Eboli in preda all’abbandono, ai crolli e ai disagi che avvertono i cittadini. L’ex Assessore al Centro Storico Ginetti interviene nel merito.
Appello dell’ex Assessore al Centro Storico Ennio Ginetti ora esponente dell’ “Associazione Liberamente” al Commissario prefettizio De Jesu: Messa in sicurezza del cedimento della cinta muraria; Rimodulazione della viabilità con cambi di sensi di marcia; Manutenzione sistematica; Ispettori ambientali per la tutela dei luoghi; Maggiore vivibilità; Più Sicurezza, Più ascolto dei cittadini.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – La Città di Eboli è in preda all’abbandono, ai crolli e ai disagi che i cittadini avvertono rassegnati, ed ecco che interviene nel merito l’ex Assessore al Centro Storico dell’Amministrazione Cariello ora esponente dell’Associazione “Liberamente” Ennio Ginetti, il quale, nella nota che segue, si rivolge con un appello al Commissario prefettizio Antonio De Jesu, affinche si proceda alla messa in sicurezza nel tratto di strada interessata al cedimento della cinta muraria del Castello Colonna, non di meno provvedere a rimodulare la viabilità con cambi di sensi di marcia, per rendere percorribile il Centro Storico. Ginetti altresì sottolinea come sia importante una manutenzione sistematica, specie delle strade con carreggiata stradale in pietra del Centro Storico, vieppiú provvedere ad investire figure professionali che facciano da ispettori ambientali per la tutela dei luoghi; Maggiore vivibilità provvedendo ad intervenire specie con la sostituzione e l’aggiuta di punti di illuminazione; Più Sicurezza, atteso che nelle ultime settimana è stato interessato a furti con scasso, e soprattutto ad essere più attenti all’ascolto dei cittadini.
Campa cavallo che l’erba cresce… ci verrebbe da dire, avvertendo una distanza siderale tra il “Palazzo” e il resto della Città, circostanza che ci fa sentire soli, abbandonati, e non perché vorremmo chi sa cosa, ma immagineremmo che forse il Commissario De Jesu, potrebbe, anziché perimetrarsi nella sua stanza del Comune, si facesse anche una passeggiata in Città, sul Viale principale, in Piazza o nelle strade cittadine. Semmai facendosi accompagnate, una volta dal Comandante dei Vigili Urbani, un’altra dal Comandante della Caserma della Guardia di Finanza, dal Comandante della Polizia Stradale e magari dal Comandante della Stazione dei Carabinieri, così sarebbe l’occasione di conescerne alcuni di loro che nemmeno sappiamo che volto hanno. Insomma praticare un avvicinamento umano, che non esclude affatto e non sminuisce il suo ruolo istituzionale.
Potremmo dire anche che se l’Amministrazione Comunale di cui faceva parte Ginetti, non avesse combinato tutto quello che ha condotto allo scioglimento del consiglio comunale, non avremmo avuto il Commissario prefettizio e non avremmo sofferto questa sensazione di abbandono. Riguardo poi ai crolli c’è da dire e sarà pure una coincidenza, che tutte le volte che arriva un Commissario prefettizio crolla una parte di Castello. Sarà sfiga, punizione divina o cattiva manutenzione dei beni artistici, storici e monumentali? Niente di tutto questo, propenderemo per questa ultima ipotesi, ed è veramente scandaloso che il Ministero di Grazia e Giustizia che detiene in gestione il Castello Colonna, non spenda una lira per mantenerlo in piedi, conservarlo e manutenderlo, parimenti colpevole è il Ministero dei Beni Artistici e Monumentali che non riesce a difendere niente figurarsi una cinta muraria risalente al medioevo come il Castello.
Ma se il Governo Centrale e le sue promanazioni regionali e provinciali se ne fregano, il Comune e le varie Amministrazioni comunali che si sono succedute non hanno fatto da meno, tanto che solo in questa Città si sono spesi 6 milioni di euro per realizzare un Centro Polifunzionale SS Cosma e Damiano, alias “Casa del Pellegrino“, un complesso edilizio inutile nel mentre proprio di fronte crollava un muro e un torrione mediovale e a distanza di 5 anni il terrapieno è ancora sostenuto da una impalcatura di tubi innocenti. Insomma in questa storia, di innocenti, ci sono solo i tubi, se poi si aggiunge che dal 2015 non è stato preso nessun provvedimento che potesse ripristinare adeguatamente lo stato dei luoghi (storici, artistici, archeologici, monumentali) le colpe si sono moltiplicate e non c’è nessuna giustificazione che valga. Colpe che ci riportano ai temuti crolli di oggi.
«So bene quanta e quale costante attenzione e sollecitudine richieda la gestione del cento storico, in particolare per quanto attiene alla manutenzione dei luoghi e al mantenimento del decoro urbano. Lo so per esperienza diretta, essendo stato assessore delegato al centro antico. – dichiara l’ex assessore al Centro storico Ennio Ginetti, Esponente dell’ “Associazione Liberamente” – Proprio in virtù di questo non comprendo perché, ad una settimana dal cedimento registratosi in via Santa Sofia, la zona sia ancora circoscritta con un transennamento di fortuna, lasciato in balia del mal tempo, senza una reale messa in sicurezza dell’area e senza una adeguata segnalazione.
Così come non capisco perchè non si sia pensato di rimodulare la viabilità, per ovviare all’impossibilità di percorrenza di quel tratto, dopo quanto accaduto. Al momento, per raggiungere il cuore del centro storico, l’unica via di transito possibile è via Auletta, una strada secondaria, con lampione fulminato, con difficoltà di accesso che prima era battuta da poche automobili ma che adesso è, data la circostanza, attraversata da decine e decine di macchine ogni giorno, con il conseguente danneggiamento del manto stradale in pietra. – prosegue Ennio Ginetti – Non bisogna più attendere oltre occorre che la Polizia Municipale disponga un cambio di senso di marcia in via Roma per risolvere temporaneamente la situazione e consentire alle automobili di muoversi agevolmente, riducendo i disagi per quanti vivono e lavorano in questa zona; nel contempo, occorre che l’Ufficio Manutenzione del Comune, pur se è impegnatissimo in altre emergenze del nostro territorio, abbia subito mezzi e risorse per immediati interventi di ripristino e di messa in sicurezza nei luoghi interessati e più in generale nel centro antico, per far fronte al decadimento in cui versa.
Colgo l’occasione per rimarcare che negli ultimi mesi nella parte antica della città si siano ripresentate le criticità che, nel tempo, avevamo arginato e in parte sanato, grazie ad un monitoraggio costante dei luoghi e al supporto di figure come gli ispettori ambientali. A partire dalla raccolta dei rifiuti che fanno, di nuovo, bella mostra di sé nei vicoli, all’erba lasciata crescere indisturbata: segni evidenti, questi, di una attenzione non sufficiente ad una parte di città che, per sua natura, necessita di interventi non periodici ma quotidiani. – aggiunge ancora Ginetti – Negli scorsi cinque anni al governo della città abbiamo messo in campo azioni tese a restituire dignità ad un luogo tanto caro agli ebolitani, perché ne custodisce la storia. Abbiamo realizzato e programmato interventi mirati ad una sua maggiore vivibilità, come i parcheggi per i residenti. Abbiamo gettato le basi per far sì che il cuore antico di Eboli tornasse ad essere un luogo godibile, curato, appetibile, fruibile dalla comunità.
Sono persuaso che il nostro obiettivo debba continuare ad essere perseguito. Che si continui sulla strada della cura e dell’ascolto di questa parte di città e di chi la vive. – conclude l’ex assessore Al Centro storico Ennio Ginetti, Esponente dell’ “Associazione Liberamente” – A tal proposito, apprezzo molto che anche il Commissario De Iesu si sia attivato, sollecitando il Ministero di Giustizia ad intervenire sul Castello Colonna. Di solleciti negli scorsi cinque anni ne abbiamo fatti a decine senza che dagli Enti Governativi scaturissero risposte o azioni concrete. Mi auguro che il Commissario sia più “fortunato” ed ottenga la “doverosa attenzione”.»
Eboli, 5 febbraio 2021
Che uomo… di spessore,veramente grande e buggiardo. Piu volte a costui gli è stato segnalato le condizioni del centro storico durante l’amministrazione Cariello . Ma aime lettere al vento ,in questo periodo e sotto il suo assessorato si è legalizzato di tutto e di piu possiamo definire la Primavera di quello che aveva creato Melchionda in due amministrazioni. Droga ,extra comunitari abusivi, prostituzione , fitti di noti proprietari alle stelle per far soggiornare eserciti di abusivi. Crolli e abusi edlizi privatizzando spazi pubblici piu volte denunciati all’ex assessore ,sporcizia a non finire . Tutto questo cercava di coprirlo con qualche evento come strada senza tasse e con alcuni imbratti di muri a sua volta abusivi in nome di una rivalutazione dei luoghi .Ex assessore vai a casa e rinuncia alla carriera politica non sei credibile
Contro il vomito provare con una Plasil, meglio se in vena.