Il “Sistema” Sanità in Regione Campania si sta Incrinando. FISI Sanità che da anni denuncia, invoca: Sia fatta giustizia….
Il “sistema” rilevato dalla indagine della DDA coinvolge un Consigliere dell’amministrazione Alfieri, un Dirigente dell’ASL Salerno, e interessa il mondo degli appalti e delle convenzioni su cui ruotano miliardi di euro in Regione Campania.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Che ci sia un “sistema” parallelo allo Stato, un mondo di mezzo, in Regione Campania è un fatto che la FISI sta denunciando oramai da anni. – si legge nella nota stampa della FISI Sanità che commenta i recenti fatti di cui ai provvedimenti della DDA di Salerno – L’episodio che vede coinvolti il titolare di un servizio di soccorso cilentano, una Consigliera Comunale di maggioranza di Capaccio alla corte di Franco Alfieri e la Responsabile del servizio di urgenza ed emergenza dell’ASL di Salerno (dott.ssa Montella) è solo uno tra i tanti episodi che la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) ha portato a termine con gli arresti e con i divieti di dimora comminati ed interessa il mondo degli appalti e delle convenzioni su cui ruotano miliardi di euro in Regione Campania.
Ricordiamo a tutti che sulle elezioni regionali appena passate è stato presentato un esposto alla Procura di Napoli da parte di Rolando Scotillo (candidato alle elezioni e Segretario nazionale della FISI) proprio sull’utilizzo “parallelo” a mo’ di ufficio di collocamento di stazioni appaltanti in sanità, negli Enti pubblici non economici e nelle società partecipate, vigilate o comunque controllate da Comuni e da Regioni.
Non è un caso che vittorie elettorali clamorose, in termini di percentuali, si possono avere solo se si governano “sistemi” in cui posti di lavoro (ed in queste società abbondano) e soldi pubblici vanno solo “collocati” ad amici ed amici di amici. La sanità pubblica ed accreditata rappresenta la parte più cospicua del “malloppo” dove tra “incarichi” ad amici, convenzioni d’oro (vedi episodio dei ricoveri per coronavirus in sanità accreditata) e collocamento di “affiliati” in ditte di pulizie ed ausiliariato (valore 300 milioni di euro annui solo nella ASL di Salerno) sono una fucina di voti e di tangenti che insieme al finto “volontariato” delle croci allargano la platea di chi non vota in libertà, ma per convenienza ed affiliazione.
Il divieto di dimora comminato alla alta Dirigente della ASL che si occupa del settore dell’urgenza ed emergenza la dice lunga. Ma se la sanità piange, gli Enti locali non ridono e proprio nella terra delle fritture di pesce ed alla corte di Franco Alfieri vi sono delle società “speciali” in cui il Comune di Capaccio è l’unico proprietario e gestisce, in somministrazione fraudolenta di manodopera, posti di lavoro e la vita di 110 lavoratori interinali da ben 9 anni, il tutto regolarmente denunciato….. Tra una immane presenza di società partecipate, vigilate, controllate da un unico partito e da una unica area politica con una “cupola” ben definita che agisce tramite i suoi delfini (sindaci, consiglieri, dirigenti di società, ecc.) e dà mandato ad essi per collocare gli amici, proteggere strutture pubbliche e private più vicine politicamente, tentando di distruggere chi non è allineato….
Un esempio è la “Nuova ISES” dove pur in presenza di una sentenza passata in giudicato al TAR che ordina alla ASL di Salerno di attivare le procedure di accreditamento e di riconoscere a 60 famiglie il diritto al lavoro ed al sostentamento delle proprie famiglie, sembrerebbe che il “governatore” della Regione Campania non ne voglia sapere, nel mentre il Direttore Generale della ASL avrebbe detto che nulla può fare perché la vicenda è politica…Siamo alle solite, chi è amico mangia, chi non è amico può morire….
Salerno, 21 gennaio 2021