Amministrative 2021: Cosimo Pio Di Benedetto scioglie le riserve e ufficializza la sua candidatura a Sindaco di Eboli.
L’ex vice sindaco:”Abbiamo una squadra forte con tre liste pronte, continueremo il lavoro della passata Amministrazione! PUC, periferie e politiche sociali le primarie criticità da affrontare”. Con lui, soci fondatori del nuovo progetto civico, laico, apartitico: Ennio Ginetti, Filomena Rosamilia, Emilio Lavinio Cicalese.
di Massimo Del Mese e Marco Naponiello per POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Era da settimane già nell’aria, le voci si rincorrevano da tempo, Cosimo Pio Di Benedetto ufficializza in una conferenza stampa di un gelido sabato mattina di febbraio inoltrato, cosi sciogliendo la riserva, la sua candidatura alle prossime amministrative le quali si terranno, salvo inconvenienti causa Covid dell’ultima ora, tra la primavera e l’autunno di questo 2021.
Difatti l’ex vicesindaco nonché assessore al bilancio e dei lavori pubblici dell’amministrazione targata Massimo Cariello, sulla falsariga della continuazione di quel progetto, non fa un mistero di voler assurgere al ruolo di erede politico e morale. Brillante avvocato civilista, un ragazzo come si dice in gergo “che si è fatto da solo”, protagonista sul proscenio pubblico da quasi un ventennio, ha rivestito nella passata consiliatura un secondo ruolo ufficioso, forse poco conosciuto al pubblico, ma altrettanto importante. Mentre Massimo Cariello era il “Front-Man”, oltre che il sindaco, a lui era affidato il delicato compito di rammagliare tutti i rapporti interni agli uffici del Palazzo ed ai singoli assessorati.
Un gravoso onere questo, che il “nostro” ha saputo svolgere con la consueta professionalità, coniugata ad una capacità di relazionarsi con tutti. Modi garbati, bonarietà di animo declinata in una ferrea volontà, appaiata da una competenza tecnica maturata nei lustri, ecco il profilo curriculare per il quale in lui molti “orfani” dell’ex sindaco, ne rivedono entusiasti la logica e naturale continuazione di quel progetto amministrativo, sposato solo pochi mesi addietro da oltre l’80% dell’elettorato ebolitano.
Anticipiamo inoltre che nella breve ma compendiosa conferenza stampa, tenutasi nell’ufficio del candidato in pectore, lo stesso ha affermato che è esclusivo compito della magistratura per le note vicende legate all’ex sindaco, fare chiarezza, ma il discorso in divenire sarà di concentrarsi prettamente su di un piano politico, volto soltanto alla proposta di una crescita collettiva per il quinquennio a venire, corroborato da tre liste ad horas, già pronte alla pugna elettorale.
Pronti e via: si parte con la presentazione in oggetto, in una conferenza a cui hanno partecipato solo pochi intimi di Cosimo Pio Di Benedetto insieme ai giornalisti locali, nel rispetto pedissequo dei protocolli anti-Covid, una compassata mezz’ora fatta dall’esposizione del programma ed interlocuzione con la stampa, ricordiamolo nel centralissimo ufficio professionale del candidato.
A tal riguardo Di Benedetto è stato accompagnato dai sodali della prima ora di questa sua discesa in campo, ci riferiamo all’ ex assessore Ennio Ginetti, all’ex amministratore pubblico ed esponente di spicco delle periferie nonché imprenditore, Emilio Lavinio Cicalese, e dall’imprenditrice edile, ultima presidente (ma prima donna nella storia civica della città), del consiglio comunale eburino Filomena Rosamilia. Il politico di lungo corso espone con pacatezza e facondia (spendendo parole di stima per i passati neo-consiglieri, Simona Naimoli e Pierluigi Giarletta, auspicando che gli stessi siano presto abili ed arruolabili tra le proprie fila), i principali punti programmatici e la sua personale visione della “Eboli che verrà”.
E dunque, come suaccennato, insieme alla sua “famiglia politica” inizia l’incontro con la stampa, ove a detta del candidato, son presenti gli elementi maggiormente rappresentativi di tutta la città del centro come delle periferie. Esordisce Di Benedetto: ”Dopo una serie di incontri è stata indicata la mia persona come candidato a sindaco per la futura consiliatura, ringrazio tutti coloro che come me son degni di rivestire tale ruolo, persone qualificate. La nostra città vive un momento di grande difficoltà, propongo oggi un progetto civico e laico, ovvero civico nell’attenzione alle esigenze del territorio, laico non dipendente da ideologie politiche o da partiti. Noi vogliamo intraprendere iniziative per il miglioramento della città e lo sviluppo del territorio, per far si che verso i concittadini si abbia una maggiore considerazione e cura delle loro esigenze.” Specifica ancora il candidato: ”Un progetto che vive di continuità, di programmazione politica, chiarisco subito: è riduttivo pensare che la continuità sia seguire soltanto l’amico Massimo Cariello, già sindaco due volte, noi vogliamo continuare la programmazione politica che aveva necessità di due mandati. Il primo era fondamentale per riorganizzare una città ed una macchina amministrativa,, come l’abbiamo trovata dopo il commissariamento della Filippi nel 2014-15 dopo la sfiducia all’ ex sindaco Melchionda. La cosa più importante era il riequilibrio finanziario pluriennale e riordinare e rimettere in sesto una città che viveva dei momenti assai bui, con una grave crisi di appartenenza d’identità territoriale, e con un blocco totale dell’edilizia. Dunque il riordino del patrimonio pubblico, lo sviluppo urbanistico e affrontare in modo pieno e completo l’aspetto finanziario dell’ente. Il secondo mandato doveva essere il momento di slancio, di una macchina già consolidata; noi riteniamo che il primo mandato sia stato produttivo, del resto abbiamo sbloccato i PUA ed i PUC e forse addirittura ci sarà un anticipo nella risoluzione del piano stesso, oltre ad iniettare un senso generale di appartenenza, ed un’identità culturale mai vista prima, con manifestazioni di ampio respiro e rilevanza mediatica.”
Continua ancora Cosimo Di Benedetto: ”Ora bisogna pensare alla continuità, al secondo mandato, partendo da una base che è stata ben strutturata, che ha vissuto due stop importanti: il covid-19 e la pausa attuale con il nuovo commissario De Iesu, ma le basi sono pronte per affrontare la sfida vera e propria con un nuovo disegno del territorio, partendo dalle potenzialità e dalle esigenze declinate negli anni dai candidati a sindaci. Pensiamo al nostro centro storico, la vivibilità, le attività produttive con un’attenzione particolare alla Marina di Eboli ed a Santa Cecilia, come a tutte le periferie, la stazione di Corno d’Oro; quell’area da sempre abbandonata al suo destino, fondamentale per la programmazione e risorsa strutturale per gli imprenditori della Piana del Sele. Ma comunque avremo altri incontri tematici per ognuno dei punti in agenda: oggi parte una sfida importante con un gruppo di persone, che crede con forza di dover impegnare il proprio tempo per il bene della collettività, abbiamo con noi di tutte le fasce di età e categorie lavorative, volendo tanto da dare agli altri”
Convintamente il relatore rimarca con forza la bontà della sua squadra, senza voler fare appelli generalisti ma soltanto l’intento di farsi conoscere meglio e parimenti la programmazione in oggetto, e cosa fondamentale senza voler dare sponda alle critiche riguardanti l’intervento della magistratura avverso l’ex sindaco Cariello: ”..partendo dal primo mandato, da quello che di buono è stato fatto, chiediamo ai cittadini di offrirci l’occasione di manifestare le nostre intenzioni! Pertanto forse sarò tedioso, noi saremo la giusta continuità di quello che è stato fatto: mi riferisco sempre al centro storico, alla Marina, le opere pubbliche, ed anche ciò che sarà fatto dal commissario nei prossimi mesi, ricordiamolo è frutto della nostra programmazione risalente al primo nostro mandato. Mi riferisco alla riqualificazione prossima del cimitero, di Pezza Paciana il rifacimento di alcune nostre strade, importanti arterie, ripeto tutto programmato e con risorse già previste. Ancora: nelle periferie il centro sportivo Spartacus e la Scuola Virgilio, e siamo pronti ad affrontare con queste premesse tutti i confronti possibili, avendo vissuto la città e sapendone le problematiche da dover affrontare e risolvere, e pensiamo di essere più forti delle altre coalizioni. Infine, non abbiamo timore di nessun concorrente, e non abbiamo timore per la città, sperando che la campagna elettorale si basi soltanto sugli argomenti, quindi partendo da tali presupposti chiunque vincerà, sarà certamente un sindaco degno,che spenderà il suo tempo esclusivamente per i cittadini e per il territorio.”
In ultima battuta sul declinare dell’intervento, Cosimo Pio di Benedetto, ha dedicato ampio spazio alle politiche sociali, segnatamente al Piano di Zona s3 ex s5 di cui Eboli è capofila d’ambito su otto comuni del circondario.
Ebbene, secondo l’ex vicesindaco e candidato alla poltrona di primo cittadino, esso dovrà essere formalizzato, mettendolo al primo punto nell’agenda della prossima amministrazione. In definitiva Cosimo Pio Di Benedetto, si riferisce alla necessaria creazione di un ente terzo con una forma giuridica consortile, il quale possa offrire migliori servizi, in specie nel contingente della crisi sanitaria ed economica causata dal Covid-19, sulla scorta delle risorse da non perdere erogate a breve dal Recovery Plan, stabilizzandone i dipendenti in essere e sfruttandone, nel mentre del contingente periodo commissariale, al meglio le loro molteplici professionalità, sino all’entrata del nuovo esecutivo cittadino. Essenziale a tale scopo, la collaborazione della dirigente in carica, che a detta sempre di Di Benedetto, per quanto esperta e preparata, non gode di un tempo sufficiente di servizio per dedicarvi ad esso tutte le energie necessarie.
E mentre il centrosinistra ancora non riesce a partire, bloccato sul nome di Luca Sgroia, e sulle varie proposte di candidature come quella di Giancarlo Presutto e Damiano Capaccio, candidati rispettivamente dal PSI e Democratici e Progressisti, diverse da quella che invece il commissario del PD locale vorrebbe riservare a se stesso, si registra un fuggi fuggi generale ma anche posizioni differenziate come quella di Italia Viva che si distanzierebbe con liste proprie proponendo come candidato Sindaco l’ex deputato Antonio Cuomo. Ma se a sinistra è deserto a Destra non si sta meglio e Forza Italia e FdI non riescono a trovare la quadra su Damiano Cardiello, il quale correrà con liste civiche, sperando sul filo di lana che le ultime novità presentatedi con il Governo Draghi e la nomina a Ministro di Mara Carfagna sia la chiave di volta della ricostruzione di un nuovo centrodestra. Intanto le Associazioni e i movimenti civici aumentano. In città c’è voglia di partecipazione, e i pertiti non avendo più nessuna autorevolezza non riescono ad intercettare le varie istanze provenienti dalla Società civile e così si è costituito un gruppo facente capo a Gerardo Di Stefano e Liberato Liliano che hanno intenzione di partecipare all’agone politico con la Lista “Resilienza Civica”. Lo stesso è per un’altro gruppo di cittadini, tra i quali, Alessandro Lamonica, Tonia Maratea, L’Avvocato Vitale e Mimmo Russo, i quali stanno lavorando alacremente strutturandosi per gruppi di lavori tematici, e anche loro vorrebbero partecipare in prima persona con un loro candidato Sindaco e la loro lista “Cento firme” alle prossime elezioni cittadine.
Eboli 14 febbraio 2021
Ma che ci vuole la bomba atomica per farvi desistere?
Speriamo scoppi presto.
Al momento nel centro-destra non c’è al momento un avversario credibile, la sinistra come è ben evidenziato in questo articolo si sta scindendo sempre di più e teoricamente e praticamente, i sinistri, sono livorosi sia con l’avversario che tra loro stessi.
Dunque essi sarebbero capaci di sgambettarsi allegramente pur di non dare la soddisfazione all’amico-un nemico pseudo- sodale di diventare sindaco.
Pertanto il tutto a vantaggio di Cosimo Pio Di Benedetto!
Infine diciamolo senza ipocrisia quello che si mormora nelle strade e si confabula coi telefoni: Cariello viene visto ancora con molto affetto da ampie fette della popolazione, ed alcuni di queste incominciano a pensare che la sua caduta sia frutto di una congiura= il signore protagonista dell’articolo sarà con buona probabilità, il prossimo sindaco della città di Eboli!
SALUTI.
Sì è una comgiura !!!
Qualche magistrato non sapeva come passare il tempo.
Una persona che ha collezionato diversi procedimenti ed è detenuto non so a chi può risultare simpatico , posso immaginare a chi ha interessi specifici o a chi non può mettere il piatto a tavola senza la politica. Credo con ragionevole margine che queste persone siano una minoranza.
Le vicende giudiziarie riguardano esclusivamente la persona , le responsabilità politiche riguardano tutti coloro che hanno contribuito e collaborato con quella persona . Più stretto è il legame e più grande e la responsabilità.
Solo stronzate! Perchè il magistrato non ha preso provvedimenti nei confronti di chi aveva “stretti legami”
o aveva, forse, trovato il modo di “passare il tempo”?
Credo che sia normale fare una riflessione in merito
alla ricandidatura del Vice- Sindaco Pio Di Benedetto.
Partendo dal presupposto che gli interessati sono coloro che hanno avuto “mani in pasta” nella consiliatura di Cariello indagato per diversi reati, viene spontaneo chiedersi:
a) quali sono le distinzioni politiche da Cariello;
b) Perchè si dovrebbe aver fiducia di un’Amministrazione
che non ha realizzato nessun obiettivo di mandato;
c) quale risultato elettorale pensate di raggiungere sapendo di aver concretizzato poche cose o quasi nulla??
E’ normale una riflessione.