Dopo le nomine dei funzionari, le dimissioni di Vecchio, è saltato il consiglio comunale e si è affondato Sgroia.
E nei 10 presenti e 13 assenti c’è tutto il passato e il presente del dopo Cariello, ed emerge il probabile futuro e i nuovi assetti. Si registra la distanza con i Dem Infante e Rizzo, e la vicinanza a Sgroia del M5S e di Di Benedetto. Ci sono gli attendisti e c’è Vecchio, determinato a candidarsi a Sindaco di una coalizione Civica. Intanto è stata revocata la nomina al Giudice di Pace di Bruno. Assumerà l’incarico ad interim Cuozzo.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – C’era da aspettarselo che il Consiglio Comunale di ieri sera andasse deserto, dopo tutte le vicende politiche che da un mese a questa parte si stanno susseguendo: Dagli arresti domiciliari del Sindaco Cariello alle sue dimissioni; Dalle nomine dei Dirigenti comunali alle dimissioni da Assessore di Fausto Vecchio, per scarsa collegialità; Dal pressing delle opposizioni perché si giunga alle dimissioni di Sindaco ff, giunta e consiglieri comunali a quello di alcuni gruppi dell’ex maggioranza, che avrebbero voluto gettare la spugna e andare subito al voto; e ovviamente poi riorganizzarsi avendo legiytime aspirazioni a volersi candidare a Sindaco della Città.
Alla chiama della Presidente del Consiglio Comunale Filomena Rosamilia rispondono, oltre lei, solo altri nove Consiglieri, gli altri 13, escludendo il rimpiazzo a Lucilla Polito, non erano presentti. La seduta non è valida e la Segretaria Comunale dichiara sciolta la seduta.
PRESENTI:
- Rosamilia Filomena,
- Magliano Felice,
- Giarletta Pierluigi,
- Naimoli Simona,
- Maioriello Tommaso,
- Lamanna Gerardo,
- De Cesare Alessia,
- Squillante Francesco,
- Presutto Giancarlo,
- Cennamo Cosimina,
ASSENTI
- Busillo Carmine,
- Conte Antonio,
- Ginetti Ennio,
- Di Candia Camilla,
- Naponiello Cosimo,
- Santimone Donato,
- Sgritta Gianmaria,
- Merola Pierluigi,
- La Brocca Giuseppe,
- Masala Emilio,
- Rizzo Francesco,
- Infante Pasquale,
- Brenga Cosimo.
Lapidario il commento, pubblicato anche sui social, dell’ex Assessore Fausto Vecchio a sottolineare come abbia potuto incidere la scarsa gestione colleggiale: «Il Consiglio Comunale deserto evidenzia ancora di più la necessità di superare questa fase politica emergenziale che danneggia e paralizza l’attività amministrativa e l’intera città».
A chiarire con molto più distacco di Vecchio il quadro politico e l’assenza al Consiglio comunale di ieri è Pierluigi Merola che aggiunge: «Con le dimissione del sindaco Cariello rassegnate il 9 novembre scorso si è conclusa di fatto la consiliatura. Del resto, a seguito delle doverose verifiche presso gli uffici competenti e la segreteria generale dell’ente, è emerso che le questioni poste all’odg dell’odierno consiglio non avevano carattere d’urgenza e/o di indifferibilità».
Merola ovviamente ha esplicita le motivazioni che ha condiviso con i colleghi Emilio Masala, Gianmaria Sgritta, Carmine Busillo, Giuseppe La Brocca, mentre le ragioni delle assenze degli altri consiglieri, specialmente dopo le dimissioni del sindaco sono diverse, per questo sono saltati un po’ tutti gli equilibri. Tra l’altro con la imminente nomina del Commissario prefettizio appare più che evidente l’unica prospettiva di certo non è il prosieguo della consiliatura ma lo scioglimento e nuove elezioni, ritenendo pertanto che il consiglio comunale sia del tutto superfluo.
Ma chi volesse dare una lettura, ahi voglia di fornire interpretazioni, la prima innanzitutto è che si sono acuite le distanze tra i DEM, sebbene figli dello stesso padre (De Luca) hanno due mamme diverse (Sgroia, Franco Alfieri. Infante e Rizzo, Luca Cascone), atteso che il gruppo Pasquale Infante e Francesco Rizzo ha scelto di non pertecipare. Ma se da una parte si legge questo, dall’altro si comprende come il gruppo che fa Capo a Cosimo Pio Di Benedetto, stia lavorando in sintonia con Sgroia: Prove tecniche di alleanza? Non si sa, forse si può capire anche attraverso alcune nomine di funzionari.
Il resto poi fa registrare tra il fronte degli assenti un gruppo di consiglieri tutti di secondo mandato, che non vedono l’ora si sciolga il Consiglio per tornare alle urne e poter ripetere una esperienza civica con a capo Fausto Vecchio. Un altro gruppo invece è più attendista e vuole vederci più chiaro, così come i rumors direbbero che, pur non abbandonando le buone maniere, i giorni della “Zita” sono finiti e conseguentemente si allontanano le distanze tra Donato Santimone e Antonio Conte e Camilla Di Candia. Nel fronte dei presenti invece è ben visibile anche l’appoggio del M5S. Cosa succederà? Intanto arriva il Commissario Prefettizio, poi si vedrà il resto, e noi lo racconteremo.
Intanto è arrivata una notizia all’ultimo momento. Il Sindaco ff Luca Sgroia, con proprio provvedimento ha revocato l’incarico al “Giudice di Pace” conferito a Damiano Bruno e nella medesima disposizione lo ha affidato ad interim a Francesco Cuozzo. Le motivazioni suggerite dal Presidente del Tribunale di Salerno sono state tecniche e di opportunità per evitare un blocco del lavoro. E si preannuncia una guerra.
Decreto – revoca Bruno- nomina Cuozzo
Eboli, 24 novembre 2020
Dove sono i Merola, i Masala, i Ginetti, Busillo, Napoliello, i La Brocca tutti grandi difensori dei bilanci del duo Cariello/Di benedetto!!! A parte i due ruffiani di corte tutti scappati pure Infante/Rizzo???
Vergognatevi.