L’ASL Salerno ha pubblicato il Piano vaccinale anti Covid-19. FISI sottolinea le priorità e i furbetti? Riceveranno la 2^ dose?
Rolando Scotillo (FISI Sanità) valuta la possibilità di una denuncia per estorsione, ricorda ai furbetti delle vaccinazioni le priorità del Piano vaccinale: «Operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, Residenti e personale dei presidi residenziali per anziani, Persone di età avanzata»; E non a dipendenti non esposti particolarmente ne a persone estranee, siano essi parenti di sanitari o amministrativi sindacalisti o meno che siano.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Rolando Scotillo Segretario generale della FISI Sanità, avendo sollevato più volte il problema della regolamentazione delle operazioni vaccinali, per modo da evitare che si ripetano incresiosi, immorali e illegali circostanze di persone che sono state vaccinate senza averne titolo, prende atto con soddisfazione che l’ASL di Salerno, così come risulta dal sito istituzionale, ha adottato le linee guida della Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/Covid-19: “Piano Strategico Elementi di preparazione e di implementazione della strategia vaccinale“; edite dal Ministero della Salute, che testualmente recita:
«Al fine di sfruttare l’effetto protettivo diretto dei vaccini, – FISI Sanità evidenzia l’elendo delle priorità che ancora una volta esclude i furbetti del vaccino e sbuggiarda chi ha consentito loro di vaccinarsi pur non avendone alcun diritto – sono state identificate le seguenti categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali:
- Operatori sanitari e sociosanitari: Gli operatori sanitari e sociosanitari “in prima linea”, sia pubblici che privati accreditati, hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da COVID-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario. La priorità di vaccinazione di questa categoria è supportata anche dal principio di reciprocità, indicato dal framework di valori SAGE e rappresenta quindi una priorità assoluta.
- Residenti e personale dei presidi residenziali per anziani. Un’elevata percentuale di residenze sanitarie assistenziali (RSA) è stata gravemente colpita dal COVID-19. I residenti di tali strutture sono ad alto rischio di malattia grave a causa dell’età avanzata, la presenza di molteplici comorbidità, e la necessità di assistenza per alimentarsi e per le altre attività quotidiane. Pertanto, sia la popolazione istituzionalizzata che il personale dei presidi residenziali per anziani devono essere considerati ad elevata priorità per la vaccinazione.
- Persone di età avanzata. Un programma vaccinale basato sull’età è generalmente più facile da attuare e consente di ottenere una maggiore copertura vaccinale. È anche evidente che un programma basato sull’età aumenti la copertura anche nelle persone con fattori di rischio clinici, visto che la prevalenza di comorbidità aumenta con l’età. Pertanto, fintanto che un vaccino disponibile sia sicuro e efficace nelle persone di età avanzata, considerata l’elevata probabilità di sviluppare una malattia grave e il conseguente ricorso a ricoveri in terapia intensiva o sub-intensiva, questo gruppo di popolazione dovrebbe rappresentare una priorità assoluta per la vaccinazione. Le priorità potrebbero cambiare sostanzialmente se i primi vaccini disponibili non fossero considerati efficaci per gli anziani.
Queste erano e restano le priorità.»
«Come al solito, in Italia, si gioca ad “interpretare” e “magicamente” vengono inseriti nelle liste persone che nulla o poco hanno a che fare con le categorie citate. – aggiunge Rolando Scotillo di FISI Sanità nella nota che ci è pervenuta puntando il dito sulle indicazioni del Piano vaccinale chiare ed inequivocabili – Quando si parla di “operatori sociosanitari e sanitari in prima linea” sia pubblici che accreditati dobbiamo essere convinti che parliamo di Medici, Infermieri, Ausiliari, Pulizie e personale amministrativo che ha a che fare con il pubblico (CUP, TICKET, Protocollo ecc.) e che quindi non a tutti si riserva una via prioritaria e che, seppur, una azienda pubblica intende vaccinare tutti i propri dipendenti non vuol dire che sta operando bene poiché sta togliendo a chi più esposto una protezione indispensabile.
È questo il caso della ASL di Salerno – prosegue Scotillo – che ha permesso a propri dipendenti non esposti particolarmente ed a persone estranee di poter accedere in via prioritaria alla vaccinazione senza chiarire il perché alle decine di lettere di protesta del Sindacato autonomo.
Poi ci sono quelli che, pur non nominati negli articoli giornalistici di denuncia, vorrebbero fare vere e proprie estorsioni minacciando ristori per “danni patrimoniali e non patrimoniali” dovuti a diffamazioni gravemente lesive della propria dignità…
Siamo alle comiche, – prosegue ancora Rolando Scotillo indicando senza nominarli, la varietà delle “sindacalità” che sono state sottoposte indebitamente a vaccinazione – novelli sindacalisti vaccinati in posa stile “Rambo” e sindacalisti vetusti che, collocati in distacco e presenti una sola volta a settimana a lavoro, con la complicità di una ASL incapace di controllare e di organizzare il servizio di vaccinazioni gestendo le effettive priorità permette finanche alla moglie di un portiere dell’Ospedale di Vallo della Lucania di farsi vaccinare per poi “spararsi” un bel selfie a mo’ di eroina e per poi rimuoverlo subito dopo una segnalazione. Anche su questo la ASL fa silenzio.
Vorrei esprimere un pensiero… – Conclude il Segretario Generale di FISI Sanità Rolando Scotillo – tutti coloro che hanno fatto e faranno la vaccinazione pur non essendo particolarmente esposti e che non rientra nelle categorie delle linee guida ministeriali, perlomeno, faccia a meno di farsi selfie e di minacciare querele per diffamazioni farlocche…abbia il coraggio di stare, perlomeno, zitto».
Intanto i furbetti, sono sempre più furbi, poiché oltre ad averla fatta franca, fino ad ora, saranno sottoposti alla seconda vaccinazione, in barba a tutti gli altri che ne hanno diritto, e nella loro arroganza si sono anche fatti immortalare con foto sui loro profili pubblici facebook, mostrando tutta la loro arroganza, e scoperti, nella loro arrogante vigliaccheria hanno subito tolto ogni foto e ogni riferimento:
Foto invece che noi conserviamo e che non pubblichiamo solo per evitare che queste bruttissime persone possano essere destinatarie di linciaggi da parte dei familiari di nostri conterranei che in questi ultimi 25 giorni sono morti, mentre invece potevano salvarsi la vita ricevendo il vaccino se furbi, prepotenti e arroganti con la silenziosa complicità delle strutture non avessero saltato la fila.
Ricordiamo che solo ieri i morti in Campania sono stati 10 mentre dall’inizio della Pandemia sono stati 3757, 1401 sono i positivi, 1417 in degenza, 99 in terapia intensivi: Cosa diciamo ai loro familiari che qualche imbroglione ha saltato la fila?
Di qui ci chiediamo e chiediamo, perché queste persone devono passarla liscia? Perché somministrargli la seconda dose? Perché l’ASL non li denuncia e non sospende e licenzia medici, infermieri e furbi che ne hanno approfittato come ha fatto il Governatore della Sicilia Musumeci? Di qui ancora, che titolo ha la moglie di un portiere dell’Ospedale di Vallo della Lucania, (come fa rilevare Scotillo) per saltare la fila e vaccinarsi? E che titolo hanno amministrativi e “distaccati” (come rileva sempre Scotillo) per vaccinarsi prima anche di chi è morto perché la vaccinazione non è arrivata in tempo, perché si è sindacalisti? Che titolo ha la moglie di un medico per vaccinarsi? Che titolo hanno estetiste di una struttura privata di vaccinarsi? O una sociologa per vaccinarsi prima degli altri? Chi ha consentito queste cose?
Intanto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sebbene anche ottantenne aspetta il suo turno.
Salerno, 1 febbraio 2021
Nn e’ giusto favorire chi nn ne ha diritto.