Accorpamento Chirurgia e Ortopedia: Un altro colpo mortale al PO di Eboli

Accorpamento UU.OO. Chirurgia e Ortopedia al P.O. Eboli la Uil-Fpl chiede ai vertici Asl Sa la revoca della delibera.

La Uil-Fpl con Albano e Salvato rivolgendosi al DG Iervolino e al DS Minervini, diffida dal procedere al disposto accorpamento riservandosi la tutela dei lavoratori interessati in tutte le sedi e richiede la revoca immediata della disposizione e la urgente convocazione, anche in videoconferenza. Nel mentre si è sferrato un altro colpo basso all’Ospedale di Eboli.

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Questa Segreteria Provinciale è venuta a conoscenza attraverso la delegazione aziendale della UIL FPL – scrivono in una nota stampa Raffaele Albano e Donato Salvato rispettivamente   della Uil-Fpl avente ad oggetto: Accorpamento UU.OO. Chirurgia e Ortopedia P.O. Eboli; indirizzata al Direttore Generale dell’ASL Salerno Mario Iervolino e al Direttore Sanitario del Presidio Ospedaliero di Eboli Mario Minerviniche la D.S. del P.O. di Eboli ha effettuato una disposizione di accorpamento delle UU.OO. di Ortopedia e Chirurgia in assenza di informativa ai sensi dei vigenti CCNL nonostante che tale accorpamento modifichi in maniera sostanziale l’organizzazione del lavoro del personale delle UU.OO. individuate ed i livelli assistenziali garantiti nell’area dell’emergenza-urgenza da Ortopedia e Chirurgia.

Gli stessi Protocolli Nazionali sottoscritti con le OO.SS. del settore prevedono l’impegno delle aziende a sottoporre ad un confronto con i rappresentanti dei lavoratori ogni azione organizzativa volta alla adozione di misure atte a circoscrivere il contagio e a garantire sicurezza all’utenza e i lavoratori stessi. – proseguono i due sindacalisti della Uil-Fpl Il reiterarsi di disposizioni in assenza di confronto con le OO.SS. evidenzia arroganza ed incapacità gestionale avendo più volte questa OOSS evidenziato che qualsiasi processo riorganizzativo a capo di dirigenti dell’Azienda se si avvale dell’esperienza dei lavoratori che direttamente e quotidianamente si trovano ad espletare quella determinata attività è più efficace e più aderente al contesto in cui le direttive dirigenziali si esplicano.

Tutto ciò in un momento epidemiologico delicato, dove gli operatori sanitari hanno bisogno più che mai di serenità, trasparenza nelle direttive, tutela nei riguardi del contagio proprio e dei propri familiari, possibilità di partecipazione ai momenti riorganizzativi. – aggiungono i due rappresentanti sindacali – Continuare la riorganizzazione dei presidi ospedalieri in applicazione delle direttive regionali per assistere i pazienti COVID in estrema confusione, con direttive improvvisate e contraddittorie sugli spazi da attivare per i percorsi dedicati, sulle risorse umane e strumentali da utilizzare in queste aree, sulla modifica dell’organizzazione del lavoro,  sul  diverso utilizzo delle figure professionali, come sta accadendo al P.O. di Eboli, negando sistematicamente il confronto, nonostante il delicato momento epidemiologico ci vedrà costretti ad attivare forme di mobilitazione nell’esclusivo interesse dell’utenza che quotidianamente si rivolge al plesso ospedaliero ed a tutela dei lavoratori e delle loro famiglie

Pertanto, con tale nota, questa segreteria richiede la revoca immediata della disposizione e la urgente convocazione, anche in videoconferenza, di un incontro per la risoluzione delle criticità già evidenziate in precedenti note dalla delegazione aziendale della UIL. – concludono Raffaele Albano e Donato Salvato della Uil-Fpl – Si diffida dal procedere al disposto accorpamento riservandosi la tutela dei lavoratori interessati nelle sedi opportune e l’avvio delle procedure di conciliazione ex art.2, comma 2, legge n. 146/1990, come modificata ed integrata dalla legge 83/2000».

Salerno, 17 novembre 2020

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