La “Casa del Parto”, prima nel mezzogiorno d’Italia, un incredibile salto di crescita socio-culturale della città.
Si è tenuto giovedì 7 gennaio il Consiglio Comunale monotematico sull’Ospedale Santa Maria dell’Olmo, sulla Sanità in generale e sulle varie proposte messe in campo come: La Casa del Parto nell’ambito della Casa della Salute facente parte del Progetto della Cittadella Sanitaria come risposta di un’Area distrettuale Vasta.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
CAVA DEI TIRRENI – «Filomena Avagliano, la nostra capogruppo Città in Comune, ha ringraziato il Sindaco Enzo Servalli in quanto se oggi la struttura ospedaliera, nei limiti dell’immobile riesce a tenere insieme la clinica universitaria aziendale e la struttura sanitaria è per l’impegno profuso. In questo connubio difficile, si è trovata la quadra e avremo finalmente un pronto soccorso tale di nome e di fatto, con un impegno di spesa pari a 1.440.000 €, inoltre al primo piano con un impegno di 1.564.000 € una terapia intensiva all’avanguardia. Il riordino del nosocomio continua con l’ultimo piano che sarà occupato dal reparto di Medicina con l’annesso plesso universitario di dermatologia».
Il vero dibattito da affrontare oggi è invece il rafforzamento e la trasformazione della medicina territoriale. La nostra proposta di programma, motivo per il quale ci siamo candidati e ci ha visti premiati è a far sì che il territorio divenga il punto di sistema del bisogno sanitario.
Oggi siamo qui con un nuovo programma, per far in modo che la nostra città si proponga come punto di riferimento per la nuova “Casa della Salute”, entro la quale troverà spazio anche la “Casa del parto”. Possiamo e dobbiamo essendo una città cerniera porci come “Area Distrettuale Vasta”, diventando punto di riferimento di tutta l’area a nord di Salerno per le attività quali:
- Sicurezza e prevenzione sui luoghi di lavoro
- Invalidità
- Controllo e prevenzione malattie infettive
- Prevenzione in età infantile
- Casa della saluta (leggete ospedale), gestito dai medici di base con punto vaccinale, hospice, farmacia
distrettuale che è in rete con le farmacie comunali. - Ultimo ma non ultimo le attività specialistiche che saranno filtro tra il territorio e la struttura ospedaliera.
Inoltre sarebbe bene non tacere sulla funzione dei piani di zona che dovrebbero essere integrati con i servizi sociali comunali in una rete che consenta di intercettare le esigenze dei cittadini. Avendo chiaramente mostrato la salvezza dell’ospedale perché parlano la documentazione e ribadisco ancora, grazie al lavoro infaticabile dell’amministrazione possiamo impegnarci tutti, tutte le forze politiche per la nascente Cittadella Sanitaria.
Questa farebbe di Cava Dei Tirreni il plesso nevralgico della sanità territoriale di tutto l’Agro Nocerino Sarnese, in questa nuova ottica andrebbero relegate anche tutte le funzioni di Screening che oggi, nel caos che si è creato vengono svolte a macchia di leopardo. Si pensi anche ai posti di lavoro che nascerebbero da tale struttura e sulle conseguenti ricadute economiche.
Mi auguro che tutti insieme sappiamo cogliere il momento, si può insieme tornare alla commissione sanità e insieme in maniera condivisa, in tempi rapidi costruire il progetto. Esiste un’unica alternativa, puntare sulla medicina territoriale, altrimenti si resta nella situazione di stallo in cui ci troviamo ora.» Ha dichiarato concludendo Filomena Avagliano del Gruppo consiliare “Città in Comune” di Cava de’ Tirreni ha poi dichiarato: «Il Sindaco Servalli sia il garante di tutto il consiglio e ci sia l’unità del Consiglio Comunale sulla Sanità e se portiamo insieme avanti questa posizione maggioranza opposizione possiamo rispondere alla città ed essere una consiliatura storica. Sono convinta, come Gruppo Città in Comune, che il sindaco affiancato da tutto il Consiglio riuscirà a rendere reale questo sogno, questa possibilità, questa trasformazione della nostra sanità a Cava de’ Tirreni».
Cava dei Tirreni, 8 gennaio 2021