Un Sistema Sanitario Flessibile e Dinamico in una prospettiva sistemica …..Finalmente! E arriva il plauso della Uil-Fpl.
Le dichiarazioni del Consigliere Regionale On. Tommaso Pellegrino, aprono ad una nuova visione della gestione della Sanità in Campania basata su un obsoleto criterio dei così detti “tetti di Spesa”, imperniati sulla logica di contenimento della spesa e non sulle reali necessità che si presentano.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La nuova visione sulla gestione della Sanità, nello specifico per la Riabilitazione emersa dalle dichiarazioni del Consigliere Regionale Tommaso Pellegrino, – si legge in una nota sottoscritta da Uil Fpl Salerno con il Segretario Provinciale Sanità Antonio Malangone, i Rappresentanti Sindacali Aziendali Felice Vocca Rsa Campolongo Hospital Giovanni Somma Rsa Villa dei Fiori – pone l’accento sulla necessaria modifica della metodologia di abbandonare l’obsoleto criterio dei “tetti di Spesa” fa ben sperare e pensare ad un definitivo addio al periodo oscurantista della Sanità Campana “imperniata sulla logica di contenimento della spesa”.
Per la prima volta viene messo in discussione il criterio delle risorse messe a disposizione dei Centri Privati Accreditati, perplessità evidenziate su tanti tavoli istituzionali e in tante dichiarazioni (scritte verbali) dalla Uil.
Apprezziamo il coraggio del Capogruppo di Italia Viva al Consiglio Regionale della
Campania, quando evidenzia che “il contenimento della spesa è oggettivamente incompatibile con la situazione Sanitaria e Sociale” è Nostro convincimento che in questa fase la salvaguardia dello stato della Salute generale delle persone e valutare con serietà ed attenzione una rivalutazione delle risorse da mettere a disposizione per valorizzare le possibilità di tutela e crescita della occupazione.
Condividiamo le dichiarazioni dell’On. Tommaso Pellegrino, il quale merita una citazione particolare, non è semplice avere la forza di esporsi in maniera palese chiara a favore di una modalità gestionale della Sanità che sia imperniata sulla presa in carica, sviluppo e sulla valutazione reale dei fabbisogni dei cittadini di un territorio che ha per corollario un contributo allo sviluppo delle potenzialità delle Strutture che in esso insistono.
Il fabbisogno della popolazione, va considerato in crescita, sia per l’allungamento della vita media della popolazione, sia per la particolarità del momento storico.
Per dare in modo sintetico, “una foto sbiadita” della situazione, degli scenari d delle consequenziali proposte, si porta ad esempio il criterio (Fondamentale) scelto per le COM, che verrebbe stabilito in base al personale in dotazione alla Struttura l’anno precedente. A Nostro parere è un controsenso, in quanto non potendo soddisfare, anzi non avendo soddisfatto le reali esigenze territoriali per mancanza di terapie cui è legata la presenza di operatori si cristallizzerebbe il piano futuro su “piano emergenziale” insolvente. In sostanza non è il Personale che determina le terapie che si possono effettuare, ma le terapie che si possono erogare che determinano il Personale di cui la Struttura si fornisce. Ne conseguirebbe, altrimenti, una diminuzione delle potenzialità e delle reali capacità di sviluppo dei Centri Riabilitativi.
Se tutti siamo d’accordo che il 2020 è stato un Anno del tutto anomalo a causa
dell’emergenza Pandemica, si conviene che il numero di terapie erogate lo scorso Anno è il più basso degli ultimi 5 Anni, con un mancato utilizzo da parte della ASL dei fondi assegnati dalla Regione Campania, pari a circa 4 Milioni di Euro, prendere come parametro di riferimento il 2020 sarebbe una iattura.
Apprezziamo, condividiamo e convintamente sosteniamo l’archetipo di Sanità letta nelle dichiarazione dell’On. Tommaso Pellegrino, quando scrive di “ riutilizzare i fondi non spesi nel 2020 e metterli a disposizione dei “tetti” 2020/2021, auspichiamo che il Suo appello per il rinnovo del contratto dei Centri di Riabilitazione, convintamente sosteniamo la idea di una discontinuità rispetto al DCA 41/18, perché è verità, che la situazione Sociale e Sanitaria è completamente modificata.
Ridisegnare una Sanità in Campania non più “imperniata sul mero contenimento della spesa ma sul soddisfacimento dei bisogni dei cittadini”, una Sanità che guardi con ottimismo al futuro delle nuove generazione e che ha come ambizione “la possibilità di tutela e di crescita occupazionale” è una idea possibile, pensabile e realizzabile.
Eboli, 28 febbraio 2021