per cercare una definizione concordata e condivisa, che non escluda interventi imprenditoriali misurati.

I presenti hanno manifestato piena soddisfazione per l’andamento della discussione e si sono lasciati con una sola parola d’ordine: coinvolgimento totale

7 commenti su “Erosione marina: Balneatori e Amministra tori a confronto”

  1. L’economia del mare è fondamentale per il comparto turistico dell’intero territorio. Così la drammatica situazione provinciale. In provincia di Salerno i chilometri di costa sono circa 250 di cui 199 balneabili secondo i dati dell’Arpac.
    La quasi totalità di questa costa, 165 chilometri su 199, secondo uno studio riportato quest’oggi in grande evidenza sui media locali, è interessata dal fenomeno dell’erosione costiera, ovvero dall’arretramento della linea di costa, una delle manifestazioni (ed uno dei rischi) del cosiddetto dissesto idrogeologico.
    Questo fenomeno assume caratteristiche e conseguenze diverse a seconda che i litorali siano sabbiosi o rocciosi. Ad alimentare il processo di arretramento, si aggiungono sia l’innalzamento medio del mare sia le violente mareggiate, fenomeni che sono entrambi le dirette conseguenze del cambiamento climatico globale.
    Finora la soluzione più accreditata anche dagli ambientalisti era il ripascimento con sabbia proveniente dal mare più profondo, invece, il professor Ortolani sembra bocciarla. Di più, il giudizio lascia poco spazio all’ottimismo: il fenomeno sarebbe a dir poco irreversibile.

    Rispondi
  2. L’amministrazione ha fallito e si capisce. La strada che si intend epercorrere è quella giusta e vedo che anche gli imprenditori vogliono collaborare per non perdere tutto.

    Rispondi
  3. @ certo con quelle faccie non so di quale erosione avranno discusso. Admin fai il bravo prima di mettere le foto guardale bene , almeno due volte . Scusa admin

    Rispondi
  4. La fascia costiera non decollerà mai, con gli amministratori e quei tipi di imprenditori che abbiamo. Solo per arrivarci e poi una vaolta che ci sei tra buche, degrado e pineta sporca e abbandonata è uno spettacolo indecoroso. comunque se riescono a fare qualche cosa ben venga, ma non ci credo.

    Rispondi
  5. grazie a Marco Naponiello per averci reso edotti di cosa consti l’erosione costiera; ma, vi rendete conto che tutto questo “bailemme” improvviso sulla fascia costiera ebolitana, contrariamante a circa un ventennio di abbandono della stessa – non è altro che una manovra per far eliminare una serie di vincoli trra cui il SIC di cui dovremmo andarne fieri? Non è vero che a causa di questo Vincolo non si possono realizzare iniziative imprenditoriali ed utili all’economia marittima e turistica locale!!!!! non è vero altrettanto che le prescrizioni imposte dall’ufficio competente per la tutela della Regione Campania sono tali per Eboli e non per altri Comuni – sono le prescrizioni previste per tutti i litorali sabbiosi E L’ASSESSORE CONSALVO LO SA BENE. Immaginate senza SIC COSA POTREBBE SUCCEDERE SULLA FASCIA E SULLA PINETA stando nelle mani di certa gente. Informatevi in merito prima di mandare giù tutte le pillole che somministrano alla gente. Mi meraviglio di qualche imprenditore balneare che sa bene le potenzialità di un SIC – altro che disastroso – allora località come Positano – Palinuro ecc. dovrebbero suicidarsi. LA VERITA’ E’ CHE NON HANNO PROGRAMMATO NEGLI ANNI PRECEDENTI OVVERO PER UN BUON VENTENNIO E NON LO FANNO NENACHE ADESSO…………….MEDITATE!!!!!!!!!!! l’argomento è lungo e COMPLESSO , mi permetto solo perchè mi occupo direttamente di TUTELA DELLE COSTE………

    Rispondi

Lascia un commento