I meridionali vivono l’Autostrada Salerno Reggio Calabria come qualcosa di stabilmente precario.
Il Presidente Ciucci parlando della A3 ha realizzato un transef tra l’Autostrada che vorrebbe e che ci ha raccontato, e quella dei desideri di ognuno di noi. Ha parlato di un’autostrada svedese.
EBOLI – Si è tenuta nel Museo Archeologico di Eboli, una affollatissima Conferenza Stampa del Presidente dell’ANAS Pietro Ciucci, il quale ha illustrato i lavori conclusivi e le opere realizzate su tutto il tratto autostradale ed in particolare su quello campano della A3 Salerno Reggio Calabria, in occasione del pre-esodo estivo del 2010.
All’incontro hanno partecipato oltre che il Sindaco di Eboli Martino Melchionda, che ha fatto gli onori di casa, numerose autorità civili e religiose, tra le quali il Prefetto e il Questore di Salerno Sabatino Marchione e Vincenzo Roca.
Il Presidente Ciucci, supportato da filmati e slide ha illustrato l’intero progetto dell’Autostrada Salerno Reggio Calabria, sia quello del tratto campano che il restante percorso, lavori che interessano 443 km, di cui solo 194 km saranno ultimati entro il 2010, mentre gli altri secondo le previsioni dovrebbero essere ultimati entro il 2013. Il condizionale è d’obbligo anche perché l’esecuzione dei lavori e i cantieri spesso coincidono con le sedi stradali e quindi a seguito di inconvenienti che possono essere rappresentati da difficoltà nella esecuzione dei lavori o ritardi di vario genere fanno slittare i tempi di consegna.
Ciucci nella sua relazione-esposizione ha snocciolato una serie di dati: “I lavori sul tratto campano della A3 sono in fase di avanzato completamento, questa mattina abbiamo aperto a due corsie per senso di marcia il nuovo viadotto Tanagro tra Contursi e Sicignano. – Ha spiegato con precisione il Presidente dell’ANAS – I lavori sul tratto campano della A3 (108 km da Salerno a Padula), è composto da 12 gallerie, 35 viadotti, 15 svincoli, e un tratto è stato realizzato con asfalto drenante per garantire la sicurezza in caso di pioggia”. E giù di li una serie di informazioni puntigliose, che vanno dal raccordo Salerno-Avellino, al completamento del tratto Battipaglia-Pontecagnano, allo svincolo di Battipaglia, all’allargamento a tre corsie di alcuni tratti, alla realizzazione della seconda uscita autostradale di Eboli da realizzarsi tra quella attuale e l’uscita di Campagna.
Relazione puntigliosa alla quale non poteva mancare anche il riferimento alla vero motivo della convocazione della Conferenza Stampa, cioè quello legato all’esodo estivo 2010 a partire dagli imminenti fine settimana, durante i quali l’ANAS disporrà che centinaia di cantonieri con postazioni di pronto intervento vigileranno, in collaborazione con la Prefettura, la Protezione Civile e le Forze dell’Ordine sul regolale svolgimento dell’esodo.
A conclusione del suo intervento il Presidente dell’ANAS Ciucci, più che conpiaciuto, ha voluto precisare agli ospiti e ai giornalisti rispondendo anche ad alcune domande – “Abbiamo messo in campo una serie di innovazioni progettuali, tecnologiche e attuative che rendono questa importante realizzazione un vanto per l’Italia” – allo stesso modo illustrando il nuovo servizio “VAI” (Viabilità Anas Integrata) che fornisce una serie di informazioni, le stesse informazioni possono essere reperibili sul sito dell’Anas, o fornite direttamente dal numero Verde ANAS, nel solo scopo di accompagnare nel migliore dei modi i viaggiatori utenti della strada.
Questa è la cronaca della Conferenza Stampa del Presidente dell’ANAS Pietro Ciucci.
L’altra cronaca, quella che invece noi abbiamo il dovere di fare è diversa, nella sostanza non nella forma, la forma è stata perfetta. Diversa nella sostanza, perché noi cittadini meridionali viviamo l’Autostrada Salerno Reggio Calabria come qualcosa di stabilmente precario. Quella relazione, stride e contrasta con le previsioni e le perfezioni dichiarate. Il primo esodo della settimana scorsa, ha mostrato già tutte le difficoltà a cui si andrà incontro, in quella circostanza per percorrere solo 6 km all’altezza di Campagna direzione Sud, proveniente da Eboli, si è impiegato più di un’ora.
Ciucci parlando della A3 ha realizzato un transef tra l’Autostrada che vorrebbe e che ci ha raccontato e quella dei desideri di ognuno di noi, una sorta di sovrapposizione che lo ha convinto, e solo lui ne è, a giudicare dai commenti di coloro i quali erano in sala, che l’Autostrada A3 è un vanto per l’Italia. Forse parlava di un’altra autostrada, sicuramente un tratto autostradale svedese, ed è qui la “sovrapposizione” qui i “transfer”. Quella che noi conosciamo è tutta un’altra cosa. E’ un inferno.
Un’opera che mostra tutti i suoi limiti e la sua perenne carenza funzionale, se si considera che è stata ultimata nel 1964 e alcuni tratti nel 1968. Un’opera che doveva unire l’Italia, che avrebbe dovuto velocizzare i commerci e le comunicazioni, che doveva servire ad aprire ai collegamenti avvicinando regioni, che pur essendo confinanti vivevano una loro realtà statica, a seguito della lentezza e della impossibilità dei collegamenti.
Un‘infrastruttura, l’unica del Sud, e tenuto conto della sua stabile precarietà, non è rispondente alle funzioni per cui era stata pensata, realizzata e per come si presenta: E’ un nastro stradale avulso dai singoli territori che attraversa, per niente interagente con le micro e macro realtà economiche del meridione.
A 45 anni dalla sua realizzazione precaria, invece di operare normali interventi di manutenzione, di ammodernamento e di messa in sicurezza si è proceduto ad una stratificazione infrastrutturale che andava sostanzialmente a costruire una nuova infrastruttura su quella esistente, abbattendo un ponte e realizzandone un altro, scavando una galleria nello stesso posto dell’altra, insomma si è proceduto costruendo sul costruito. E’ come dire ammoderno la mia casa abbattendola e ricostruendola spendendo un fottio di soldi per tenere sempre e solo una casa.
L’autostrada che noi viviamo è fatta di passaggi da una corsia all’altra, di attraversamenti di cantieri aperti e deserti, di segnaletiche discordanti, di asfalti lisci, di fondo stradale precario, di dossi anche nei tratti appena terminati, di incidenti stradali a seguito di cantieri o segnaletiche provvisorie, di morti, di feriti, di esodi drammatici, di avventure perenni, di soluzioni precarie come quella fino ad un mese fa del tratto corrispondente all’uscita di Eboli con una doppia curva ad “S”, pericolosissima e fonte di numerosi incidenti di cui alcuni mortali.
Ma quando costerà alla fine quest’Autostrada? Ma quanti morti è costata quest’Autostrada? Quanto è costata alla comunità? Quanto costa allo sviluppo del mezzogiorno una infrastruttura eternamente in costruzione e senza itinerari alternativi percorribili in tempi accettabili? Di uscite pericolose come quella di Pontecagnano, o nei posti sbagliati come quella di Battipaglia, o come la seconda uscita pensata per Eboli in un’area che non serve ne Campagna ne Eboli, ma solo un quartiere periferico, invece di realizzarla nella zona industriale Eboli-Battipaglia pensando anche al futuro Ospedale di Eboli-Battipaglia? Fatta di appalti su cui vi sono state anche delle indagine di mafia?
E ora si aggiunge al danno la beffa dobbiamo anche pagare i pedaggi di qualcosa che non possiamo utilizzare al meglio e che siamo costretti ad usare perché non ci sono percorsi alternativi. Per coprire la distanza di 28 km da Eboli a Salerno utilizzando la SS 18 si impiega 1 ora e 20. E’ mai accettabile? E’ mai possibile?
Un’altra domanda ancora più inquietante, su quei macro lotti, che non erano altro che la summa dei 72 micro lotti sui quali si erano aperte delle indagini della Guardia di Finanza di Eboli e Battipaglia e della DIA di Cosenza, per le quali vi furono ben 48 arresti, le cui ditte sembravano essere in odore di mafia, ci sono ancora in corso indagini? Si sono praticati i subappalti? Se sono stati subappaltati i lavori, le ditte concessionarie sono state autorizzate a farli? Siamo sicuri che non c’è la mafia dietro le forniture, come emerse quattro anni fa?
Avevo solo 10 anni quando incominciarono a costruire la A3, ne avevo 45 quando hanno incominciato a ricostruirla con la Legge Obiettivo, ora ne ho 60 e chi sa quando finiranno i lavori, spero di vivere tutto quel tempo.
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rassicurante la relazione di Ciucci,un manager di lungo corso, ben accreditato negli ambienti “che contano”, forse siamo alla svolta? L’autostrada Salerno-Reggio Calabria è l’unica arteria che percorre il versante sud occidentale del nostro paese, ma è anche il tratto autostradale più disastrato della penisola; 443 km che riflettono le contraddizioni e gli eterni mali eterni italiani.
Lavori che non finiscono mai, polemiche, appalti truccati e inchieste della magistratura; ancora oggi, in molti tratti, l’A3 è un cantiere a cielo aperto, con strettoie pericolosissime, cambi di corsie improvvisi e interminabili incolonnamenti; una “tela di Penelope” che va avanti da decenni, terreno privilegiato di ogni promessa elettorale, ma tutt’ora fonte di disagio per coloro che vivono nei pressi dell’autostrada o sono costretti, volens- nolens quotidianamente a percorrerla per lavoro.
Ciucci lo dice il nome è o la fa il ciuccio ,non si puo permettere di venire ad Eboli a dire stronzatene le autorita giudiziarie a presentarsi inpompa magna per sevizi fotografici e giornalistici,ma dovrebbero essere sempre presente sul territorio lavorando seriamente conseguendo dei risultati.Io Sidaco di Eboli non avrei fatto il xxxxxxxxx ospitandoli ed assecondandoli, loro stanno sul nostro territorio di competenza
per dire solo ca………..te e per fare spettacolo. Chiamano il lavori della a3 lavori di terza corsia ridotti a una corsia di emergenza,quindi tanti soldi spesi per niente, tratto Sicignano Polla in una curva pericolosissima è stato eretto un gazebo grandissimo con piazzola ultimato ma ancora chiuso non si capisce a cosa serve soldi sprecati .Omertà fino all’ultimo coprendo speculazioni di subappalti sperperando fondi pubblici e gia parlano del pedaggio a pagamento. Vergona Vergona.
Questo non fa per Eboli .
Grazie Admin per l’articolo e il commento pubblicato.
Ebolitani attenti ci sono ancora.
Che faccia tosta. L’Autostrada Salerno Reggio è un’avventura, altro che vanto.
@ sono pienamente d’accordo con l’aumento del pedaggio autostradale e con l’ istituzione di un casello ed un pedaggio fino a reggio calabria!
perchè vi lamentate ?
l’ avete mai percorsa??
sono 500km circa di puro divertimento!!!!!
gimcane, deviazioni, salti, improvvisi e non segnalati cambi di corsia….. e se ti va bene riesci a stare pure 2 ore per fare contursi-sicignano…. un vero sballo…
scusate ma quando andate a gardaland o a euro disney, non pagate, ed anche profumatamente??’
dobbiamo essere grati, che l’ anas si prende cura di noi, pensando bene di non rendere monotona la nostra avventura in auto!
io ogni benedettissimo giorno ( causa lavoro)fruisco del parco giochi salerno- reggio calabria… e mi ritengo davvero soddisfatto.
immaginate che noia se fosse uguale alla caserta salerno….
penso di voler proprio scrivere una lettera di sentiti ringraziamenti al dott. Ciuccio!
malcom x
caro amico mio malcom-persona sottile ed intelligente che apprezzo molto- seresti secondo .il nostro grande malchionda ha già provveduto a ringraziarlo a nome di tutti gli ebolitani.lo ha onorato nel complesso monumentale di s.francesco,complesso che tanti anni fa ospitò su invito del sindaco rosania un’altro grande uomo di nome curcio..questi atti si ,favoriscono un cambiamento graduale e progressivo della nostra città.Malcionda e Rosania sono i veri riformisti di eboli,se poi si aggiunge il nepotismo di conte,il quadro riformista è per davvero COMPLETO.