La richiesta della ACLI: nel piano vaccinale subito i lavoratori dei Patronati, dei Caf e dei Caa.
Gianluca Mastrovito: “Siamo in prima linea a presidio dei bisogni e delle richieste di accesso alle misure di sostegno”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – «Chiediamo alla Regione Campania, – dichiara Gianluca Mastrovito, vice Presidente nazionale del CAA Acli e Presidente dei Servizi delle Acli salernitane, – l’inserimento degli operatori nelle liste della campagna di vaccinazione in programmazione.
Svolgendo servizio di pubblica utilità, i nostri collaboratori non si sono mai fermati, – continua Mastrovito, – persino nel corso del primo lockdown, quando abbiamo dematerializzato e ripensato processi lavorativi per continuare ad assistere e rispondere ai bisogni delle persone.
I nostri uffici, riorganizzati anche negli spazi per garantire alti livelli di sicurezza, in questo tempo di grandi fragilità socio-economiche, hanno garantito quella insostituibile azione di presidio ed erogazione di servizi funzionali alla fruibilità di bonus, cassa integrazioni, ristori ed altre misure varate dai decreti.
Un lavoro prezioso che ci espone in prima linea quali intermediari strutturali delle funzioni della PA e degli Enti erogatori sovranazionali. In queste settimane all’ordinario, si aggiunge l’importante e delicato impegno a supporto dell’ISTAT del personale del Centro Assistenza Agricola per la somministrazione dei questionari del 7° Censimento generale in Agricoltura.
Alla luce di quanto rappresentato ed in virtù della pubblicazione del Piano regionale per la programmazione della campagna vaccinale, riteniamo opportuno e di estremo buon senso, inserire il personale dei Servizi agricoli, fiscali e previdenziali nella platea delle Categorie di pubblica utilità meritevole di essere inserita tempestivamente nella campagna di immunizzazione.
Alla richiesta – conclude Gianluca Mastrovito – uniamo e rinnoviamo la proposta che nei giorni scorsi abbiamo lanciato come Presidenza provinciale delle Acli, di rendere disponibili le nostre sedi sociali diffuse su tutto il territorio provinciale, per la somministrazione dei vaccini. Le nostre strutture ed attività sono ferme, per cui proviamo così a renderci utili alle comunità in altri modi possibili».
Salerno, 12 marzo 2021