Piano di Zona S3 chiude. A casa anche i 18 della cooperativa. La Parola passi presto al Coordinamento d’ambito. E la Politica? Assente.
Nel nulla gestionale presente, impera la mancata assistenza ai residenti di 8 comuni. Il rischio concreto del commissariamento nonostante i prossimi finanziamenti del Recovery Fund. Per i dipendenti licenziati dalla precedente coop, nessuna proroga tecnica o rinnovo appalto. Si spera nel riassorbimento ai sensi della clausola sociale, di qualche unità nella nuova coop del progetto ITIA o lavori socialmente utili per l’Ente capofila.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
“Il coraggio è tutto. Tutto è perso se si perde il coraggio”. James Matthew Barrie
EBOLI / VALLE DEL SELE / ALBURNI – Piano di zona S3, scorrono i titoli di coda! Nonostante i nostri ripetuti appelli ad un intervento repentino da parte della Politica e del Commissario Prefettizio, prima della scadenza del contratto di appalto (26 c.m.) e della quasi simultanea chiusura del contratto agli operatori di una Coop (31 c.m.) impegnata nel progetto SIA (Sostegno Inclusione Attiva), tutto è caduto nel vuoto, c’era comunque da aspettarselo! Commendevoli invece le eccezioni da parte di alcune forze politiche, “Italia viva” e dei Democratici e Progressisti, i quali hanno opportunamente focalizzato il problema della continuità e qualità assistenziale svolta da questo coordinamento di ambito (otto comuni), di cui la nostra Eboli è capofila da un ventennio, per il resto solo qualche timido accenno, ma siamo certi che se ne riparlerà ed anche molto, a consumato sproposito, durante i prossimi mesi che faranno da apripista alla campagna elettorale.
La cosiddetta “Carta dei Servizi”, la gamma dell’assistenza offerta dal PdZ S3, era composita viepiù ben strutturata, e spesse volte veniva appellata, dal mondo politico e dagli operatori del settore come “fiore all’occhiello” di tutto il contesto delle politiche sociali allargate inerenti la regione Campania. In tale contesto ci siamo occupati delle minacce di abbandonare l’Ambito in questo momento di patente difficoltà del capofila, da parte di altri comuni e dell’obbligo degli stessi di onorare quanto anticipato nei lustri dal nostro Ente. Abbiamo anche evidenziato come il 31/12 u.s. sono state licenziate le ottime ed esperte 20 assistenti sociali, tanto più depauperando del 50% il personale e successivamente, riguardo alla cooperativa di supporto e non esternalizzata come molti affermano (tra quelli che al contrario pur non essendo esperti erano mossi solo dalla spinta contraria ad ogni iniziatova collegandolo all’Amministrazione Cariello) i quali rimangono in forte ambasce. Si è accennato anche della necessità di creare un Consorzio di profilo Azienda Speciale, come è stato formalizzato in altri ambienti ben più sparuti della nostra Eboli, parliamo di comuni come Bracigliano, Sala Consilina, Palomonte, quest’ultimo retto da un nostro valido concittadino, il preparatissimo Gianni Russo, uno dei massimi esperti di politiche sociali di tutto il mezzogiorno ed anche collaboratore universitario, un’altra eccellenza ebolitana volata via dalle mura natie, sperando che non essendosi allontanato troppo possa presto farvi rientro, ponendo la sua saggezza al servizio del PdZ s3.
Infatti la modalità consortile consentirebbe di reperire maggiori fondi strutturali, ed ottenere la stabilizzazione di parte del personale che abbia maturato i tempi previsti dalla legge Madia, ed al contempo, indire un concorso pubblico per allargare ad ulteriori professionalità l’organico. Dunque storia vecchia questa, invero ci siamo fatti anticipare da realtà comunali le quali numericamente rispetto ad Eboli possono essere un Rione od al massimo un Quartiere mentre il PdZ ha continuato oscillare nel limbo, forse per mere convenienze elettorali, una mala gestio che ci ha portati disgraziatamente fino ai giorni nostri.
Inoltre va specificato che comunque il PdZ s3 funzionava benissimo fino all’arresto del Sindaco capofila ed alla contestuale sospensione dalle funzioni della dirigente delegata, e contro ogni regola di buon senso si è mescolato vicende giudiziarie facendo ripercuotere ogni disagio sull’utenza, e per questo ripetiamo quell’esempio illuminante che ponemmo ad esempio poche settimane addietro: poniamo il caso di un ipotetico arresto del Ministro della Sanità o di quello della Giustizia, non pensiamo che di contro, si chiudano gli ospedali o non si celebrano i processi in tutto il territorio del Paese, acciocché le due cose viaggiano su rette parallele, ma ahinoi, si sa la logica delle cose umane non appartiene alla nostra Nazione.
Una Italia che a breve, in Estate, dovrebbe ricevere i famigerati 209 miliardi di euro del Recovery Fund,una buona parte destinati alle politiche sanitarie e socio-assistenziali, e di cui si dice 96 nei prossimi anni per il solo mezzogiorno, dunque un ricco bazooka finanziario, il quale potrebbe soddisfare tutti i bisogni dell’utenza, stabilizzare molti lavoratori, e noi cosa rischiamo di ottenere invece in questo frangente? Il commissariamento dell’ambito da parte della Regione! Assurdo, avremo il Commissario Prefettizio nel ruolo di sindaco capofila commissariato, sarebbe surreale, a tal riguardo si indica una riunione di urgenza del Coordinamento per “vedere il da farsi”, fino all’istituzione della nuova Giunta e del nuovo Sindaco dell’Ente capofila ai primi del prossimo ottobre. Per coloro i quali vogliano farsi un ripasso generale delle varie puntate, ecco una ricca antologia: https://www.massimo.delmese.net/?s=piano+di+zona
E giungiamo al dunque, rischi per l’utenza di 80.000 abitanti e 500 km quadrati di sospensione di servizi essenziali, in periodo di forte crisi economica, la cooperativa uscente non ha ottenuto una proroga tecnica per la quale ci vorrebbe in corso d’opera l’indizione di una nuova gara di appalto; dunque sarebbe stato un extra time per non interrompere il servizio, non potendo peraltro usufruire neanche di un rinnovo dell’appalto, in virtù che ai sensi del capitolato a quanto pare non vi era una clausola ad hoc in questo senso. Ma parlando di clausole, insiste l’articolo 50 del codice degli appalti, ove si parla di clausola sociale, giustappunto finalizzata alla riassunzione di una quota parte del personale uscente. Ebbene questa possibilità si potrebbe avere con la nuova cooperativa, la quale secondo voci dovrebbe iniziare il progetto specifico denominato “I.T.I.A. (Intese Territoriali di Inclusione Attiva) al palazzo Massaioli, e ci conforterebbe molto sapere che qualcuno che ricopre un ruolo nella faccenda in oggetto si attivasse alla bisogna, o magari offrisse lavori socialmente utili per l’Ente capofila ( a seconda delle singole competenze curriculari degli espunti), visto un organico comunale dimezzato e il rimanente dal fiato corto perché oberato, con la possibilità causa pandemia (evento di per sé straordinario ed imprevedibile), di derogare parzialmente ai vincoli di bilancio, si otterrebbe un rafforzamento dei servizi comunali ed un ristoro per delle unità, le quali altrimenti finirebbero nelle tetre statistiche intra moenia, dei disoccupati-inoccupati con Laurea, facendone cosi impennare l’aliquota.
Purtroppo ad horas ci sono, recidivi, i prodromi di quella avvelenamento del dibattito pubblico che è stato un pessimo comportamento lo scorso anno prima delle elezioni, e non vorremmo si ripetessero in questa tornata: ci riferiamo a quei commentatori-osservatori social, i quali pur essendo dotati di una buona qualità di analisi, queste doti le spendono verso soltanto a chi loro aggradi, rimestando cosi gli argomenti alla rinfusa alla ricerca di qualche facile applauso digitale o qualche click in più, per biasimare chi sia loro inviso su proscenio eburino, per presunti padrinaggi politici.
Si parlava su una pagina dell’agorà virtuale, di supposti “Forni Elettorali”! Ohibò, invece lo stesso zelo non è stato profuso quando i “forni erano di altri panettieri”, oppure quando gli appalti che impiegavano un variegato personale sempre al PdZ, sono stati disposti ed aggiudicati in altri momenti storici, mentre guarda lo strano caso, ci si è accanito prettamente contro quest’ultima cooperativa, orbi, specialmente nei confronti dei ragazzi e non, ivi impiegati come se fossero rei di uno stigma del peccato, che francamente oltre ad essere offensivo nei loro confronti, finirebbe per divenire una parodia di un confronto politico seria, figlia abietta di quella doppia morale, che riscontriamo anche per quel che riguarda il concetto assai nobile del Garantismo processuale. Ma nonostante tutto vogliamo essere indulgenti e positivi, e sperare che questi episodi si fermiamo qui e ci sia come distensiva risposta un ravvedimento operoso da parte di coloro, che a vario titolo in vorranno produrre un’ informazione credibile.
In congedo siamo certi che i molti politici candidati sindaci o consiglieri prossimi venturi, insieme ai due parlamentari di maggioranza del collegio (Conte e Adelizzi), i quali ad oggi non hanno proferito parola (o quasi) quando il malato si poteva guarire, voltando le spalle quando questi era moribondo, troveranno credeteci, a “funerale compiuto”, tutte le cure/ricette “varie & possibili”, non palesate al momento, scoprendo cosi ex abrupto noi cittadini dell’antica Eburum di disporre di numerosi Scienziati della Politica, con l’unico loro torto di proferire parola a scoppio ritardato.
Naturalmente abbiamo registrato ogni passaggio sulla nostra piattaforma; nel diritto si dice “prova documentale prova storica” e che da elementi probatori potrebbero presto trasformarsi in prova vera e propria,in un “dibattimento elettorale”, a cui sarà difficile sottrarsi con le giustificazioni del caso, e col rischio di fare sorgere i venefici sospetti sull’inerzia (interessata ignavia?),di chi poteva fare qualcosa e non l’ha fatto, Ebolitani….cui prodest?
Infine un augurio affettuoso a tutti i nostri amati lettori che ci seguono con costanza da oltre un decennio per l’inizio della Settimana Santa, affinché tale periodo faccia tutti noi un po’ riflettere sul vero senso della vita in una situazione così difficile come la pandemia, auspicando che i futuri governanti della nostra città siano supportati da buone intenzioni e buone pratiche su tutti i fronti sociali; noi di POLITICAdeMENTE saremo come di costumanza, al fianco sempre di chi cerca Giustizia e troppe volte viene Giustiziato!
Eboli – Valle del Sele – Alburni: 29 marzo 2021