Nella sede del “Berlinguer – Lab” il PCI ci riprova e ricandida alla poltrona di Sindaco di Eboli Alfonso Del Vecchio.
Alfonso Del Vecchio: “Noi abbiamo un programma ambizioso. Corriamo soli con il nostro simbolo, molte sono le emergenze e lo stato d’abbandono della città è forte dopo il terremoto giudiziario che ha coinvolto l’ex sindaco Cariello, ma rimaniamo convintamente dei garantisti. Transizione digitale ed ecologica, calo demografico, Welfare, Piano Sociale di Zona, le problematiche da affrontare subito.
di Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Le lancette del tempo sembrano tornare indietro. Infatti ben poco tempo è trascorso da quando l’estate scorsa il candidato del Partito Comunista Italiano sezione “Mario Garuglieri” di Eboli era stato indicato nella persona di Alfonso Del Vecchio, militante storico, funzionario pubblico e soprattutto persona stimata, mite, quanto preparata.
Dunque è passato solo qualche mese ma per la società di Eboli è cambiata un’era; difatti il 9 ottobre c’è stato lo spartiacque, con l’arresto di Massimo Cariello sindaco appena riconfermato con un plebiscito che aveva raggiunto l’80 % delle preferenze, ed ora bisogna ricostruire quello stato di sfiducia generale che segue sempre ai cosiddetti terremoti giudiziari, i quali sconcertano e tanto la società civile istante.
Il Partito Comunista Italiano ripropone la sua scelta orgogliosamente identitaria, e non si nasconde dietro il civismo come ripetuto più volte nell’intervento di presentazione fatto al Berlinguer-Lab da parte del candidato sindaco medesimo, accompagnato da Dina Balsamo, segretario provinciale del PCI. Quindi una scelta molto coraggiosa ma invero anche molto rispettabile, in un mondo politico odierno declinato di infingimenti e velature posticce, finalizzate a nascondere, od almeno tentare, il nulla ideologico e programmatico che le contiene.
Noi di Politicademente in esclusiva abbiamo intervistato il candidato Alfonso Del Vecchio che lo ringraziamo per la consueta cortese disponibilità:
D: Cosa cambia con la sua candidatura bis rispetto a quella del 2020?
R: ”La mia seconda candidatura avviene in uno scenario completamente differente della città. Le prossime amministrative saranno molto incerte con una composizione di elementi strani da parte delle forze politiche. Si parla di normalità, ma bisogna chiarire il concetto, non possiamo far finta che nulla sia accaduto, ma allo stesso tempo, non entriamo nello specifico delle vicende giudiziarie: crediamo nella correttezza della Magistratura.
D: Come vede il range dei candidati di Centrosinistra o di Sinistra?
R: Anche nel 2021 come qualche anno addietro, il quadro della sinistra è piuttosto frammentato, noi onestamente ci abbiamo tentato a ricostruirlo con vari tavoli, ma non è stato possibile per le scelte di altri.
D: Quali sono le problematiche più cogenti e cosa chiedete al Commissario De Iesu?
R: Le problematiche presenti ad Eboli sono molte ed il commissario De Iesu cerca di svolgere il suo ruolo commissariale come può: non c’è solo il Piano di Zona, ma anche l’emigrazione di tanti nostri giovani, ed il senso di fiducia in generale dei cittadini ebolitani. Va registrato che nell’ultima consiliatura si è prodotto veramente molto poco amministrativamente, e questo in ben 5 anni. La colpa è esclusivamente della classe dirigente politica composta da persone impreparate, non capaci di proporre soluzioni ai problemi. Per quel che riguarda gli aspetti giudiziari, ripeto non ci interessano, saremmo veramente lieti di registrare soltanto una condanna politica.
D: Sembra che quest’anno ci sarà una ridda di candidati. Rimarranno numerosi anche ad ottobre od il numero calerà vistosamente?
R: Ritengo che il numero di candidati ad ottobre sarà ridottissimo. In effetti oggi il numero appare sicuramente spropositato, di sicuro maggiore nel campo del centrosinistra, ove alla fine ci saranno due o tre, a seguire un paio di candidati per il centrodestra e forse qualche lista civica. Ma poi ripeto, si dimezzeranno i numeri e si tornerà come sempre a cifre limitate.
Dunque si parte con 16 minuti di conferenza stampa e l’introduzione dovuta da parte di Dina Balsamo, segretario provinciale del Partito Comunista Italiano, la quale in abbrivio precisa: ”Noi riconfermiamo Del Vecchio, in virtù del fatto che la campagna elettorale scorsa è come se non sia stata mai celebrata. Ma la vita civile in questi mesi è fortemente peggiorata; si registra un vuoto assoluto di guida, ed i cittadini ne pagano le difficoltà, qui si amministra nell’ordinario,per il tramite del commissario prefettizio, mentre la situazione è grave ed imporrebbe davvero delle misure straordinarie. Dunque è nostro dovere etico partecipare alla competizione elettorale ove il panorama cittadino è ancora più devastato e desolante e gli stessi responsabili dello sfacelo si ripropongono nell’odierna campagna elettorale. Noi dobbiamo ampliare lo spazio sociale di agibilità democratica e ricostruire il substrato sociale, Il cittadino è sfiduciato e questo è preoccupante. Noi come sempre siamo aperti al confronto e saremo presenti con una nostra lista e con il nostro simbolo,Alfonso è una persona perbene,e pertanto lo riconfermiamo, e siamo certi che con la sua esperienza e correttezza potrà dare un valido contributo.”
La parola passa al candidato che ringrazia e sottolinea come ogni scelta sia condivisa dalla base dei militanti a voluta continuazione di un lavoro partito da lontano, ma arricchita di nuove proposte progettuali: ”Parleremo in questa tornata di transizione digitale come modello generico e non solo riguardante la P.A. di trasparenza verso i cittadini, transizione ecologica, Welfare allargato: lavoro, tempo libero sport, che meritano un giusto peso,senza dimenticare il Puc ex Prg, affrontando diversamente la campagna elettorale. Adesso purtroppo la situazione è molto più che drammatica.” Alfonso Del Vecchio rimarca la sua posizione garantista sulle vicende inerenti l’ex Sindaco arrestato e si limita ad un ragionamento esclusivamente sotto il profilo politico: ”…noi dobbiamo evidenziare il nulla programmatico ed amministrativo, una politica soltanto arrivista. Ma sembra che poco sia cambiato, se vediamo i posizionamenti attuali rimaniamo increduli, la politica ha fallito. Il ritorno alla normalità, ma quale? Per noi normalità significa uguaglianza, casi come i buoni spesa non capitino più, vergognoso che il cittadino debba subire certe cose, e cosi sfiduciandosi, ed anche che questioni come il Piano di Zona non esplodano in questo momento acuendo le difficoltà delle fasce deboli, delle persone fragili. Ogni attività amministrativa deve essere vissuta, condivisa non sospettata, mentre l’Ente pubblico viene visto come il nemico che vessa.”
Continua Del Vecchio: ”Noi ci abbiamo tentato a costruire l’unità a sinistra, anche nelle differenze, ma sempre arricchenti, però abbiamo trovato solo porte chiuse, ma continueremo a riprovarci. Il Recovery Fund è un aspetto finanziario importante che potrebbe creare molto sviluppo, ma da amministrare bene. La gente deve percepire il cambiamento nelle cose ordinarie: asfaltare una strada, mettere a posto un marciapiede, sembra un qualcosa di straordinario. Il PUC è il volano dell’economia ma non con lo sfascio del territorio, che invece gode di grandi potenzialità. Poi vi è un calo demografico pazzesco, Eboli non cresce, diverremo un paese per vecchi, ed agli autoctoni scolarizzati che vanno via vengono compensati con gli immigrati non scolarizzati, e cambia cosi la forza lavoro! Dunque urge invertire il trend su di un territorio composito come il nostro nella sua grandezza: monti, colline,pianura, fiume e mare, sono una ricchezza per tutti.”
Termina il candidato del PCI: ”Avremo modo nei prossimi mesi di dettagliare meglio il programma dialogando con tutti coloro che saranno disposti a farlo. Noi siamo pieni di entusiasmo, e vogliamo essere parte attiva della crescita della nostra città. Ci presentiamo con il simbolo senza nasconderci nel civismo, continueremo convintamente con la costruzione della lista del PCI che ci sta dando importanti delle risposte: Eboli più volte ha rialzato la testa, pronta a creare un futuro migliore!”
Eboli, 6 marzo 2021