10 anni di riconoscimento per la Dieta Mediterranea patrimonio mondiale UNESCO, filiera di valore per il Sud.
A ricordalo è l’On. Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario del riconoscimento della Dieta mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – “Attingere, come con la dieta mediterranea, al sistema di valore diffuso del Sud per costruire il suo rilancio. Parte dal patrimonio del territorio, la sfida per il futuro del Mezzogiorno”. Lo dichiara Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, in occasione delle celebrazioni per il decimo anniversario del riconoscimento della Dieta mediterranea come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Unesco.
«Un anno fa ho presentato alla Camera una proposta di legge per il Riconoscimento del Centro studi internazionale sulla dieta mediterranea “Angelo Vassallo” di Pollica quale centro di ricerca e formazione. Oggi, all’apertura delle celebrazioni per i dieci anni del riconoscimento Unesco molti rappresentanti del Governo, il Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, il Sindaco di Pollica e l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli hanno ricordato l’esperienza del Cilento nella battaglia per il riconoscimento di questo importante presidio territoriale. La sfida per il rilancio del Sud, al tempo del Covid, è anche nella ricerca sulla biodiversità, che con la riconversione ambientale e digitale della società, consentirà anche una sanità nuova, in cui la cura delle persone avviene prima che arrivino negli ospedali. Ovviamente al servizio di questo cambiamento epocale servono le infrastrutture – strade, autostrade, alta capacità ferroviaria, porti e aeroporti – per interconnettere il Sud all’Europa e l’Europa al mediterraneo attraverso il Sud. Un nuovo orizzonte dell’Europa comunitaria, l’Italia mediterranea, deve essere l’idea guida del rilancio».
Salerno, 16 novembre 2020