Elettrodotto sottomarino della TERNA nella Piana del Sele: I dubbi e le domande Distretto turistico Sele-Picentini.
I timori del Presidente Consalvo del Distretto turistico per i territori e le comunità interessate che potrebbero essere compromessi nei già precari sistemi ambientali (atmosferico, idrico, del suolo, acustico, elettromagnetico, termico, architettonico) nella fruibilità dei luoghi in una lettera inviata a TERNA.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI/BATTIPAGLIA – «Il Distretto turistico Sele-Picentini è uno strumento nato ai sensi dell’art. 3. comma 4, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011 n.106 – pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 05.05.2014 n.102. e riconosciuto con decreto ministeriale del 10.01.2014. – si legge in una lettera inviata alla TERNA dal Presidente del Distretto Turistico Sele-Picentini Vincenzo Consalvo in rellazione al redigendo progetto di un elettrodotto sottomarino che interessa gran parte del territorio della Piana del Sele – La sua mission è di divenire “uno dei grandi poli trainanti dello sviluppo locale, che valorizzi le ricchezze territoriali, generando, in un’ottica di sviluppo sostenibile del territorio, funzioni qualificate ed innovative di servizio turistico” e perimetra le intere aree dei comuni di Pontecagnano Faiano, Battipaglia ed Eboli.
Territori, quindi, direttamente interessati dall’intervento infrastrutturale relativo al collegamento sottomarino tra le isole della Sicilia e della Sardegna con la Penisola. – prosegue il Presidente Consalvo – Non ci iscriviamo a filiere favorevoli o contrarie all’intervento, ma a quella del buon senso, attraverso una conoscenza resaci obiettiva e realistica che, inevitabilmente, si unisce anche a legittime preoccupazioni sull’impatto che produrrà nei territori coinvolti.
Essi, – aggiunge Consalvo – è bene ricordarlo, hanno prevalentemente vocazione agroalimentare e si avviano, con grande fatica a costruire una prospettiva turistica-costiera, sostenuti dalla passione e determinazione degli operatori che pur avvertendo la lontananza delle istituzioni sono consapevoli che sono custodi della storia di quei luoghi e protagonisti di una new economic policy, attenti ai bisogni e necessità e che l’imprevedibile infausto avvento di una sconosciuta pandemia, ha reso sempre più prevalente il turismo di vicinato o di prossimità.
Pertanto, nascono spontanee alcune preoccupazioni che si trasformano in domande, le cui risposte si auspica siano di leale rassicurazione e finalizzate a rendere consapevoli i territori e le comunità interessate che non saranno compromessi nè alterati i già precari sistemi ambientali (atmosferico, idrico, del suolo, acustico, elettromagnetico, termico, architettonico), compromettendone la fruibilità dei luoghi. – aggiunge ancora il Presidente del Distretto Turistico Sele-Picentini – Di seguito, quindi, si chiede di riscontrare le seguenti domande:
- Quale è stato il criterio di scelta dei siti proposti (a terra e a mare)?
- E’ possibile una revisione dei siti, orientando la scelta verso quelli dismessi o degradati?
- Sono previste migliorie in favore dei territori coinvolti e, se si, in che misura e di che tipologia?
- E’ prevista la istituzione di un Osservatorio che possa monitorare le aree interessate dall’intervento e il relativo impianto?
- E’ previsto un piano di manutenzione? e se si da chi sarà curato?
- L’impianto sarà gestito da Terna? e se si per quanto tempo?
Nel ringraziare per la disponibilità offerta, – conclude il Presidente Vincenzo Consalvo – si rimane in attesa di un cortese riscontro».
Eboli, 10 febbraio 2021