Eboli: Gli “Autoconvocati” convocano un’Assemblea pubblica da remoto

Rinascita di Eboli: Oggi venerdì 15 gennaio, ore 18,00, assemblea pubblica degli “Autoconvocati” su Piattaforma digitale Zoom.

Si scrive “Autoconvocati” si legge “sempre gli stessi”. E tra nuovo e vecchio, nuovismo e novità, matrimoni “combinati” e divorzi, si va alla ricerca del “centrosinistra” e dei “Sinceri Democratici”, e in una ossessiva stratificazione di nomi e simboli si è passati dalla “Primavera ebolitana” al “Tramonto di una Città immaginata lungo un Fiume”.

Assemblea autoconvocati-Santimone-Capaccio-Pindozzi

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – L’Invito a partecipare a un’assemblea pubblica che si terrà su Piattaforma digitale Zoom per venerdì 15 gennaio, alle ore 18,00, è rivolto, da parte degli “autoconvocati”, a tutti i sinceri Democratici che hanno a cuore la “rinascita di Eboli“, l’obiettivo dei promotori è quello di definire orientamenti, questioni programmatiche e gruppi di lavoro tematici in vista di un confronto con le forze sociali, culturali ed economiche della città,  avendo come obiettivo quello di costruire un’alleanza e offrire una alternativa valida da offrire agli elettori nella primavera prossima.

Per partecipare all’incontro da remoto sulla Piattaforma digitale Zoom, promosso dagli “Autoconvocati”, gli interessati devono inviare un messaggio tramite whatsapp al n. 3714739169 entro le ore 15,00 di venerdì 15 gennaio ’21, e una volta ottenuto un link, ci si potrà collegare successivamente per le ore 18,00 stabilite.

Autoconvocati-Santimone

Ma chi sono gli “autoconvocati”? Sono un gruppo di persone che si sono incontrate il 18 dicembre scorso e successivamente hanno deciso di allargare il loro raggio di azione e proseguire in una chiamata “alle armi” e “alle coscienze” per il bene comune e per la “Rinascita della Città di Eboli” in preda fino alle ultime elezioni amministrative di settembre ad un esasperato “civismo”, causa dell’avanzamento di gruppi di potere organizzati, di esasperati individualismi, di disinvolti e “neo qualunquismi“, di falsi nuovismi.

E così gli autoconvocati dell’assemblea del 18 dicembre 2020 e tra questi Donato Santimone, Mauro Del Masto, Vito Pindozzi, Massimiliano Voza, Luigi Peduto, Pietro Lamberti, Del Vecchio C, Ivan Vernosce, Damiano Capaccio, Bufano S, Anna Grimaldi, Giovanni Tarantino, Gerardo Rosania, Ilario Massarelli e altre persone hanno deciso, a loro volta, di convocare in semi-remoto, cioè parte all’Hotel Grazia e parte sulla Piattaforma Zoom, i “sinceri Democratici“, presumendo che lo sia chi risponde e non lo sia al contrario, chi non intenderà partecipare.

Autoconvocati-Capaccio

Lasciando stare per un momento il patentino di “Sincero Democratico” a chi tocca e a chi vuole attribuirsi l’autorità di rilasciarlo, la notizia dell’assemblea degli Autoconvocati, POLITICAdeMENTE a suo tempo non poté darla per problemi di rete e della interruzione del funzionamento del sito, non poté commentarla e non poté esprimere nessuna opinione, tuttavia pur sottolineando che qualsiasi iniziativa che tende ad unire esperienze diverse e condividerle è sempre da accettare positivamente, sicuri che può solo arricchire il dibattito politico, che in questo momento è non solo in città ma nel Paese, lascia molto a desiderare, non si può non fare una notazione che è propedeutica a qualsiasi altra e che sottopone gli stessi autoconvocati a farsi qualche domanda e darsi qualche risposta.

La prima, indubbiamente, è la domanda delle domande, si può mai liquidare esperienze politiche, recenti o meno recenti che siano, senza passare attraverso una analisi dei percorsi ed esprimere valutazioni politiche sui campi che si è occupati e percorsi? Si può mai passare da un campo politico ad un altro senza indicarne le ragioni, che non siano generiche rispetto ad una volontà seppur condivisibile di ostacolare iniziative che sono falsamente civici ma che nascondono e hanno rappresentano uno sfrenato e disinvolto qualunquismo oltre che rappresentato lotte di potere tra gruppi organizzati di persone, utilizzando le stesse modalità, riponendo le proprie identità politiche e ammainando i propri colori e le proprie “Bandiere” politiche nei cassetti e proporsi in chiave civica dietro un simbolo posticcio, poi risultato scomodo e intraprendere un nuovo percorso con nuovi obiettivi, indicando nuovi orizzonti, commettendo lo stesso errore di riporre le proprie identità, e identificandosi in un generico campo (Centrosinistra), laddove dovrebbero identificarsi le varie sensibilità politiche che si richiamano alle culture politiche democratiche, socialiste, del liberalismo sociale e democratico, laico e cattolico, insomma a quel mondo di mezzo laddove l’ultima cosa è il potere, la prima è: l’identità, l’uomo, il benessere, l’uguaglianza, il lavoro, l’onore, l’onestà?

Gerardo Rosania

Sono anni che si immagina di rappresentare le diversità commettendo l’errore di cambiare nome, sostituendo simboli ad altri simboli in una esasperata stratificazione identitaria di superficie per poi offrire la stessa proposta sia attraverso gli uomini che attraverso le organizzazioni che nel frattempo si sono moltiplicate e disperse come si sono dispersi gli elettori non riconoscendo più quello spirito identitario che li orientava. Ecco quindi che rispetto agli “Autoconvocati” non si può fare a meno di ricordare le varie esperienze in esse contenute e potremmo sicuramente convenire che si scrive “Autoconvocati” e si legge “sempre gli stessi“. Gli stessi che ci riportano ad esperienze passate, a ben 23 anni fa e oltre, e ricorderemo senza dubbio quella che si definì la “Primavera ebolitana” che vide protagonisti molti degli attuali “autoconvocati” come Rosania, Pindozzi, Santimone, Tarantino, Del Vecchio, ricordando ruoli e pesi diversi, e quei pesi non possono non fare la differenza che ci porta a pensare che si è passati dalla “primavera ebolitana” al “Tramonto di una Città immaginata lungo un Fiume” (La Città del Sele) mentre si ignora cosa ci è passato in quel mezzo di un 25ennio, figuriamo se si può pensare a cosa è accaduto, Covid a parte, nell’ultimo anno.

Autoconvocati-assemblea

Eboli, 15 gennaio 2021

2 commenti su “Eboli: Gli “Autoconvocati” convocano un’Assemblea pubblica da remoto”

  1. risorgono gli zombi della cosidetta sinistra…non vogliono arrendersi ,hanno fallito anche se tra di loro qualcuno sincero e onesto c’è ma e meglio che si dissocia da questi altrimenti fanno il loro gioco. Non si accorgono che non son per niente insidiosi alle prossime elezioni. Un tempo anni addietro la sinistra era l’alternaTiva, cosa mai avvenuta…perche i gradi sinistroidi ebolitani si sono contraddetti andando sulla sfera del potere travolgendosi e per niente alternativi ma solo uguali in una posizione sinistra a quelli di destra.L’Italia rovinata da persone anche se illustre di sinistra ma complici di complotti internazionali a scopo privati.Eboli è stata rovinata da tutti i politi dagli anni sessanta ad oggi , piu volte la città commissariata ,per niente piu credibile,oramqai ridotta a pezzi e costoro continuano a stare nel mezzo. Vergognatevi i nostri figli cosi sono senza futuro.

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