Emergenza Coronavirus e la crisi del Wedding ne parla l’On. Piero De Luca (Pd) a Mattino 5.
“Lavoriamo per ulteriori risorse al settore degli eventi. Superare la logica dei codici Ateco”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
ROMA – «La pandemia in questi mesi ha imposto misure restrittive dolorose ma indispensabili per difendere la salute e la vita dei nostri cittadini. – è cosi che interviene l’On. Piero De Luca del PD alla trasmissione televisiva di Mediaset Mattino 5 – Questo ha provocato un cambiamento delle abitudini degli italiani e ha colpito inevitabilmente alcuni settori economici in particolare. Penso al comparto delle aziende e dei professionisti del wedding e degli eventi in generale, come fiere o convegni.
E’un settore molto importante con un fatturato che raggiunge i sessantacinque miliardi l’anno. – ha proseguito De Luca –Ad alcune categorie di questo comparto, sono già state assicurate delle misure di sostegno nei Provvedimenti della scorsa primavera/estate e negli ultimi Decreti Ristori. È evidente però che non tutti gli operatori del settore sono stati coperti o aiutati in modo adeguato. È nostra intenzione fare di più.
Da gennaio, dopo aver quantificato le perdite subite, lavoreremo ad un nuovo Decreto Ristori 5, – ha aggiunto il deputato Dem – con un ulteriore scostamento di bilancio, per misure che vadano in tre direzioni: anzitutto, superare la logica dei Codici ATECO perché siamo consapevoli che questo strumento, pur essendosi rivelato inizialmente molto utile, presenta dei forti limiti. I futuri sussidi economici saranno distribuiti secondo una logica di filiera a prescindere dai codici ATECO. Dovremmo poi prevedere un meccanismo di calcolo delle perdite subite che non faccia più riferimento solo al mese di aprile, ma si basi su un lasso di tempo più ampio di almeno tre mesi.
Infine – ha concluso Piero De Luca – sarà necessario ragionare su una possibile defiscalizzazione degli eventi per incentivare la futura ripresa ed elaborare quanto prima nuovi protocolli anche in questo settore per consentire, appena vi siano le condizioni sanitarie, la ripresa in tutta sicurezza degli eventi».
Roma, 10 dicembre 2020