Il Covid non da tregua, incalza minaccioso, ma il DEA Eboli-Battipaglia-Roccadaspide non si potenzia.
In un incontro convocato dal DS Minervini per discutere delle ultime circolari aziendali e regionali per ampliare i posti Covid negli ospedali, hanno partecipato Dirigenti medici e Sindacati. Emiddio Sparano Cisl-Fp: «Non si riescono a garantire livelli assistenziali per le due strutture del DEA (Eboli e Battipaglia) e purtroppo questa assurdità non è attenzionata adeguatamente».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Nella giornata di ieri 12 marzo si è tenuta una riunione presso il Presidio Ospedaliero di Eboli improntata sul potenziamento dell’organico, poiché la carenza di personale, soprattutto infermieristico specializzato in Rianimazione, non riesce a garantire contemporaneamente sia i posti di pertinenza che quelli Covid. Come per tutte le strutture del DEA sono evidenti le carenze di medici, infermieri, tecnici sanitari e operatori socio sanitari.
All’incontro, convocato dal Direttore Sanitario del P.O. di Eboli Mario Minervini hanno partecipato: I Primari Gigliotti, Glielmo, Mignone Dirigente Medico, D’Angelo capo dipartimento dell’emergenza, Chiumiento capo dipartimento area Critica, Capaccio e Cornetta oculistica, Cappelli ortopedia, Galeri e Cesaro Otorino, Emiddio Sparano e Ciro Contrasto Cisl-Fp, Vito Sparano Uil-Fpl; per discutere delle ultime circolari aziendali e regionali per ampliare i posti Covid negli ospedali, hanno partecipato
«Non si riescono a garantire livelli assistenziali per le due strutture del DEA (Eboli e Battipaglia) – sintetizza Emiddio Sparano delegato sindacale della CISL-FP Salerno Ospedale di Eboli – e purtroppo questa assurdità non è attenzionata adeguatamente. Gli stessi responsabili nell’ipotizzare eventuali accorpamenti della Rianimazione hanno dovuto constatare la consequenziale necessità di dover nell’immediato provvedere alla chiusura del plesso operatorio e delle sale, per la qual cosa ha convenuto di porre rimedio a tale eventualità, cercando di recuperare con lo straordinario altre unità infermieristiche per andare a dare una mano alla Rianimazione Covid. Per adesso si continua di questo passo – continua con rammarico Sparano – consapevoli che in uno stato di emergenza, come ha sottolineato qualche dirigente sanitario durante la riunione, siamo in guerra e durante un conflitto bellico tutto è consentito ma non si capisce per quale motivo non si recluti personale.
In tutta Italia viene assunto personale per combattere questa pandemia, solo in Regione Campania tale eccezionale esigenza viene ostacolata dai burocrati che la collegano al fabbisogno assistenziale, limitando ed impedendo la possibilità di adeguare gli organici all’eccezionalità del momento e nonostante gli inviti in tal senso del governatore.
Vedremo nei prossimi giorni il da farsi e cosa accadrà. Ancora una volta nessuno degli operatori del DEA si sottrae nel tentativo di uscire da questa crisi epidemiologica, ma purtroppo – conclude Emiddio Sparano Responsabile del Presidio Ospedaliero di Eboli della CISL-FP – combattere una guerra senza soldati e senza armi non è possibile, anzi è una guerra persa».
Eboli, 12 marzo 2021
EBOLI è DISORGANIZZATA ,INIZIANDO DA LUNGHE E NUMEROSE FILE DI ATTESA, ALL’ACCETTAZIONE TI FANNO SOLO FIRMARE IL FOGLIO DI RESPONSABILITA E VIA NON INTERESSA SE HAI MALATTIE REGRESSE, SE SEI SIERO POSITIVO ASINTOMATICO, QUINDI NIENTE TEMPONE, E POI CI SI SENTE MALE E SI RISCHIA LA VITA. iL VACINO è L’UNICA VIA DI USCITA DALLA PANDEMIA MA CI VUOLE ORGANIZZAZIONE E PROFESSIONALITA ,COSA CHE A EBOLI NON C’è . QUESTI COSI CI MANDANO A MORIRE.
dite sempre le stesse cosa da anni, il problema è a monte..forse evidentemente è chi dirige che dovrebbe andare a casa…ponetevi questa domanda..