Alta Velocità: Battipaglia diramazione tra vecchio e nuovo tracciato 

Battipaglia, Diramazione tra vecchio e nuovo tracciato. Stop a Localismi. Aprire subito il confronto Ministero, Regione e Comuni sull’Alta Velocità. 

Davide Bruno Assessore allo sviluppo Urbano ed Economico di Battipaglia: «Non abbiamo bisogno di nuove stazioni ma di nuovi tracciati che riducano i tempi percorrenza e abbiamo bisogno di snodi fondamentali per garantire flussi stabili sia sull’alta velocità che sulle tratte turistiche e locali. Battipaglia può contribuire a farlo». 

RFI-Battipaglia-Reggio Calabria

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – «Aprire subito il confronto sull’AV tra Ministero, Regione e Comuni interessati, un confronto che sia scevro da posizioni campanilistiche e non tecniche. – scrive in una nota Davide Bruno, assessore Sviluppo Urbano ed Economico – La polemica di questi giorni è che il progetto presentato taglia il Cilento dal tracciato dell’alta velocità. Ma in realtà il nuovo tracciato taglia anche Salerno Capoluogo e Battipaglia visto che prolunga il tracciato AV a monte del Vesuvio fino a Lagonegro.

L’alta velocità ha bisogno di tracciati nuovi e rettilinei per raggiungere velocità di punta elevate, per questo non possiamo intrappolare questo dibattito in questioni localistiche. – spiega l’Assessore Bruno – Per risolvere i limiti infrastrutturali esistenti del tratto tra Agropoli e Praja, che determinano importanti riduzioni prestazionali, il progetto prevede una nuova linea, a standard AV/AC, estesa di circa 127 km che collega Battipaglia ricongiungendosi sulla linea esistente a Praja.

L’obiettivo di ridurre i tempi di percorrenza da 45 fino a 57 minuti tra Roma e Reggio Calabria, prevederebbe infatti, sempre secondo l’AD di RFI, – spiega Bruno – la realizzazione di un nuovo tracciato ad Alta Velocità diviso in 3 lotti: Salerno – Battipaglia (bypassando le attuali stazioni con la creazione di una stazione AV a Baronissi), Battipaglia – Praja e Galleria Santomarco quest’ultimo finanziato con il Recovery Fund. Dobbiamo partire dalla considerazione oggettiva di separare la necessità di collegamenti frequenti e stabili nella Piana del Sele e nel Cilento soprattutto per le località turistiche, dalla necessità di portare una vera alta velocità al Sud per ridurre le distanze sempre di più ed è evidente che non si può viaggiare a 50 km/h fermandosi ogni 10 km.

Davide Bruno

Sono logiche di trasporto diverse che non si possono mischiare e che non dovrebbero portare a ritardare un investimento di tale portare. – aggiunge ancora l’Assessore allo Sviluppo urbano ed economico – Anzi, la sfida da fare è accelerare e portare tutta l’infrastruttura nel Recovery Fund e avere un interscambio stabile tra il nuovo tracciato e quello attuale tradizionale. In questo, un ruolo fondamentale può averlo e deve averlo proprio la nostra città. Battipaglia – spiega l’Assessore Bruno – per la posizione del nodo ferroviario può rappresentare la stazione di diramazione tra nuovo tracciato e vecchio tracciato riscoprendo un ruolo del passato come diramazione tra Calabria e Puglia. – conclude Davide Bruno, assessore Sviluppo Urbano ed Economico dell’Amministrazione FranceseNon abbiamo bisogno di nuove stazioni ma di nuovi tracciati che riducano i tempi percorrenza e abbiamo bisogno di snodi fondamentali per garantire flussi stabili sia sull’alta velocità che sulle tratte turistiche e locali. Battipaglia può contribuire a farlo».

Battipaglia, 19 febbraio 2021

1 commento su “Alta Velocità: Battipaglia diramazione tra vecchio e nuovo tracciato ”

  1. Ben detto. La logica deve essere quella di separare le linee in base alla funzione. La Calabria e la Sicilia hanno bisogno di una ALTISSIMA velocità per i passeggeri, mentre le merci potranno viaggiare sulla linea storica convertita in AC, avente come fulcro la piattaforma di Battipaglia, con vantaggi anche per i passeggeri e le località turistiche. Ovviamente dovrà essere ripristinata la Sicignano-Lagonegro con con bretelle di collegamento diretto verso Potenza e Salerno. Gli esperti dicono che l’AV ha un costo chilometrico di molto inferiore all’AC, per cui il costo complessivo risulta accettabile. Questione cruciale è invece la collocazione della nuova stazione AV che non dovrebbe essere a Baronissi, ma presso l’aeroporto, sia nell’interesse di Salerno, perché meglio collegata con più treni per Taranto e per Sapri, oltre che con la metro che andrebbe prolungata fino ad Eboli. Un collegamento direttissimo Afragola-aeroporto farebbe di questo davvero il secondo aeroporto di Napoli, garanzia di vita e sviluppo. E’ questa la chiave di volta in una visione di area vasta.

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