3 Consiglieri e 4 Assessori uscenti scrivono al Commissario Prefettizio di Eboli Antonio De Jesu.
Nella missiva Di Benedetto, Vocca, Della Monica, Ginetti, Cennamo, Rosamilia e Magliano e l’appello di dare pronta attuazione alla distribuzione dei fondi dei Buoni spesa del Decreto Ristoro ter, alle famiglie fragili e bisognose, già disponibili dalla Giunta comunale del 27 novembre scorso. Sollecitazione o “rimprovero”?
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – E arriva la prima sollecitazione al Commissario Prefettizio di Eboli, Antonio De Jesu, da parte di un gruppo di ex Assessori ed ex Consiglieri comunali e del Presidente del consiglio comunale della ex maggioranza Cariello: Cosimo Pio Di Benedetto, Francesca Vocca, Maria Vita Della Monica, Ennio Ginetti, Cosimina Cennamo, Felice Magliano, e Filomena Rosamilia.
Il motivo? I Buoni Spesa.
Per i quali il Governo con il Decreto Ristoro Ter ha anche finanziato e distribuito i fondi ai Comuni, allo scopo di erogare alle famiglie bisognose o che a causa della crisi pandemica da Covid hanno perso il lavoro o ogni forma di reddito o sostentamento. Fondi tra l’altro, come ricordano i 3 Assessori, i 3 Consiglieri comunali e l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Eboli, sono stati già acquisiti al Bilancio comunale da una Delibera di Giunta del novembre scorso e quindi fruibili.
Un sollecito o un garbato “rimprovero”?
Più il secondo che il primo, ma anche una “bussatina” ai Servizi sociali che nella loro autonomia dovrebbero predisporre ogni atto e organizzate la distribuzione. Pur comprendendo il “garbo”, Di Benedetto, Vocca, Della Monica, Ginetti, Cennamo, Rosamilia e Magliano, manifestano la loro preoccupazione, e lo fanno, evidentemente, spinti dalla conoscenza del bisogno di quel tessuto sociale a cui sono indirizzati i Bonus Spesa, e riconoscendo altresi la drammatica condizione in cui versano centinaia di famiglie e centinaia di altre che si sono aggiunte alle fasce del bisogno. Conoscenza che il Commissario Prefettizio De Jesu di sicuro immagina ma non fino al punto di riconoscere la drammaticità in cui versano.
Purtroppo questo è quello che succede quando un Comune non ha a capo una classe politica espressa dal corpo elettorale, e sebbene gli sforzi e tutta la buona volontà, si finisce che un atto di solidarietà varca i confini del contatto umano e si indirizza verso un “tecnicismo” burocratico, facendo perdere tutto il valore del gesto, circostanza che ha spinto Assessori e Consiglieri comunali uscenti a scrivere una lettera.
«La grave crisi che ha colpito anche le famiglie ebolitane già economicamente fragili in questo periodo pandemico, peraltro accentuata nell’ultimo periodo di rilevante restrizione, induce e sollecita a dare priorità alle iniziative amministrative tese a dare respiro e sostegno alle famiglie. – scrivono Cosimo Pio Di Benedetto, Francesca Vocca, Maria Vita Della Monica, Ennio Ginetti, Cosimina Cennamo, Felice Magliano, e Filomena Rosamilia – questa ottica gli scriventi le chiedono di far porre in essere rapidamente gli atti propedeutici e sostanziali per la erogazione dei buoni spesa o equivalenti previsti dal decreto ristoro ter, con una tempestica che garantisca ai nuclei familiari di usufruire di tale sostegno nel più breve tempo possibile e comunque sin dalle prossime festività, onde dare un minimo di serenità ai nostri concittadini in un periodo dove la naturale gioia degli eventi natalizi è stata ormai sopraffatta dal dramma della crisi finanziaria.
Giova a tal proposito ricordare che l’iniziativa del Governo nazionale aveva il preciso scopo di porre rimedio ad un fenomeno di allarme sociale e di generalizzata carenza di mezzi di sostentamento vieppiù pericoloso nel periodo di massima restrizione, con invito agli enti ad essere celeri nell’espletamento delle procedure di erogazione di somme che, nel nostro caso, sin dalla giunta del 27 novembre sono state acquisite al bilancio comunale».
Eboli, 17 dicembre 2020
Di benedetto, la Cennamo persino ginetti
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Masaniello hahahahahahahahahahahahhahahhahahahahaahahahahahahahahahahahahahahhaahhaahahahahahahahahahahhhahahahahahahahahahahahahahahahahahhahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mmmmmm ma ancora in libertà…..bho …questo è un paese troppo garantista …chi fa xxxxxxx con xxxxxxxxxxxxxx fuori, ….gli architetti mezze calzette che vogliono diventare capi dell’ufficio tecnico comunale…. fuori ! hahahahahhahahahahahhhhhahahhhhMasanièmasanièmasaniè accorto ..so che pure tu tieni problemi e “capiscime a me”.