La programmazione dell’Ente Riserva, cento progetti di sviluppo per il Contratto di fiume Sele-Tanagro-Calore.
Da 29 marzo si aprono i laboratori tematici per focalizzare l’attenzione sui temi proposti: acqua, dissesto idrogeologico, agricoltura, rilancio dei patrimoni ambientali e culturali.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
Definire un Documento strategico attraverso il quale l’area del Contratto di fiume Sele-Tanagro-Calore salernitano punta a realizzare lo sviluppo green sul proprio territorio. Per questo stamattina sono stati presentati i laboratori tematici su cui tutti coloro che partecipano a questo programma di sviluppo si confronteranno. Entro il prossimo 21 aprile, enti locali, altri soggetti pubblici e soggetti privati, insieme all’Ente Riserve naturali Foce Sele Tanagro – Monti Eremita Marzano, che coordina il Contratto di fiume, dovranno arrivare le proposte. Si tratta di un lavoro di costruzione che coinvolgerà quasi cento soggetti.
Quattro sono i temi individuati che si sostanziano in altrettanti laboratori, all’interno dei quali costruire queste proposte: acqua, rischio idrogeologico, sviluppo sostenibile nel settore agricolo ed agroalimentare, rilancio economico e sociale dei beni non solo ambientali ma anche culturali e turistici. Considerando i numeri importanti di presenze coinvolte e l’ampiezza dell’area, si è suddiviso il territorio in quattro sottobacini.
I temi individuati saranno discussi il 29 marzo per l’area Tanagro, il 30 marzo Alto e Medio Sele, il 31 marzo il Basso Sele, il 1° aprile il Alburni/Calore salernitano. “Abbiamo diviso l’area in sottobacini per affrontare i temi nelle loro specificità e criticità, ma anche con le loro potenzialità – spiega il Presidente della Riserva, Antonio Briscione – Questo consentirà un coinvolgimento concreto e più pregnante. Avremo poi partner importanti di supporto a questa progettualità e alla realizzazione del Documento di programmazione”.
Alla presentazione di questa mattina, a cui hanno partecipato tantissimi protagonisti di questo percorso, anche l’on. Franco Picarone, firmatario della legge sui Contratti di Fiume: “E’ una occasione storica – ha sottolineato – Questo strumento particolare, innovativo, su cui la Regione punta, lo è anche perché incontra non solo i fondi della programmazione 2021-27 ma anche i fondi del Recovery, che hanno nell’ambiente una priorità. Ma è anche una occasione significativa per le aree interne, che insieme a quelle di costa potranno costruire interventi all’interno di un disegno organico di sviluppo”.
Il Contratto di fiume e la progettualità da realizzare in questo Documento strategico, per la prima volta uniscono la programmazione dal basso, con chi sui territori vive ed opera, enti locali, altri soggetti pubblici e privati, ma anche la partecipazione dall’alto perché saranno coinvolti i ministeri, come l’Ambiente. E’ il tempo, come ha sottolineato l’on. Picarone, di “fare per il territorio e non gestire potere”.
Contursi Terme, 23 marzo 2021