Parte dalla Fisi Sanità invito e diffida all’ASL Sa e all’Ospedale di Eboli, sottratto a tutte le attività ordinarie.
Segreteria Provinciale FISI R.S.U. e Terminali associativi FISI: «“Chiudere” ad ogni possibile ricovero ordinario ed in urgenza, come già accaduto e denunciato da molti utenti. Peraltro il “SS. Maria Addolorata” non risulta essere ricompreso tra gli Ospedali “Centri COVID”, è solo sottrarre ulteriori posti letto ad un comprensorio di oltre 300mila abitanti che ha già 400 posti letto in meno.»
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «E’ da qualche giorno che, insistentemente, corre voce, dopo la nota di qualche giorno fa della Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Eboli che ha bloccato i ricoveri Covid, di un ripristino ed un potenziamento delle attività legate alla virosi prima citata. – si legge in una nota che FISI Sanità ha inviato Al Commissario Prefettizio del Comune di Eboli, al Direttore Generale ASL Salerno, al Direttore Sanitario ASL Salerno, al Responsabile Covid19 ASL Salerno, dott. Mario Polverino al Capo Dipartimento U.O.C. di Anestesia e Rianimazione di Eboli, avente ad oggetto: Ospedale “SS. Maria Addolorata” di Eboli, invito e diffida – In particolare, stamane, dovrebbe tenersi una riunione presso la Direzione Sanitaria di Eboli con la quale si ha l’intento di riprogrammare attività e servizi in assenza del personale necessario e di una struttura idonea a tale scopo.
In questi giorni sono arrivate denunce di utenti alla nostra Organizzazione Sindacale con le quali si segnalavano continue chiusure dei locali, anche molto lunghe, del Presidio Sanitario eburino che di fatti veniva sottratto a tutte le attività ordinarie di ricovero ed all’emergenza. – prosegue la nota di invito e diffida della FISI Sanità – Tale fatto dimostra, da solo, che la Struttura Sanitaria Eburina non è idonea a tale scopo anche per il fatto che vi sarebbe promiscuità tra personale sanitario afferente alla U.O.C. di Anestesia e Rianimazione e pazienti COVID e non COVID. Solo per rammentare: gli ambiti sociali, con i quali si calcolano i posti letto Ospedalieri, di Eboli e Battipaglia contano oltre 300.000 abitanti ed i posti letto previsti per le attività ordinarie, di ricovero e di emergenza sono – rispetto alla normativa nazionale – circa 400 in meno.
Sottrarre ulteriormente i posti letto e le attività previste nel “SS. Maria Addolorata” di Eboli significherebbe – come già successo – “chiudere” ad ogni possibile ricovero ordinario ed in urgenza, come già accaduo e denunciato da molti utenti. Peraltro il “SS. Maria Addolorata” non risulta essere ricompreso tra gli Ospedali “Centri COVID”.
Pertanto alla luce di quanto espresso in narrativa, gli scriventi invitano quanti in indirizzo a non attivare percorsi COVID nel P.O. di Eboli per inadeguatezza strutturale, assenza di percorsi e carenza di personale dedicato. – conclude la nota di FISI Sanità – Con la stessa di diffida la ASL e quanti Responsabili di predette attività aprire, innestare, o comunque proseguire nell’intento di riorganizzare o rimodulare il servizio COVID in assenza dei requisiti strutturali e di personale onde evitare danni ulteriori ad una intera popolazione che vede umiliato il diritto ad ottenere prestazioni in urgenza ed emergenza ed ordinarie».
“Dopo tanto caos generato dalla disorganizzazione, – dichiara Rolando Scotillo – a distanza di un anno, si ripropone ancora di riaprire l’Ospedale di Eboli al covid, ignorando volutamente che la struttura è inadequata per carenze strutturali ma anche di personale dedicato, ma soprattutto perché si “chiude”, praticamente come si è visto in questi giorni, e nei mesi scorsi ai servizi ordinari ed alle emergenze e con personale di Anestesista in promiscuità…. – conclude Scotillo – Senza parole“. Il fatto in se lo solleva e lo racconta FISI Sanità ed il suo Segretario Generale Rolando Scotillo, ma se l’Ospedale di Eboli piange, quello di Battipaglia non ride. Infatti entrambi gli operatori sanitari e le utenze si sentono discriminate tra di loro senza sapere che entrambe sono state depotenziate sistematicamente da una gestione sanitaria al ribasso, l’unica differenza e che l’Ospedale di Battipaglia viene difeso dai Sindaci di Battipaglia, Bellizzi, Olevano sul Tusciano, Cecilia Francese, Mimmo Volpe, Michele Volzone, quello di Eboli invece è totalmente inerme ai continui attacchi, ora più che mai da un’Assenza o non presenza del Commissario Prefettizio, attacchi che negli anni sono stati portati avanti sia dalle varie Direzioni Generali o commissariali e soprattutto dalle Direzioni Sanitarie, rispetto ad una politica di volta in volta asservita sia alla Destra e sia alla Sinistra, fino ad accorpare reparti, sopprimerli, trasferirli senza ragioni apparenti se non quelle che sembravano compensative come quella del reparto materno infantile a Battipaglia e la Cardiologia da Battipaglia a Eboli, ma che invece erano solo volontà nascoste di indebolire entrambi i nosocomi.
Eboli, 11 marzo 2021