Eboli: “La Città del Sele” smentisce divisione interne e rilancia

“La Città del Sele” smentisce voci di divisioni interne e rilancia il Programma Partecipato alla luce delle nuove opportunità economiche nazionali.

Il Presidente Donato Guercio: «…stiamo lavorando insieme ad associazioni, comitati e gruppi di persone per formare più liste e dare ad Eboli innanzitutto una discontinuità rispetto alla gestione precedente ed un programma di cose concrete da fare a breve e a lungo termine, con candidati consiglieri comunali e sindaco credibili e competenti, capaci di risollevare le sorti del nostro Comune». 

Donato Guercio

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Con riferimento all’articolo pubblicato su Il Mattino del 4.2.2021, va smentita ogni divisione interna per quanto riguarda La Città Del Sele, – si legge in una nota del Presidente La Città Del Sele Donato Guercioche riconferma ed aggiorna, alla luce delle nuove opportunità economico-finanziarie prossime a definirsi a livello nazionale, il Programma Partecipato presentato alle Amministrative del 2020.

Nulla di nuovo rispetto al costituendo tavolo del Centro Sinistra – aggiunge Guercio riferendosi a Donato Santimone, Gerardo Rosania, Giovanni Tarantino Vito Pindozzi e altri, che hanno scelto di confluire nell’Associazione Democratici e Progressisti, il cui leader provinciale è Corrado Martinangelo Presidente Nazionale di Copagriove siederebbero alcuni che hanno sostenuto l’amministrazione Cariello che va ricordato era a trazione di centrodestra, ovvero altri che non hanno svolto alcuna opposizione al palese malgoverno della città.

Noi – coclude il Il Presidente La Città Del Sele Donato Guerciostiamo lavorando insieme ad associazioni, comitati e gruppi di persone per formare più liste e dare ad Eboli innanzitutto una discontinuità rispetto alla gestione precedente ed un programma di cose concrete da fare a breve e a lungo termine, con candidati consiglieri comunali e sindaco credibili e competenti, capaci di risollevare le sorti del nostro Comune».

In verità, indipendentemente da quanto riportato da quell’articolo di stampa, va detto che l’equivoco è sicuramente alimentato dalle varie sigle che alla bisogna hanno accompagnato alcuni di quelli che avevano aderito al Progetto “La Città del Sele” fino a fondersi ed inglobare: Art1, MDP, LeU,, nel solo soggetto politico Art1-MDP-LEU conflendo appunto nella Città del Sele, eleggendo nella stessa lista uno dei tre consiglieri, Donato Santimone nella sua qualità di candidato Sindaco,

Di qui, sempre secondo la cronaca, le differenze si sono evidenziate, tra Santimone, Rosania, Tarantino, Pindozzi, man mano che si consumavano i 50 giorni di reggenza dell’Amministrazione a guida del Sindaco ff Luca Sgroia, tanto poi che gli stessi hanno ritenuto opportuno di accantonare Art1 e tutte le altre “sigle” e approdare attraverso gli “autoconvocati” a “Democratici e Progressisti“, una Lista di accompagnamento alla coalizione che ha sostenuto Vincenzo De Luca, divenuta partito, per dare insieme alle altre liste la parvenza di un campo politico allargato che si identificherebbe con il Centrosinistra.

Il Centrosinistra: Terra promessa, o operazione politica per coprire la solitidine politica del Partito Democratico? Tutte e due si direbbe. Ma quella terra promessa perché esclude MDP-LEU o la Città del Sele che dir si voglia, replicando l’alleanza politica Nazionale, e non fa nessun passo per coinvolgere anche il PCI, sebbene questi si sia chiamato fuori, visti i compagni di viaggio che avevano ancora addosso i colori sbiaditi dell’alleanza civica di destra-sinistra-centro che portò al successo Massimo Cariello? Una domanda da un milione di euro. Vuoi vedere che quel PD depotenziato e “carbonaro” fatto a misura di Commissario ha paura di un confronto pubblico, di un’assemblea o di primarie? Non sia mai, queste sono cose da orticaria, sono superate, da prima repubblica, quando in un Partito si misuravano le varie sensibilità politiche, ora serve solo un requisito: l’obbedienza.

Eboli, 5 febbraio 2021

9 commenti su “Eboli: “La Città del Sele” smentisce divisione interne e rilancia”

  1. Una amministrazione di centro dx non fa chiudere la campagna elettorale al figlio di De Luca e non mette Sgroia a vice sindaco. Parole in libertà……..

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  2. Allora, come nella migliore tradizione la sinistra si spacca e lo fa anche ad Eboli!
    Ora i candidati alla poltrona di primo cittadino sono già numerosi: Sgroia, Presutto, Del Vecchio, Cuomo, M.Conte, uno tra Rosania e Capaccio.
    VIVIAMO IN UNA BOLLA A-TEMPORALE SEMPRE I SOLITI NOMI, LE SOLITE FAMIGLIE .
    IL M5 STELLE SAPRITO DAI RADAR, MA FORSE MAI STATOCI!
    La destra invece non si sa con chi andrà a concorrere difficilmente si presenterà a Melchionda, Vecchio non si sa se e dove si andrà a collocare, cardiello è orfano di partiti e dunque andrà con civiche per farsi rieleggere consigliere, il minimo sindacale.
    L’unico dato certo è Cosimo Pio di Benedetto, già ben strutturato e partito con largo anticipo, il quale potrà raccogliere ancora l’ampio consenso di affetto del passato sindaco, persona mite e stimata e non figlio d’arte.

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    • Di Benedetto che rivendica la continuità con il sistena Cariello? Con quale coraggio si può dire, o anche solo pensare, una cosa del genere?
      Siamo vittime di un delirio collettivo.
      Delle due l’una :
      Di Benedetto da vice sindaco non si è accorto di quello che gli succedeva sotto il naso e allora è uno che vive su Marte oppure se ne è accorto e non ha fatto nulla per impedirlo allora è colluso.
      In ogni caso , anche se non giuridicamente ma politicamente e moralmente, è corresponsabile di quanto accaduto. Speriamo che il popolo abbia un sussulto di dignità e spazzi via questa classe politica , la peggiore che si sia mai vista ad Eboli.

    • Non gettare fango sull’80% degli elettori come collusi e venduti, vergognati: ah sei i trojan ci fossero stati anni addietro, le risate!
      Cariello è out ma il cariellismo è vivo e vegeto

  3. Ancora con sta cosa del fango?
    Il fango su Eboli lo ha buttato chi ci ha esposto al pubblico ludibrio nazionale e , politicamente , tutti coloro che hanno partecipato a vario titolo a questa amministrazione. Poi se il popolo rivuole questo siamo in democrazia io non parlo a nome del popolo non ne ho la titolarità. Anche in Bulgaria i candidati prendevano queste percentuali ma non credo che i bulgari fossero tutti contenti di votare così………….

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    • Ma come, con Cariello non esiste la presunzione di colpevolezza? equiparare Eboli alla Bulgaria è un’offesa! Ecco perché i barbari non devono andare al potere! il sindaco dimissionato ob torto collo potrebbe usufruire di un pronunciamento della Cassazione a marzo, ove si definirebbero come illegittime le prove acquisite, recitus anzi gli elementi di prova, dato che la prova si forma nel dibattimento tramite i Trojan e dunque tornerebbe tutto in gioco! Attenzione a molti ebolitani sembra una congiura per abbattere un politico che stava crescendo troppo e l’effimero, diafano commissario prefettizio che era stato salutato come il salvatore della patria, ma fino ad ora sul fronte dell’ordine pubblico dove dovrebbe essere un professionista, visto i suoi trascorsi, e per quel che riguarda i lavori pubblici e servizi sociali ove i dirigenti sono stati sostituiti, pare aver dato delle risposte concrete. Infine in tanti cominciano a rimpiangere Massimo Cariello, e le lezioni sono tanto, vicine.. voti ancora caldi!

  4. Paragonare Eboli alla Bulgaria è un’offesa alla Bulgaria mi pare di intendere ;). In certi casi quando si superavano certe percentuali si parlava di elezioni bulgare non per offendere la Bulgaria ma per evidenziare una distonia con le percentuali che si ottengono normalmente nei regimi democratici.
    Le prove potranno essere anche dichiarate inammissibili e quindi ( c’è cmq giurisprudenza consolidata sull’ammissibilità) giudiziariamente potrebbe uscirne indenne ma i fatti storici che sono stati scoperti con il Trojan sono accaduti davvero.
    Vi fate riempire la testa di sciocchezze e di propaganda.
    Riassumendo anche se processualmente potrebbero devadere le prove i fatti sono cmq accaduti e questo nessun artificio giuridico può metterlo in discussione.
    Il popolo deciderà vedremo se sono di + le persone libere o quelli che votano per approccio utilitaristico e si turano il naso di fronte a una questione morale grande come un macigno.
    Cmq la costante è che siete molto suscettibili nei confronti di non la pensa come voi , quando qualcuno vi contraddice reagite in modo scomposto. Capisco che quando ti levano le polpette dal piatto è fastidioso ma a volte capita. Le hanno tolte a ministri , senatori e deputati figurati a un sindaco di un piccolo paese…………………..

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    • XBULGARIA:
      CERTO ASPETTI CHE LE POLPETTE LE METTINO NEL TUO DI PIATTO:
      QUANDO SI VOTERA’ SONO CONVINTO CHE NESSUNO DEGLI OPPOSITORI A CARIELLO AVRA’ LO SCRANNO DI SINDACO, SARA’ SENZ’ALTRO UN SUO EPIGONE, FATEVENE UNA RAGIONE
      DUNQUE L’80% ED OLTRE NON SI AZZERA DOPO UNA CAMPAGNA MEDIATICA ETORODIRETTA, E PIU’ PASSA IL TEMPO E MAGGIORMENTE SI COAGULA UN SENSO DI SOLIDARIETA’ VERSO CHI SAPETE VOI.
      GLI ACCROCCHI ANTI QUALCUNO/SA SONO PERDENTI, BUONA VITA MORALISTI UN TANRTO AL KILO!!!!
      ANDATEVENE VIA DA EBOLI…

  5. chi non vuole gli ex cariellini, significa che direttamente od indirettamente non vuole nessun attore politico del recente passato,che a vario titolo hanno accompagnato l’ex sindaco, nella creazione, crescita ed insediamento.
    Facce nuove e credibili non se ne vedono ed il commissario sta deludendo tutti.
    Le elezioni si terranno forse in autunno, per quel che rimarrà di Evoli.
    Solo le associazioni se ben strutturate potranno dare un contributo, ai partiti che latitano come latitano i militanti che di questi ne sono l’anima!

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