Progetto “Tyrrhenian Link”. Civica Mente espone il tavolo d’ascolto con Terna, nel silenzio ed immobilismo dell’Ente e della politica cittadina.
Maurizio Mirra candidato Sindaco di CivicaMente e Rete Civica: “Mi ha lasciato basito la totale assenza degli altri candidati alla carica di sindaco, così solerti ad esprimere amore tardivo e progetti fantasmagorici per Battipaglia, ma nello stesso tempo disinteressati alla sorte di un’opera così importante ed impattante per il futuro del nostro Paese.”
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
BATTIPAGLIA – «Lo scorso giovedì 4 Febbraio si è svolto un primo incontro, in modalità webinar, utile alla fase di ascolto relativo al progetto “Tyrrhenian Link”, l’elettrodotto che collegherà Campania, Sicilia e Sardegna e che vedrà interessata proprio la città di Battipaglia. – si legge in una nota dell’Associazione Civica Mente – Al webinar hanno partecipato anche diverse anime di Civica Mente che hanno sottoposto ai tecnici di Terna, la Spa romana che si occuperà del progetto, alcuni quesiti. Civica Mente, vista la palese assenza di comunicazioni e di informazioni da parte dell’Ente, ha visto la necessità di esporre quanto dibattuto nel corso del tavolo d’ascolto.
Per Terna hanno presenziato Pietro Vicentini, responsabile per Terna delle autorizzazioni e concertazioni per il centro sud area tirrenica, la Dott.ssa Nicoletta Vetrano, analisi e approfondimenti ambientali, l’Ing. Francesco Perda, PM dell’opera e la Dott.ssa Pietraggi, che si occupa della cura dei rapporti con le amministrazioni e delle autorizzazioni dell’opera. – prosegue la nota di CivicaMente – Il sindaco Cecilia Francese nel suo intervento ha fatto intendere che non ci sono state interlocuzioni con Terna precedentemente alla teleconferenza. Il Primo Cittadino ha però affermato di aver ascoltato telefonicamente la Dott.ssa Caré, di Terna, per chiedere un supporto tecnico per presentare il progetto nella competente commissione consiliare. Il sindaco ha sottoposto alcuni quesiti: il perché della scelta della Piana del Sele; se ci siano ricadute ambientali e paesaggistiche sul territorio, sulla salute (relativamente alle onde elettromagnetiche), l’eventuale impatto sull’agricoltura della centrale di conversione (si parla di circa sei ettari in area agricola) e se fosse possibile individuare area industriale, come a Termini Imerese, e se ci possa essere un abbattimento del costo energetico per cittadini e imprese.
Terna è responsabile del dispacciamento (ossia dell’equilibrio tra energia prodotta e consumata), come trasmission operator è responsabile della pianificazione e della realizzazione della rete elettrica nazionale e della manutenzione, in modo che la rete sia sempre adeguata a rispondere alle esigenze di approvvigionamento energetico. Il collegamento della tratta est è costituito da un doppio cavo sottomarino in corrente continua che collegherà Battipaglia con termini imerese, 480 km, con una potenza di 1000 MW. Da Fiumetorto a Torre Tuscia Magazzeno. In linea con i regolamenti nazionali ed europei questo progetto è quello che rientra nella fase di consultazione con i cittadini. La consultazione pubblica durerà 6 settimane. Il link aumenterà la capacità di scambio tra Sicilia, Sardegna e Campania, favorirà il pieno sfruttamento e l’ulteriore sviluppo delle fonti rinnovabili. Sicilia Sardegna e Campania sono quelli in cui si registra la maggiore produzione di fonti alternative non programmabili (eolico e fotovoltaico).
Il nuovo intervento, è un progetto di interesse sovranazionale, e rientra nel PNIeC, Piano Nazionale Integrato per l’energia ed il clima, che prevede il completo abbandono del carbone entro il 2025 e la copertura, attraverso le fonti rinnovabili, fino a più del 55% dei consumi lordi di energia elettrica entro il 2030.
L’opera e i compiti di Terna
Terna deve garantire che, anche con il progressivo spegnimento delle centrali a carbone, l’equilibrio tra energia prodotto e consumata resti uguale. Per far questo si dovranno realizzare delle infrastrutture in modo che le varie zone di produzione siano interconnesse, soprattutto quelle rinnovabili che non sono programmabili. Il “Tyrrhenian Link” prevede un collegamento sottomarino, tecnologia già ampiamente consolidata. La società vanta il record mondiale per l’installazione di cavi ad altissima profondità (1640 metri nel collegamento fra Sardegna e il continente). Per la realizzazione del progetto sono necessarie opportune navi posacavi, tenendo conto della morfologia del fondale. Una volta adagiato il cavo sul fondo, si passa alla fase di protezione che consiste nell’interramento dei cavi sotto il fondo marino in modo da metterli in sicurezza. A tal fine viene usata la tecnica “jetting”, che consiste nel creare delle trincee, lungo la rotta ove il cavo è stato posato, tramite getti di cavi in pressione, che consentono al cavo di adagiarsi sul fondo. Un cavo ha il peso di 40-45 kg/m.
Nel caso dell’approdo, da realizzarsi a Battipaglia, viene utilizzata la tecnica dell’horizontal dirctional drilling”, che è una trivellazione rettilinea che evita scavi a cielo aperti sulle spiagge. Si posiziona la macchina ad una distanza di 10-15 metri dalla battigia. La macchina ha capacità di perforare il fondale grazie al posizionamento di aste che seguono il profilo del fondo. Al termine, sull’ultima asta, si posiziona un alesatore che, rientrando verso la costa, genererà il tunnel dove verrà posato un tubo ad alta densità, necessario alla posa del cavo. La testa del cavo, portato dalla nave posacavi, verrà connessa ad un cordino uscente dal tubo, grazie al quale verrà portata in superficie. Ciò consentirà anche di superare le praterie di posidonia oceanica. Questa attività è sottoposta a monitoraggi dal ministero dell’ambiente, prima dell’opera, durante la realizzazione ed alla fine, a garanzia che l’ambiente circostante rimanga inalterato. La spiaggia a fine lavori viene consegnata alla normale fruibilità, anche per il normale utilizzo balneare. Non vi sarà alcun vincolo per la normale fruibilità della spiaggia dove verranno installati i cavi.
L’effettiva fase di ascolto e confronto
La soluzione progettuale non è definitiva e c’è apertura per possibili modifiche. L’ipotesi di progetto è stata fatta attraverso sopralluoghi sulle aree interessate e non unicamente su carta. Il percorso del tracciato terrestre, a partire dall’approdo, seguirà la viabilità esistente al fine di minimizzare l’impatto paesaggistico. Per ospitare i cavi che correranno in superficie, verranno realizzate delle trincee con delle sezioni obbligate, con scavi a cielo aperto, di larghezza circa 80 centimetri e profondi circa 1,5 metri, condizioni simili ad acquedotti e gasdotti.
Si apporrà un vincolo sovraordinato all’esproprio per la fascia di servitù relativa all’elettrodotto a fine di metter a corrente della presenza del cavo in caos di lavori sulle strade interessati, in modo che Terna possa dare assistenza allo scavo. Al completamento dei lavori le strade verranno restituite normalmente al traffico e potranno essere usate anche per l’installazione di ulteriori sottoservizi.
Sono state fatte due ipotesi in merito alla localizzazione della stazione di conversione, entrambe in zona agricola rientrante nel comune di Eboli, attraverso criteri legati alla progettazione elettrica, analizzando i nodi elettrici atti a garantire la flessibilità necessaria per poter dare i benefici al collegamento. È stato prescelto il nodo di Montecorvino Rovella. Non essendo possibile ampliare la stazione elettrica esistente in quanto nei pressi della stessa sono presenti delle abitazioni adiacenti, il punto più vicino è la prosecuzione di quel nodo elettrico lungo le due direttrici principali che uniscono Montecorvino Rovella a Laino. Quindi è necessario restare nelle adiacenze di queste linee aeree al fine di evitare raccordi aerei che potrebbero suscitare malcontento generale. Infatti, di tutto l’intervento, l’unico visibile sarà costituito dalle linee aeree e dalle stazioni. Per le stazioni si è studiato un inserimento paesaggistico che terrà conto dell’ambiente circostante. La parte realizzativa deve essere compiuta entro il 2025, per essere considerata come opera abilitante per la transizione energetica.
Il progetto è partito dalla fase di pianificazione, quindi identificazione dell’esigenza e sua definizione preliminare, per poi passare alla fase di concertazione e progettazione preliminare che ha visto attiva nei confronti delle regioni, con le quali sono stati attivati dei tavoli tecnici, da cui abbiamo ricevuto delle indicazioni. Si è arrivati, quindi, all’attuale fase di consultazione con il territorio, nella quale si cerca di coinvolgere i cittadini, gli amministratori e gli altri stakeholder per fruire di osservazioni e indicazioni non percepibili con gli strumenti a disposizione di Terna. Perché solo chi vive il territorio può comunicare le reali situazioni.
Per poter garantire la decarbonizzazione è necessario che i punti di connessine abbiamo determinate caratteristiche, è stata analizzata la rete dal punto di vista funzionale ed è stato individuato il nodo di Montecorvino Rovella lato Sicilia come il più adeguato alla connessione del “Tyrrenhian Link” lato est. Dopo di che è stata fatta un’analisi dell’inserimento dell’opera nel contesto in cui si trova il nodo elettrico: ad esempio la disponibilità del nodo a raccogliere nuove interconnessioni. In tal caso, il nodo di Montecorvino Rovella non era in grado di essere ampliato. Per cui, lungo la linea di 300 kV che collega Montecorvino Rovella a Laino è stato scelto un diverso punto per ubicare la stazione di conversione. La Piana del Sele è stata scelta per questo ed anche in base ad analisi tecnico economiche per il raggiungimento degli obiettivi di raggiungimento dell’opera entro il 2025.
L’impegno di Civica Mente
Civica Mente con questo spazio ha inteso quindi riassumere i tratti principali dell’incontro tenutosi la scorsa settimana. Continua, infatti, a persistere un silenzio ed un immobilismo ingiustificabile da parte dell’Ente comunale, così come delle compagini politiche locali.
Avere cittadini informati dovrebbe essere la base dell’agire di qualsiasi forma di rappresentanza: dal sindaco alla sua giunta, dai consiglieri comunali ai partiti politici. Questo ruolo, fortunatamente, lo hanno assunto le associazioni cittadini che sono la linfa e il cuore pulsante delle attività di ascolto, confronto e crescita di Battipaglia».
L’Ing. Maurizio Mirra, candidato a sindaco di Battipaglia sostenuto da Civica Mente e Rete Civica, che già approfonditamente sta seguendo il progetto di Terna, ha dichiarato: “Ho assistito con interesse alla discussione pubblica organizzata da Terna, relativamente al nuovo elettrodotto. Qualche risposta è stata fornita, ma c’è ancora molto da approfondire per comprendere quale sia l’effettivo impatto del progetto sul territorio. Per questo motivo monitoreremo costantemente i successivi passi e presenteremo delle circostanziate osservazioni preparate da tecnici qualificati. Ciò che mi lascia sconcertato, però, è l’aspetto politico. L’amministrazione è stata assente, fino all’ultimo, non comunicando nulla alla cittadinanza se non a valle dell’ufficializzazione della campagna di ascolto di Terna. Mi ha lasciato basito la totale assenza degli altri candidati alla carica di sindaco, così solerti ad esprimere amore tardivo e progetti fantasmagorici per Battipaglia, ma nello stesso tempo disinteressati alla sorte di un’opera così importante ed impattante per il futuro del nostro Paese.”
Battipaglia, 8 febbraio 2021