Con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti Enrico Letta è il nuovo Segretario nazionale del PD.
A Letta gli auguri di buon lavoro del parlamentare salernitano on. Piero De Luca e al PD l’augurio affinché: “A tutti noi il compito di rilanciare la nostra azione politica e rigenerare il PD con coraggio ed ambizione”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Enrico Letta è stato eletto Segretario Nazionale del Partito Democratico con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti. “Auguri di buon lavoro al neo Segretario Enrico Letta”. – tra i primi ad esternare su Twitter i suoi più sinceri auguri è l’On. Piero De Luca, il Parlamentare salernitano e capogruppo Dem in Commissione Politiche Europee alla Camera dei Deputati: “A tutti noi il compito di rilanciare la nostra azione politica e rigenerare il PD con coraggio ed ambizione. Difendiamo in Italia e in Europa i valori progressisti-conclude il deputato Dem con metodo riformista e scelte radicali”.
«Serve un nuovo Pd, no partito del potere – ha esordito il neo segretario DEM – Aprire le porte del partito, perché quello che “serve è un nuovo Pd“. E mentre non manca di ringraziare Nicola Zingaretti, non si fa scrupolo di preannunciare che vuole fare la rivoluzione. E per farla deve ripartire dalle persone, dalla base, dalle sezioni, e lo ha dimostrato anche la sua visita a sorpresa dell’altro ieri al circolo dem del quartiere romano di Testaccio, il suo quartiere, laddove campeggiava lo striscione “Ripiamose sti cocci“.
«Noi non dobbiamo essere quelli che sono la ‘protezione civile’ nel senso di considerare che devono per forza andare al governo perché sennò l’Italia sbanda. – ha tenuto a dire nel suo discorso il neo segretario DEM Enrico Letta – Altrimenti “diventiamo il partito del potere e se diventiamo il partito del potere, noi moriamo». Indubbiamente questo è stato il passaggio più interessante di tutto il suo discorso specie quando ha aggiunto – Noi dobbiamo avere le nostre idee in testa, andare al governo se si vincono le elezioni ma sapendo che si vincono le elezioni se non si ha paura di andare all’opposizione. Noi non dobbiamo essere il partito del potere. Apertura è il mio motto. Spalanchiamo le porte del partito“.
Quello che a noi tutti interessa ora è sapere se veramente si aprirà il Partito. Oggettivamente per aprire il Partito sarebbe giusto si aprissero prima le sezioni e soprattutto che si celebrassero i Congressi e si aprisse anche al tesseramento, ma senza escludere il ricorso ad assemblee per dare l’opportunità di poter partecipare attivamente alla vita del Partito oltre che agli iscritti anche agli elettori, ai simpatizzanti e a quanti al momento sono tagliati fuori da tutto, figuriamoci le decisioni. Insomma è necessario che il PD si riavvicini ai bisogni della gente, e che si faccia carico di ripristinare tutte le regressioni che nel corso degli anni si sono manifestate nel lavoro, nelle professioni, nelle conquiste sociali lasciandole alle destre, le quali a loro volta le hanno sostenuto ma solo nei titoli, completando il disegno distruttivo della media borghesia in favore delle ignoranti e nuove corporazioni.
Salerno, 15 marzo 2021