Si apre “un cantiere per la Città di Eboli“. Italia Viva “strappa” col PD e candida a Sindaco l’On. Cuomo ma non chiude al centrosinistra.
Ad annunciarlo in una nota sono i Coordinatori provinciali del Partito di Renzi gli On. Tommaso Pellegrino e Angelica Saggese: “Un cantiere riformista, liberale e moderato, aperto alle migliori energie della Città intorno ad un proprio candidato sindaco autorevole e di qualità che riconosciamo nella persona di Tonino Cuomo“. Antonio Cuomo: “La mia Città ha bisogno innanzitutto di onestà come rotta principale, concordia sociale e una nuova agibilità politica”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «L’attenzione di noi tutti è sicuramente rivolta alle difficoltà del momento ed alla necessità di tenere duro per percorrere l’ultimo miglio che ci consentirà finalmente di vedere la luce. – si legge in una nota dei Coordinatori provinciali di Italia Viva: il Consigliere regionale On. Tommaso Pellegrino e la Senatrice Angelica Saggese; entrambi ex Parlamentari del Partito Democratico, nella quale hanno annunciato la candidatura a Sindaco di Eboli dell’On. Antonio Cuomo anch’egli ex Parlamentare PD – Il Governo Draghi ha imposto un cambio di passo notevole nella lotta alla pandemia, con idee chiare ed una forte determinazione nell’avvio ed attuazione della campagna di vaccinazione che ci fa ben sperare in un ritorno “alla vita” nei prossimi mesi.
Ci prepariamo, perciò, pur con le difficoltà del momento, ad affrontare le competizioni elettorali che ci attendono in autunno, quando dovremo dare a molte delle nostre città, guide autorevoli e competenti per gestire la fase post emergenziale. – Proseguono i due esponenti politici del Partito di Matteo Renzi – Ed è per questo motivo che, come Italia Viva, intendiamo avviare l’apertura di un “cantiere” per la città di Eboli. Un cantiere riformista, liberale e moderato, aperto alle migliori energie della città, da costruire intorno ad un proprio candidato sindaco autorevole e di qualità che riconosciamo nella persona di Tonino Cuomo.
Parte da qui, quindi, – concludono i coordinatori di Italia Viva Tommaso Pellegrino e Angelica Saggese – la discussione sulle idee per la città di Eboli, in un confronto aperto alla partecipazione di tutti coloro che si riconoscono nei valori progressisti e liberali e che vogliono dare un contributo alla crescita della città».
La notizia già da ieri irrompeva in Città e si candidava di per se a scompigliare le carte in tavola, carte per molti abbastanza “truccate”. In effetti per come si presentavano le Forze in campo così si erano delineate le coalizioni sia dell’area del così detto centrodestra, e sia quelle delle così dette aggregazioni civiche, al contrario si è complicata ogni risoluzione a quel “tavolino” che nella sua improvvisazione voleva impropriamente rappresentare una alleanza di centrosinistra, e così la candidatura di Antonio Cuomo, che Pellegrino e Saggese hanno proposto, oltre a procurare un evidente strappo con il PD, apre un nuovo fronte ed un nuovo tavolo politico, relegando in un angolo l’ipotesi fino ad ora mormorata che immaginava il famoso “cerchio magico” deluchiano, costruendo la candidatura a Sindaco su misura di Luca Sgroia, attuale Commissario cittadino del Partito della sezione immaginaria dei DEM, Presidente del CRAA e Istitutore dell’Azienda Agricola Sperimentale Improsta. Candidatura che nessuno vuole e che oggi con la discesa in campo di Cuomo è definitivamente tramontata, dal momento in cui il popolo democratico in questi anni è stato disperso e in questi ultimi mesi è stato sostituito da filoni di “ossequianza agro-sperimentale“, che hanno confuso le idee agli elettori, specie quando nelle amministrative di settembre scorso si sono visti il proprio Partito (il PD), rinunciare al suo simbolo, per poi vederlo alleato al civico Cariello, fino poi a trovarsi il Commissario sezionale assumere la carica di Vice Sindaco e poi Sindaco facente funzione dopo i domiciliari e la decadenza di Cariello coinvolgendo il Partito Democratica in un’avventura disastrosa e rimanendo con il cerino in mano.
Ma più passa il tempo e più si aggiungono a quelli già ufficializzati altri candidati a Sindaco di Eboli, altri aspiranti, altri nuovi gruppi e nuove aggregazioni, sembra che vogliono essere della partita o almeno vorrebbero partecipare alla partita elettorale di ottobre prossimo, passando sulle spoglie di Cariello. In ordine di tempo si ricorderà che il primo fra tutti ad ufficializzare la sua intenzione è stato: Giancarlo Presutto ex consigliere di lungo corso della coalizione Cariello, ora in quota al PSI; Il secondo, è stato Cosimo Pio Di Benedetto il quale non fa mistero di ragguppare intorno a se quella parte che intende ereditare e proseguire nell’esperienza dell’amministrazione Cariello; Poi è stato il turno di Mario Conte che ripropone il progetto politico “La Città del Sele” travolto alle ultime elezoni di settembre scorso dall'”armata” Cariello; Poi Damiano Cardiello, l’oppositore storico di Cariello, al suo secondo tentativo da candidato Sindaco, il quale con “Eboli mia” propone un progetto civico di destra immaginando, prima di ottobre, di incassare oltre all’UdC, anche l’appoggio di FdI e FI; Alfonso Del Vecchio sostenuto dal PCI, al momento unico candidato di un Partito “visibile” della sinistra; Il Centrosinistra conteso tra la “tentata” candidatura subito smentita ma non ritirata di Luigi Morena, lo stesso Presutto il quale pare non abbia nessuna intenzione a fare un passo indietro e Luca Sgroia il “predestinato” di quello che è rimasto del PD; Poi i “Riformisti e Democratici”, rappresentati da Salvatore Marisei, che punta a riaprere il dialogo nella Sinistra. Un dialogo tra sordi.
A questi si sono aggiunte associazioni e movimenti come: “Resilienza Civica“, animata da Gerardo Di Stefano e Liberato Liliano i quali vorrebbero proporre una candidatura nuova e se non ci riusciranno non fanno mistero di aggregarsi a Cardiello; Poi ancora l’Associazione “100 Firme”, rappresentata da diverse personalità prevalentemente riconducibili a sensibilità vicine alla così detta area di sinistra, area che propone la candidatura di Alessandro La Monica; E poi ancora, l’Associazione “Ripa 49” sorta ad Eboli nell’ottobre del 2020; E l’ultima arrivata la “Città in comune” affidata alla guida dell’ex consigliere ed ex Vice Sindaco Mauro Vastola, che vede tra i suoi fondatori ben quattro ex Consiglieri comunali carielliani.
Questo scenario con la discesa in campo di Antonio Cuomo da una parte semplifica e chiariesce le posizioni e fa emergere quella differenza che c’è tra il campo progressista e liberale e le altre coalizioni che si apprestano a scendere in campo, ripristina in un certo senso le naturali posizioni compromesse per un incarico di vice Sindaco e occupa quell’area che al momento non si riconosce in quello scenario che si tenta di “imporre” rimettendo a centro la palla. Si ricorderà che Cuomo negli ultimi anni ha svolto il ruolo di oppositore a Cariello, chiudendo la consiliatura da oppositore e non mescolandosi alle scelte che ha fatto il PD allontanandosene.
Dal canto suo Cuomo, Tonino per gli amici, e amici ne ha tanti, promette: «Da subito mi metterò in movimento per costruire una valida e credibile alternativa alle proposte politiche fino ad ora messe in campo. – e ricorda – Nella mia carriera politica ho ricoperto ruoli elettivi ed istituzionali come Deputato della Repubblica, Consigliere Regionale e Provinciale, e in quei ruoli ho dato il mio contributo tutte le volte che mi è stato chiesto un aiuto, indipendentemente dall’orientamento politico delle varie Amministrazioni cittadine. L’ho fatto in maniera silenziosa operativa e proficua, e pur rivestendo il ruolo di oppositore in consiglio comunale di Cariello, mi sono adoperato intervenendo con i ministri competenti per recuperare i 18 milioni di euro per lo svincolo autostradale, ahi me ancora fermo al palo e il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a Eboli. In quest’ultima circostanza immaginavo di mettere in campo la possibilità di offrire come ipotesi per la costituzione del Tribunale destinando le aree dell’ex Pastificio Pezzullo per realizzare un Cittadella Giudiziaria. – e andando indietro nel tempo – sono stato Consigliere comunale e Assessore in una delle più proficue Amministrazioni comunali che questa Città abbia mai avuto e ancora oggi se ne vedono i frutti. – e alla domanda di come e di cosa mettere in campo per questa Città Cuomo risponde – La sfida di oggi indubbiamente è la più difficile perché innanzitutto bisogna lavorare per ricostruire una concordia sociale e ricostruire un clima sereno e solidale fino ad ora minato da guerre di potere ed esasperazioni clientelari. Bisogna altresì favorire una nuova agibilità politica capace di favorire il dialogo pur mantenendo le proprie diversità politiche e nel rispetto dei propri ruoli, e perché si possa veramente cambiare, occorre mettere in campo la più assoluta onestà. La mia Città ha bisogno innanzitutto di onestà come rotta principale. Queste le uniche condizioni per avviare un nuovo inizio».
Eboli, 30 marzo 20219