“Noi parliamo di progetti, non solo di nomi” scrivono i Democratici e Progressisti e vanno nell’archeologia politica.
Tra le proposte dei Democratici e Progressisti la “Rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area ex Pezzullo”, un progetto lungo tre amministrazioni comunali: Rosania, Melchionda, Cariello; 25 anni di incapacità politica; Tutto l’arco costituzionale; Roba antica da archeologia politica.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Sono trascorsi quasi venti anni da quando l’area dove stava la fabbrica di Pezzullo è stata acquisita dal Comune di Eboli. – si legge in una nota politica dei Democratici e Progressisti, una delle tante sigle che si è seduta intorno al tavolo politico del così detto centrosinistra, imbandito dal PD provinciale per definire nelle varie Città che vanno al voto ad ottobre prossimo e “condizionare” la scelta, se non “imporre” un candidato Sindaco che non sia ortodosso rispetto alla linea dominante del Partito, che prova ad orientare il tiro su tematiche politiche piuttosto che parlare di nomi da candidare a Sindaco – Ci furono non pochi problemi e scontri con l’allora proprietà, che non voleva cederla al Comune, ai cittadini ebolitani.
La normativa sulla delocalizzazione delle industrie con i fondi della 219/81 prevedeva questa cessione. – Prosegue la nota dei Democratici e Progressisti – Ci fu il tentativo di bloccare la città con i camion della “carovana” che si schierarono al servizio della proprietà. Il tentativo fu sconfitto dalla fermezza dell’allora Amministrazione Rosania, che seppe tutelare gli interessi del Comune a dispetto anche di alcune forze politiche di destra. Alleanza Nazionale e Forza Italia, votarono contro l’acquisizione dell’area al patrimonio comunale in Consiglio Comunale. Era il maggio del 1997! – Solo un anno dopo l’insediamento dell’Amministrazione Rosania. –
Si attese l’approvazione del PRG per definire le nuove linee di sviluppo e valorizzazione dell’area e immediatamente si partì con un project financing che fu assegnato nel 2004 – ben 8 anni dopo l’insediamento dell’Amministrazione Rosania e un anno prima della prima Amministrazione Melchionda – alla società che aveva presentato il miglior progetto. – prova a ricordare la nota dei DeP frugando nelle date per sottolineare l’immobilismo politico che ha attraversato un lunghissimo periodo di ben 25 anni, di ben tre amministrazioni: Quella di Gerardo Rosania (9 anni) 1996-2005; Quella di Martino Melchionda (9 anni) 2005-2014; Quella di Massimo Cariello (5 anni) 2015-2020; e qualche Commissario prefettizio compreso quello in corso; e l’area della ex fabbrica Pezzullo, come l’area dell’ex Macello comunale, sono ancora li monumenti al degrado e alla incapacità politica di un 25ennio multicolorato – Le elezioni della primavera del 2005 insediarono una nuova amministrazione che risolse il contratto con la ditta aggiudicataria e avvio’ un nuovo bando di gara che fu appaltato nel 2010. La società che avrebbe dovuto fare il nuovo l’intervento si chiama proprio “Eboli 2010″. Che coincidenza, che stranezza.
Da quella data si è fatto poco, anzi nulla.
E’ sotto gli occhi di tutti – aggiungono i Democratici e Progressisti che escludono gli 8 anni (1997-2004) – il fatto che nessuno dei due sindaci che dopo Rosania si sono avvicendati, Melchionda prima e Cariello dopo, hanno fatto niente! Non sono stati all’altezza del compito di portare a compimento l’obiettivo di valorizzare quest’area che è una grande opportunità per la città e per il suo sviluppo futuro.
La città deve riappropriarsi velocemente del problema. – una velocità relativa quella a cui fanno riferimento i Democratici e Progressisti atteo i 9 anni di Rosania (due Mandati), i 9 anni di Melchionda (due mandati), i cinque anni di Cariello (un mandato) – Noi al governo della città rilanceremo con forza il progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area. Risolveremo il contratto con la società “Eboli 2010“, portando avanti un progetto che si può finanziare con i fondi europei del Recovery Plan/Next Generation UE!
Troppi anni sono andati persi per la valorizzazione dell’area e non ci possiamo permettere di perdere quest’ultimo treno!
Dobbiamo far si’ che l’area innanzitutto si apra al quartiere, con l’abbattimento del muro di delimitazione e accolga delle funzioni al servizio dei cittadini del rione Cicalese e della traversa Pezzullo. – scrivono ancora i DeP pensando ad un rilancio del progetto ex Pezzullo – I cittadini hanno respirato per decenni le polveri prodotte dal pastificio ed ora hanno diritto ad una opportunità di integrazione nel progetto di rigenerazione e riqualificazione urbana. L’area deve vedere al centro nuove funzioni direzionali e commerciali anche creando un ponte con l’area degli impianti sportivi che stanno a valle della ferrovia e dell’asse viario. Questa area centrale della citta’ deve avere le opportunità di valorizzazione che gli sono proprie, proponendosi nel bacino che guarda allo sviluppo integrato dell’intera area del Sele e del Calore!
L’area ha una estensione sufficiente ad accogliere una molteplicità di funzioni: dal parco urbano a verde pubblico, ad una piazza attrezzata per svolgervi attività ludiche, culturali, musicali e promozionali, nonché la possibilità di realizzarvi un Centro Direzionale con gli Uffici pubblici più importanti, riprendendo la battaglia tutta politica per riportare il Tribunale a Eboli. – concludono i Democratici e Progressisti – Il nuovo progetto che andremo a proporre con la modalità di un concorso di progettazione, dovrà aver cura di preservare la memoria storica dell’antico pastificio e dei lavoratori di tante generazioni che tanto ha dato alla nostra città in circa cento anni di vita, aprendo un nuovo orizzonte per le future generazioni di giovani che vogliono restare a Eboli!»
E la montagna ha partorito il Topolino, verrebbe da dire, dal momento in cui si propone un progetto nuovo di 25 anni addietro, che è avanzato di 8 anni in 8 anni e nel mentre avanzava sfuggivano da sotto il naso le occasioni e la Città si impoveriva. Una velocità da fare invidia alla più lenta delle Tartarughe. “Roppa arrubat n’port e fierr“, recita un detto popolare per significare come si passa a proteggere qualcosa dai ladri dopo che questi ti hanno rubato. Ebbene, a distanza di 25 anni dall’acquisizione al Patrimonio Comunale dell’intera area dell’ex Pastificio Pezzullo, si propone un Centro Direzionale con gli Uffici pubblici, in genere quando non si sa che farne di una struttura si intitola “Centro Polifunzionale, e tra questi semmai inserirvi un improbabile destinazione a Tribunale, dopo che il Tribunale o la sezione staccata del Tribunale è stata soppressa, riprendendo un’altra battaglia persa e che ci riporta indietro di ben 45 anni, allorquando la Pretura di Eboli non avendo una sede propria perché in fitto nel Palazzo Nigro, fu destinata alla vicina Battipaglia che offriva una parte del Palazzo comunale. In quella Circostanza si destinó a Pretura il Progetto approvato di una scuola, laddove oggi vi è il Giudice di Pace, quella cazzimma salvò quell’importante Ufficio pubblico. Da allora nessuno si è mai posto il problema di immaginare una Cittadella Giudiziaria che comprendesse tutti gli Uffici Giudiziari, cosa poi fatta in maniera barbara a Salerno. Non si pensò dal 1986 al 2005 con Rosania, non si pensò dal 2005 al 2014 con Melchionda, non si pensò dal 2015 al 2020 con Cariello, nel mentre i Governi che si sono succeduti “ambidestri” pensavano in chiave “spending rewiev” e si riorganizzava a livello Nazionale la nuova mappa abbortente degli Uffici Giudiziari, che si spera oggi con il Ministro Cartabia si riprenda l’intero sistema giudiziario nelle forme e nella sostanza.
La verità è che la battaglia dell’acquisizione al Patrimonio comunale dell’ex area del Pastificio Pezzullo è stata più ideologica che politico-programmatica e così come altre battaglie, come quella della Fascia Costiera, sicuramente utili, ma seppur giuste non hanno seguito percorsi coerenti e funzionali a visioni politiche tendenti a imprimere una spinta politica ed economica alla Città, finendo per essere dei simulacri più utili a se stessi e a quello che ideologicamente si rappresentava che funzionali allo sviluppo della Città. E oggi la “Rigenerazione e riqualificazione urbana dell’area ex Pezzullo“, un progetto “nuovo” lungo tre amministrazioni comunali: Rosania, Melchionda, Cariello; 25 anni di incapacità politica; Che ha coinvolto tutto l’arco costituzionale; È una Roba antica da archeologia politica. In una Città ridotta in povertà e in macerie e tra quelle macerie si aggirano solo serpenti, scorpioni, sciacalli e avvoltoi. Forse c’è ancora qualcosa da scippare. E i turisti? Andranno a farsi le foto su quelle macerie.
Eboli, 16 marzo 2021
Siamo alle comiche . Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere.