Valzer di nomine dirigenziali, mentre a giorni arriva il Commissario. Vecchio si dimette. Bufera sul ff Sgroia. Cardiello osserva.
Coro di reazioni negative, dall’ex Consigliere Cardiello al Presidente dell’Associazione Forense Mario Conte per la sostituzione di Cuozzo al Giudice di Pace, dal capogruppo Art1-La Città del Sele Antonio Conte che invitava Sgroia a desistere di nominare i Dirigenti all’Assessore dimissionario Vecchio che accusa: «Gravissima la decisione monocratica del così detto “facente funzioni”, di assumere, in questo breve periodo di reggenza, decisioni colleggiali». Del Vecchio (PCI): “Meno male che tra poco subentrerà il Commissario prefettizio”.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Mancano solo nove giorni dalla nomina da parte del Prefetto di Salerno Francesco Russo del Commissario prefettizio che si curerà della normale Amministrazione del Comune di Eboli e che accompagnerà la Città alle prossime elezioni amministrative di primavera e l’era Cariello sempra già lontana anni luce, ma si sgretola anche la fase 2 dell’attesa, quella di “Sgroia ff“, caduta sulle nomine dei funzionari, ma già in bilico per le molteplici incomprensioni tra i vecchi e nuovi eredi di Cariello, non di meno per il carattere “soporifero” e “carbonaro” imposto alla macchina amministrativa nell’ultimo mese, quello che sia le opposizioni di Art1- La Città del Sele, dell’attento e vincente Damiano Cardiello e dei diversi esponenti della maggioranza che rimproverano a Luca Sgroia, Sindaco ff, assenza di collegialità come nel caso delle nomine dei dirigenti dei vari settori dell’Ente.
Nomine che si sarebbero dovute fare da aprile scorso, si fa sapere dal Palazzo ma non dai Sindacati maggiormente rappresentativi, e che forse potevano attendere un’altra settimana o quantomeno potevano concordarsi con il Prefetto, atteso che al massimo una settimana sarà nominato il Commissario Prefettizio, dimostrando così in qualche modo, la fattiva collaborazione dell’Amministrazione Comunale con le Sovra Istituzioni preposte, a voler gestire questa fase di transizione, riconoscendo nel contempo anche e soprattutto lo “stupro” continuato e aggravato che questa città ha subito.
E così quella famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso e ha portato l’ormai ex Assessore Fauso Vecchio a rassegnare le Dimissioni, è stata la nomina dei Dirigenti che Sgroia ha fatto per ricoprire le varie Funzioni Apicali, tra l’altro soggette a rotazioni, scelte che come gli viene addebitato, il Sindaco ff avrebbe fatto in solitario e che qui di seguito si elencano:
NUOVI INCARICHI
- Francesco Mandia, Settore Manutenzione e Grandi opere;
- Francesco Cuozzo, Affari Generali;
- Carlo Astone, Attività Produttive;
- Gaetano Cerruti, Lavori Pubblici e Patrimonio;
- Damiano Bruno, Giudice di Pace;
- Antonio Savi, Anagrafe e Cimitero;
RICONFERME
- Lucia Rossi, riconfermata, Urbanistica e Edilizia;
- Maria Grazia Caputo, riconfermata, Personale;
- Cosimo Polito, riconfermato, Energy Manager;
- Ernesta Iorio, riconfermata, Avvocatura;
- Cosimo Marmora, riconfermato, Finanza e Tributi.
Sono proprio le sei nuove nomine, quelle che si direbbe il valzer di incarichi che fanno saltare gli equilibri e fanno insorgere Fausto Vecchio, il quale a “schiaffo” avvenuto rocorda come sia venuto meno il rapporto di fiducia e bolla gli atti del “così detto facente funzioni“ come atti monocratici, non collegiali e non rispondenti alle lineeguida che si era data la maggooranza che ha eletto il Sindaco Cariello. Lo schiaffo è oltre che per motivi politici, che implicano in primavera anche un suo diretto impegno come aspirante candidato a Sindaco, soprattutto per il trasferimento e la riduzione di funzione di un suo amico che dallo Stato civile e Cimitero passa al Giudice di Pace.
“La situazione politica creatasi dopo le dimissioni del Sindaco eletto dai cittadini imponeva all’Amministrazione in carica di traghettare il Comune verso la fase Commissariale svolgendo l’ordinaria amministrazione. – dichiara l’ormai ex assessore alla urbanistica Fausto Vecchio – Il così detto “facente funzioni”, sin dal momento in cui ha assunto la guida del Comune, ha dimenticato della richiesta della maggioranza di assumere, in questo breve periodo di reggenza, decisioni colleggiali.
Gravissima è la decisione monocratica di rimuovere la dirigenza del Comune, a sole nove giorni dallo scadere del mandato. – conclude Fausto Vecchio – Non condividendo nessuna delle decisioni assunte, dal così detto “facente funzione” nella convinzione che le scelte fatte inaspriscono ancora di più il clima, che si ritrova in una Città bisognosa di normalizzazione ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Assessore“.
Damiano Cardiello “La rotazione degli incarichi andava fatta sin da aprile, come da richieste esplicite delle opposizioni.
La scelta di Sgroia non si discute tecnicamente perché nella sua competenza, se pur provvisoria ma politicamente poteva essere evitata e rimandata al Commissario Prefettizio.
Vivo compiacimento, invece, per la nuova nomina del Responsabile Settore Anagrafe e Cimitero, perché la figura del braccio destro di Cariello, alias Damiano Bruno, aveva francamente fatto discutere sin troppo essendo apertamente schierato e noi ci siamo sempre opposti per le motivazioni espresse in questi due anni di battaglie votate alla trasparenza degli atti amministrativi.
In vista delle prossime elezioni occorreva una figura di garanzia anche per la gestione dell’ufficio elettorale.”
Intanto alle reazioni politiche di Vecchio e Cardiello, si aggiunge quella tecnico-formale dell’Avv Mario Conte Presidente dell’Associazione Forense della Valle del Sele: “A nome dell’Associazione Forense Valle Del Sele, trasmetto la nota che ho inviato al Sindaco FF e per conoscenza al Presidente del Tribunale di Salerno e al Presidente del Consiglio Dell’Ordine Degli Avvocati di Salerno.
Non esprimo giudizi di natura politica sugli atti dell’attuale Amministrazione Comunale, ma ritengo doveroso far conoscere il più fermo dissenso dell’Associazione Forense Valle del Sele, certamente condiviso anche dagli altri Colleghi Avvocati, sull’erroneità ed inopportunità della sostituzione del dott. Cuozzo dall’incarico di dirigente della cancelleria del Giudice di Pace di Eboli.
E’ del tutto evidente che tale provvedimento comporterà il blocco delle cancellerie civile e penale con grave pregiudizio per le attività giurisdizionali“.
Interviene anche il Consigliere Antonio Conte del gruppo Art1-La Città del Sele che con una nota avente ad oggetto “atto monocratico organizzazione del personale” indirizzato oltre che al Sindaco ff Sgroia, Al Presidente del Consiglio Comunale, Filomena Rosamilia, ai Consiglieri e Assessori comunali, al Segretatio Generale Angela Del Baglivo: «Il Sindaco F.F. nonostante il mio motivato invito a non procedere alla nomina delle posizioni organizzative all’interno della macchina comunale del nostro Ente, ha ritenuto di andare avanti e di assegnare i nuovi incarichi ai vari funzionari.
E’ inutile ribadire che il provvedimento monocratico reso è assolutamente arbitrario ed illegittimo, senza un’adeguata fase istruttoria che avrebbe dovuto precedere il nuovo assetto organizzativo della burocrazia comunale, attraverso la verifica del lavoro svolto da ogni singolo settore, valutando la competenza , l’entità, i tempi e qualità delle pratiche esitate .
Sono passate poche ore dall’assunzione del contestato provvedimento, da comportare già il caos negli Uffici Comunali ed insoddisfazione nei funzionari interessati dai vari spostamenti, avvenuti senza alcuno oggettivo e ponderato criterio tecnico-ammnistrativo e, soprattutto, non finalizzato al miglioramento dell’efficacia ed efficienza dell’attività amministrativa.
Non mi resta che chiedere al Sig. Sindaco F.F. di revocare ogni deliberazione assunta al riguardo e consentire alla prossima amministrazione e al nuovo Consiglio Comunale il compito di dare le direttrici per una nuova organizzazione del nostro Ente, facendo appello a tutti gli altri Consiglieri Comunali di condividere la presente».
La nomina dei dirigenti e le conseguenti dimissioni di Vecchio sono anche motivo per i Comunisti ebolitani del PCI e per Alfonso Del Vecchio di esprimere il loro punto di vista non tanto sulle nomine, ma sulla crisi politica interna alla maggioranza, emersa solo dopo un mese dall’uscita di scena del Sindaco Cariello: «La sensazione che si ha è che non ci si fidi minimamente. Hai voglia a dire: “gestione collegiale”, “non è il momento di discutere di future alleanze pensiamo all’emergenza sanitaria”, “ovviamente non possiamo non ripartire dalla maggioranza attuale”. Balle. Enormi. – scrive nella nota che ci è pervenuta del PCI – L’uscita di scena del leader, ancora da verificare se temporanea o definitiva, ha scoperchiato il vaso e ha fatto emergere le fragilità di questa maggioranza. Quelle relativa alla disomogeneità politica, alla assenza di progettualità e alla incapacità amministrativa.
Ora hanno dismesso la maschera ed è emerso chiaramente il loro lato più pericoloso e disumano. – prosegue la nota dei comunisti ebolitani – Parliamo della lotta per il posizionamento migliore per le prossime elezioni. È una lotta per il potere. Ci avevano fatto credere che erano preoccupati per la città. È vero che sono preoccupati, ma per sé stessi. Eboli e i suoi abitanti non c’entrano nulla.
Diciamo la verità. Si sono trovati coinvolti nell’interpretazione di un ruolo più grande delle loro possibilità e hanno cominciato a perdere la testa e a dichiararsi e a farsi la guerra tra di loro. In pratica, la formula “gestione collegiale” nascondeva un insieme di veti in attesa della reale resa dei conti, quella della scelta del candidato a Sindaco, della formazione delle liste e delle elezioni.
Nel frattempo, è scomparso, disumanamente dai loro pensieri il loro leader, colui che teneva appiccicato il tutto. – prosegue la nota PCI – Meno male che tra poco subentrerà il Commissario prefettizio. Non osiamo immaginare cosa sarebbero stati capaci di combinare se avessero avuto un periodo più lungo di amministrazione e di protagonismo.
Intanto, qualcuno continua ad affermare che “i nostri candidati erano bravi e puri e quelli che ci hanno votato erano sani, belli e buoni …” mentre tutti quelli che erano candidati con gli altri avevano chissà quali oscuri interessi da coltivare e i loro elettori erano tutti brutti, sporchi e cattivi … – aggiungono ancora i comunisti – Noi del PCI ci stiamo preparando nel migliore dei modi, evitando di incorrere negli errori commessi in passato. La nostra strategia è quella che abbiamo sempre detto e perseguito negli ultimi quattro anni. – concludono Del Vecchio e il PCI – La solidità del nostro progetto è tale che neanche i gravi fatti accaduti lo mettono in discussione. Anzi lo rafforzano».
E siamo gia nel post Cariello. Attraversando quella “terra di mezzo” che è rappresentata dalla Gestione commissariale che accompagnerà la Città alle elezioni di primavera, mentre i “coltelli” ormai sono affilati e basta un nonnullla perché si possano fare “morti” e “feriti”. Intanto il processo a Cariello è appena incominciato e per come si presenta, sarà una guerra tra l’accusa e la difesa. Guerra che pari pari, si trasmetterà e coinvolgerà inevitabilmente tutte le possibili e future forze che scenderanno in campo, anche perché al momento non si intravede una figura politica capace di eteditare i numeri e le forze in campo. Infatti è badtato appena un mese e già si contano diversi gruppi: Uno intorno a Vecchio; uno intorno a Cosimo Pio Di Benedetto; uno intorno a Pierluigi Merola; Quello dei “lealisti” che raggruppa un bel numero di giovani neo eletti; E quello intorno al Sindaco ff Sgroia, che altro non è che un gruppo oscurato che si richiama al PD o meglio al Governatore De Luca attraverso un sottogruppo vicino a Franco Alfieri affiancato da un altro gruppo, anche questo non molto in chiaro dei due consiglieri Pasquale Infante e Francesco Rizzo., questi facenti capo sempre al Governatore ma al sottogruppo di Luca Cascone.
Manovre? Ahi voglia. Innanzitutto appena emergeranno dal buio i due gruppi che si rifanno al PD di sicuro vorranno tentare di costruire un centrosinistra senza il centro e senza la sinistra e candidare a Sindaco Sgroia, tra l’altro ben piazzato a potere essendo Direttore dell’Azienda Improsta. Ed è proprio questa prospettiva che ha allarmato Vecchio, Cardiello e Antonio Conte quando hanno visto il valzer di nomine, temendo che attraverso quei dirigenti Sgroia possa “gestire” anche la fase commissariale. Sarebbe un progetto ma conoscendo la serietà dei singoli funzionari sarà difficile possa accadere.
……………… … ……………….
Servizi Demografici e Cimitero Savi 51929_19210287388
Giudice di Pace Bruno 51933_194543429
Attivita produttive Astone 51931_193548782
Affari Generali Cuozzo 51930_192831893
Urbanistica e Edilizia Rossi 51932_194038593
Finanza e Tributi Marmora 51938_200216960
Lavori pubblici patrimonio Cerruti 51936_195438660
Manutenzione Grandi opere Mandia 51939_200801122
Energy Manager Polito 51940_201200656.pdf
Eboli, 21 novembre 2020
Per Vecchio era meglio stare in silenzio in questo momento, condivido le dimissioni ma non oggi ma quando è stato nominato Vice il Sig. Sgroia, oggi sono un non senso.