Battipaglia: Femiano contesta PD, delegazione e tavolo politico

Nei Democrat monta la protesta a Battipaglia. Il “Pasionario” PD Femiano contesta delegazione e tavolo di centrosinistra.

La delegazione Dem: Un tavolaccio da macellaio che taglia via pezzi per fare un Roast beef. Volano stracci? No, sono “panni” caldi sul PD. Raffaele Femiano (Direzione Provinciale) su Visconti nella delegazione del Partito come esterno “competente”: “Quelli come me iscritti al PD da sempre hanno consentito a quelli come lui di essere nominati nell’ASI. Spero vivamente per le sue capacità!

Raffaele Femiano-Antonio Visconti

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Proseguono gli incontri intorno al Tavolo politico del Centrosistra o meglio proseguono gli incontri con il PD commissariato, allargato ad alcuni Partiti come il PSI e Italia Viva e tutte le altre Liste civiche che ora sembrano essere diventati Partiti, che alle ultime elezioni regionali in Campania hanno fatto parte della Coalizione che ha portato alla vittoria il Governatore Vincenzo De Luca. Un “Tavolo” che sembra essere più un “tavolaccio” laddove si usano coltelli e coltellacci per scartare quello che non si vuole come farebbe un macellaio per preparare un roast beef, che una piattaforma politica su cui porre tutte le questioni utili a far nascere una alleanza solida, affidabile e piena di contenuti.

Delegazione-PD-Brusa-Lascaleia-Visconti

Infatti a quel “Tavolo”-“Tavolaccio” non c’è LeU, come non c’era alle Regionali, sebbene il suo leader salernitano Federico Conte aveva deciso di appoggiare il PD e Simone Valiante candidato nella Lista Dem. Una delle ragioni della esclusione di LeU è da ricercare nei cattivi rapporti che ci sono sempre stati tra De Luca e Federico Conte o meglio tra De Luca l’ex Ministro Carmelo Conte papà del giovane parlamentare LeU che a sua volta li avrebbe ereditati. Ma ad essere esclusi insieme a LeU anche altri partiti della Sinistra, e insieme a loro sembra che il PD, quello provinciale, quello che si identifica nel Governatore De Luca ed espelle tutti gli altri, lo ha fatto sia a Salerno sia a Eboli e sia Battipaglia.

 

E a Battipaglia, dopo la nomina del Commissario di sezione Roberto Brusa, senza nessuna valida ragione viene esclusa dalla delegazione che dovrebbe lavorare alla costituzione di un’alleanza di centrosinistra a Battipaglia, la componente che fa capo a Zingaretti e che ha come esponente locale Raffaele Femiano e provinciale e nazionale Nicola Oddati, rispettivamente componente della Direzione provinciale PD e Responsabile Nazionale degli Enti Locali. Di qui le dimostranze di Femiano che in più di una occasione ha protestato, ha fatto ricorso agli organi statutari, ha chiesto il rispetto delle regole, e ha invocato e invoca, si facciano passi politici corretti sia a livello regionale che provinciale e soprattutto a livello locale, essendo cittadino battipagliese chiede si faccia un Congresso, che si convochi un’Assemblea, che si facciano le Primarie, come quelle che hanno eletto Segretario Nazionale, Regionale, Provinciale e quelle che elessero gli organismi statutari a Battipaglia a seguito dei quali egli stesso è stato eletto fino ad essere componente della Segreteria provinciale e componente del comitato regionale del PD.

Antonio visconti presidente ASI

Di qui deriva la domanda sui metodi che si poneva e pone Femiano sulla partecipazione alla delegazione PD, ma anche la contestazione, non riconoscendo la rappresentanza che starebbe discutendo su una eventuale coalizione politica di Centrosinistra a nome del PD battipagliese, composta da Brusa, Luca Lascaleia e Antonio Visconti. Escludendo di fatto: Il primo nella sua qualità di Commissario sezionale; Lascaleia in rappresentanza della Sezione e della componente valiantiana; Visconti a che titolo parteciperebbe? Come si è appreso da una sua stessa dichiarazione riportata da “nerosubianco”, non come Presidente dell’ASI in quota PD, ma come espressione dell’allargamento alla società civile e alla competenza.

Insomma la delegazione del PD esclude la componente di Zingaretti poiché Femiano, uno dei suoi rappresentanti cittadini non avrebbe le “presunte competenze” che invece avrebbe Visconti, sebbene quest’ultimo sia un iscritto e un dirigente provinciale del PD?

Se è così è una banalità, ma anche grave, anzi gravissimo. Il problema comunque, non è la presenza di Visconti, ma l’assenza di Femiano come rappresentante di un’area politica, che tra l’altro fa capo al Segretario Nazionale Nicola Zingaretti. Ma per effetto di questa dichiarazione resa sul settimanale “nerosubianco“, alle domande che poneva il “Pasionario” battipagliese del PD, Raffaele Femiano nella sua qualità di Dirigente Regionale e componente della Segreteria Provinciale del PD ha risposto e più che volare gli stracci, volano “panni caldi” e si innestano le polemiche: «Il caro Antonio Visconti ha voluto fare delle precisazioni, dicendo la verità, lo scrivente ha la tessera del PD. E quelli come me iscritti al PD da sempre hanno consentito a quelli come lui di essere nominato nell’ASI. Spero vivamente per le sue capacità!

Le prerogative dello scrivente – aggiunge Femiano ricordando al suo interlocutore i percorsi e le modalità che un Partito si da per concorrere con i suoi uomini alla formazione dei suoi rappresentanti ai vari livelli istituzionali – sono legate alle regole statutarie del partito Democratico che mi hanno permesso, attraverso le primarie, di essere stato eletto negli organismi del PD, e non nominato.

Raffaele Femiano

Le prerogative statutarie – aggiunge Femiano evidenziando ancora una volta la questione politica di merito, cioè quella dei vari percorsi che sono si politici, ma che devono osservare quelle regole che sono scritte nell’atto costitutivo del Partito, tutte completamente ignorate – prevedono dei percorsi che non sono stati rispettati, dunque la mia non era una critica diffamatoria. – conclude Raffaele Femiano che affonda il dito della piaga – Si risponda nel merito ai miei rilievi, invece di fare inutili polemiche».

La verità vera è che il Partito Democratico sembra essere subalterno ad una volontà politica che si appresta, da Salerno a Eboli passando per Battipaglia (sempre più terra di nessuno), a ridimensionarsi per far spazio a strategie numeriche, prive di ogni contenuto politico che rendono le coalizioni similciviche, riducendo gli spazi democratici, ma imponendo strategie, politiche, nomine ed uomini. Questi ultimi, sia pure rispettabili, ma avulsi ad ogni tradizione politica e di quel mondo Democratico che si è rifugiato nel PD per fare da argine al qualunquismo populistico, sovranista e nagazionista imperante che minaccia le spinte democratiche e la Democrazia stessa, finiscono per trasformare l’ultimo Partito “plurale” in una copia degli altri Partiti esistenti, di esclusiva proprietà dei loro Leader, laddove se non sei daccordo con il capo non hai altro da fare che togliere il disturbo.

Battipaglia, 31 gennaio 2021

Lascia un commento