Tutela della salute e tutela dei consumatori e delle piccole imprese non sono in contraddizione.
Il consigliere comunale di Eboli Donato Santimone – Art.1 – Città del Sele sul mercato e più in generale sul commercio: «Non perda tempo l’amministrazione con provvedimenti che non portano a nulla ma esasperano solo gli animi. Avvii una fase nuova. Una fase nuova di rottura col passato anche su questo terreno. Noi ci saremo nel rispetto rigoroso dei ruoli».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – «Quello che e’ avvenuto tra ieri sera e stamattina sulla vicenda dei mercati merita una seria riflessione. – scrive in una nota stampa il Consigliere comunale di La Città del Sele-Art1 Donato Santimone – Ieri sera il sindaco ff Luca Sgroia assieme all’assessore Giuseppe Piegari hanno deciso che stamattina i mercati settimanali di Eboli non dovevano tenersi.
Hanno commesso un grave errore nei confronti di decine di piccole imprese quasi tutte familiari, nei confronti dei consumatori senza alcun vantaggio per la tutela della salute pubblica. – prosegue Santimone – Hanno deciso senza alcun confronto ne’ con le associazioni di categoria ne’ con i consumatori di non tenere i mercati. Hanno ottenuto un solo risultato: favorire ancora una volta la grande distribuzione.
Da tempo lo diciamo. Lo avevamo chiesto anche al sindaco Cariello di affrontare in maniera seria e compiuta i problemi del commercio cittadino. – prosegue ancora Santimone – Un ragionamento complessivo sui mercati, sui posti disponibili, su eventuali istituzioni di nuovi nelle aree piu’ lontane dal centro, sulle ubicazioni degli stessi cominciando ad applicare da subito la nuova legge regionale.
Stessa cosa sul commercio di vicinato nei confronti del quale nei 5 anni precedenti nulla è stato fatto, tranne che per il breve periodo di responsabilità istituzionale della signora Albano. – aggiunge il consigliere comunale di Art1-La Città del Sele – Solo interventi tampone, sporadici, tesi a sostenere i soliti pochi noti senza mai affrontare in maniera complessiva i problemi di tante piccole micro imprese.
Ci siamo resi sempre disponibili al dialogo, alla concertazione, al confronto di idee senza mai ricevere alcuna risposta seria. -, fa presente Santimone – Ribadiamo il concetto adesso. E’ ora di una stagione nuova. E’ ora proprio in questo momento di grave e assoluta difficoltà del mondo del commercio studiare forme nuove di intervento, di sostegno, di vero coinvolgimento.
Il dialogo serve, e’ utile anche per evitare forme di protesta estreme che potrebbero crescere col perdurare della crisi. – aggiunge ancora Santimone – Non perda tempo l’amministrazione con provvedimenti che non portano a nulla ma esasperano solo gli animi. – conclude Donato Dantimone – Avvii una fase nuova. Una fase nuova di rottura col passato anche su questo terreno. Noi ci saremo nel rispetto rigoroso dei ruoli».
Eboli, 24 ottobre 2020
Come rovinare un intervento tutto sommato quasi sensato, anche se ripescato nelle cose non dette in campagna elettorale, con inutili rinvii, direi sicuramente di natura caratteriale, alla violenza.
Signor Santimone lei insieme a quel buffo personaggetto prima di atteggiarvi a statisti e discettare di massimi sistemi imparate l’italiano e , soprattutto , la differenza tra familiare e famigliare.
Sono cose da terza elementare non è possibile che voi dobbiate amministrare la gente mancando delle nozioni base della lingua italiana.
Da lei , con molto sforzo , posso pure aspettarmelo ma dal sindaco ff.ss. no.
Esattamente l’improstatore è dottore in cosa? Qualcuno lo sa? Ha mai lavorato in vita sua?
FAMILIARE O FAMIGLIARE?
Si possono usare entrambe le forme, con i relativi derivati
• La forma familiare, più frequente, è modellata direttamente sull’etimo latino familiarem
• La forma famigliare, meno comune, rimane più fedele al nome famiglia, da cui deriva
Nella storia dell’italiano l’oscillazione tra le due forme è continua e ben viva ancora nella letteratura del XX secolo: basti pensare a due titoli di grande successo come Cronaca familiare di Vasco Pratolini e Lessico famigliare di Natalia Ginzburg.
(FONTE TRECCANI)
familiare (meno com. famigliare) agg. e s. m. e f. [dal lat. familiaris, der. di familia «famiglia»]. – 1. agg. Della famiglia: faccende, cure f.; rapporti f.; bilancio f., le entrate e uscite della famiglia; assegni f., per la famiglia (v. assegno); azienda (a conduzione) f.; lavoro f., in senso tecnico, quello prestato in favore di una persona alla quale il lavoratore sia legato dal matrimonio o da relazioni di parentela o di affinità