Arresto del Sindaco: Da “La Città del Sele”-Art1, rispetto per la magistratura e invito alla maggioranza a trarne le conseguenze.
Una risoluzione politica a quella di Legge. Di Candia, Conte, Santimone “La Città del Sele”-Art1: «Siamo stati all’opposizione per anni non condividevamo comportamenti e gestione e abbiamo condotto una coerente campagna elettorale, durante la quale abbiamo rivolto alla maggioranza un invito, che rinnoviamo, a riflettere sul loro operato e sulla crisi in cui hanno fatto precipitare la città, e a trarne le conseguenze».
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
EBOLI – Sono passati appena tre giorni dalla notizia degli arresti domiciliari del Primo cittadino di Eboli Massimo Cariello e della sua decadenza temporanea dalla carica di Sindaco da parte del Prefetto di Salerno Francesco Russo, e tutto non è come prima, l’intera comunità ebolitana, il mondo politico cittadino è rimasto sconvolto, e il riverbero ha avuto una eco provinciale e Nazionale, anche per via della straordinaria vittoria elettorale che ha tributato a Cariello l’81% dei consensi. Le opposizioni, sia pure cautamente, nel mentre: Da una parte dichiarano la loro più piena fiducia nella Magistratura e nella Giustizia; Dall’altra chiedono le dimissioni dello stesso Cariello o in maniera meno esplicita che i consiglieri facciano tutti un passo indietro per modo di dare la parola alle urne contravvenendo al principio di tutela e di garanzia che il nostro ordinamento Giudiziario comunque garantisce; Intanto è stato convocato il primo Consiglio comunale, la Giunta si è insediata, il Sindaco ff Luca Sgroia, su comunicazione del Dipartimento di Prevenzione diretto dalla Dott.ssa Annamaria Nobile, che ha riscontrato 3 casi positivi nelle Scuole Cittadine ha emesso la prima Ordinanza di Chiusura delle Scuola45288_225955113, e la maggioranza consiliare pare non abbia nessuna intenzione di mollare, va avanti confermando anche loro fiducia nell’operato della Magistratura e sicuri che il Sindaco Cariello dimostri con la sua difesa, la sua estraneità ai gravissimi fatti contestatigli e che hanno prodotto i provvedimenti restrittivi. Tutto in un quadro di completo allineamento alle Leggi vigenti che consentono alla Giunta nominata e al Consiglio Comunale appena eletto, di svolgere le proprie funzioni fino a una condanna che ne decreterebbe la decadenza del consiglio e tutte le funzioni suppletive. Eguale conseguenza comporterebbe le dimissioni volontarie del Sindaco.
Cosa diversa, invece, sarebbe come le opposizioni suggeriscono, cioè di far prevalere l’atto politico delle dimissioni volontarie dei Consiglieri Comunali alla Legge, che al contrario garantisce la regolare funzione di Giunta e Consiglio comunale. Le dimissioni volontarie della maggioranza dei Consiglieri comunali decreterebbero l’automatico scioglimento Consiglio Comunale e la conseguente nomina del Commissario Prefettizio da Parte del Prefetto per garantire fino alla tornata elettorale prossima la gestione ordinaria delle vicende amminisrrative dell’Ente.
Questa ultima ipotesi, ovviamente, ci riconduce con la memoria a quanto avvenuto nella vicina Battipaglia, allorquando con l’arresto del Sindaco Giovanni Santomauro, 21 consiglieri comunali decisero autonomamente di dimettersi aprendo la porta ad 1 anno di gestione Commissariale Prefettizia, e dopo il decretamento della ipotesi di infiltrazioni camorristiche, a successivi 2 anni di Gestione Commissariale straordinaria con la nomina di una commissione di accesso agli atti e una terna Commissariale nominata dal Ministro degli Interni.
A distanza di 7 anni tutti sappiamo come è andata a finire, o meglio come non è andata a finire, dal mometo che ad oggi si sono perse le tracce di quel processo e in capo agli imputati di allora non pende nessuna imputazione, sebbene gli arresti e le accuse di riferimenti e collegamenti con la camorra. Quella decisione (l’autoscioglimento) ha privato alla Città di partecipare politicamente, e qui c’entra la politica, a tutte le decisioni politiche che attraversavano il territorio, e la gestione ordinaria commissariale ha fatto il resto, e in gran parte è stata la causa di tutti i mali che ora attraversano Battipaglia, rifiuti e immondizia compresa divenuta sversatoio di tutte le immondizie provinciali e regionali.
Ritornando alle vicende di Eboli e alle richieste di dimissioni: più esplicite quelke di DeMa e Eboli 3.0, le Associazioni e mancate liste a sostegno del Candidato Sindaco di LEU Donato Santimone, confluite poi nel Listone “La Città del Sele“; E a quelle meno esplicite ma di eguale sostanza avanzate da “La Città del Sele-Art1” a firma dei suoi consiglieri eletti Camilla Di Candia, Antonio Conte, Donato Santimone, che parlano di “passo indietro”, suggerendo ai consiglieri comunali di maggioranza di dimettersi lasciando alla politica il resto; Non si può far a meno di ricordare quella brutta storia che ha attraversato la Città di Battipaglia, e che ancora oggi ne paga le conseguenze. Va da se che ogni risoluzione che non passa attraverso il silenzio e il quadro legislativo, chiaro ed inequivocabile che determina il prosieguo delle funzioni di Giunta, e consiglio Comunale è una forzatura, mentre il SILENZIO sarebbe l’unica cosa giusta che aiuterebbe, innanzitutto la Magistratura ad andare avanti nel suo corso e alla politica di essere rispettosa della Giustizia e delle vicende umane che attraversano questa e rante altre storie, a partire da Battipaglia, per passare da Pagani, a Scafati e indipendentemente dalla colpevolezza o meno.
Operando un vero rispetto, sarebbe giusto non si parlasse più di queste vicende fino a che non si risolva con un giusto processo e non si giunga ad una sentenza conclusiva. E chi non lo fa, si assume tutta la responsabilità di non favorire quella giustizia che si invoca, dimostrando al contrario poco rispetto e poca inclinazione alla democrazia e alla civiltà giuridica. POLITICAdeMENTE come per il caso Battipaglia e quelli di Safati e Pagani, per rispetto a quella Giustizia Giusta da ora in poi non parlerà più di questo processo fino a che non vi sarà una sentenza definitiva in rispetto della Giustizia e delle persone che a vario titolo sono coinvolte, invitando le forze politiche, e qui c’entra la politica, di PRETENDERE un processo giusto e rapido.
«Giorni tristi per Eboli che, per la prima volta nella sua storia, si vede arrestare il proprio Sindaco. – Si legge in una nota stampa che ci è pervenuta a firma di Camilla Di Candia, Antonio Conte, Donato Santimone Gruppo Consiliare “La Città del Sele”-Art.1 Sezione di Eboli gruppo che dalle ultime elezioni ha perso nella sua titolazione il simbolo di MDP-LEU, confermando il cammino di questo gruppo che segue gli avvicinamenti del suo leader provinciale On. Federico Conte verso il Partito Democratico, già avviato nelke ultime elezionivregionali con l’appoggio al candidato del PD Simone Valiante risultato poi essere il primo dei non eletti – Noi siamo stati all’opposizione per anni perché non condividevamo comportamenti e gestione e abbiamo condotto una coerente campagna elettorale, durante la quale abbiamo rivolto alla maggioranza un invito, che rinnoviamo, a riflettere sul loro operato e sulla crisi in cui hanno fatto precipitare la città, e a trarne le conseguenze.
Ora, desta particolare sconcerto che, dopo un voto tanto immotivato quanto massiccio per la maggioranza, sia assurto alla guida del Paese un non eletto dal popolo. – conclude il comunicato a firma dei consiglieri comunali neo-eletti Camilla Di Candia, Antonio Conte, Donato Santimone del Gruppo Consiliare “La Città del Sele”-Art.1 Sezione di Eboli che invitando la maggioranza a trarne conclusioni, immaginando queste siano le dimissioni ed il ritorno alle urne, vieppiú dovendo dirigere le sorti della Giunta il Vice Sindaco Facente Funzione Luca Sgroia, un “non eletto dal popolo“, circostanza per altro possibile inquanto gli assessori sono incompatibili con la carica di Consigliere comunale – Non riteniamo di entrare, per rispetto della magistratura, nel merito delle indagini e delle gravi accuse riassunte in 120 pagine, ci limitiamo, allo stato, a richiamare l’attenzione sui danni che potrebbero derivare al Comune e sulle iniziative da assumere».
Eboli, 12 ottobre 2020
Gentilissimo Admin
la sua posizione , rispettabilissima , di non parlare più della vicenda mi appare incomprensibile .
Ne parleranno tutti gli organi di informazione ma se lei ritienee che il silenzio sia la soluzione adotti questa linea editoriale.
Se poi , come è prevedibile , ci saranno ulteriori sviluppi vedremo se ne parlerà.
Come fa ad equiparare quello che sta succedendo con il caso di Battipaglia e , soprattutto , come fa a ritenere che si svilupperà e si evolverà allo stesso modo e con le stesse dinamiche?
Se il Condiglio e la Giunta decideranno di continuare , imperterriti , la propria attività di fronte a fatti così gravi se ne assumeranno la responsibilità politica e morale nei confronti dei cittadini.
E’ ovvio che ci sia interesse da parte di qualcuno a continuare è solo perchè chi ha vissuto , e sperava di continuare a vivere , di questo sa che dopo dovrà cercare di trovare un lavoro e sarà durissima.
È ovvio ce dovessero emergere nuovi fatti ne parlerò, non farò invece il riassunto come spesso fanno i giornali ad ogni riferimento minimo a Cariello.
Ne parlerò in maniera opportuna
Non mi piace dire lo avevo detto ma effettivamente lo avevo detto. Rileggete il mio post sulla chiusura della campagna elettorale in stile americano con la presenza del figlio di De Luca.
Per quanto riguarda il terzetto di contiani che non si illudano di rivendicare una vittoria che è e sarà solo di Damiano Cardiello , la gente non dimenticherà chi è stato colui che ha combattutto , praticamente in solitaria , questo sistema.
Le dichiarazioni del deputato , per caso , e le richieste al ministero di istituire una commissione su Eboli sono di pochi mesi fa dopo che per tutta la presidente consiliatura si è dormito non possono costituire nessun titolo di merito.
Ricordiamo anche che lo stesso deputato si è schierato , vanamente , alle ultime regionali con il candidato Valiante e quindi con De Luca.
Questi sono fatti e sono incontestabili poi voi siete campioni di tuffi carpiati con triplo salto mortale ma la verità è innegabile.
Il comune va commissariato. Sgroia è un nulla facente. Senza nessuna.professiome che si trova li solo perché ha xxxxxxxx xxxxxxx xxxxxx xxxxxxx xxxxxx xxxx.
Per Angelo, penso che stai esagerando e non consento si dicano cose di quel genere. Ho sentito solo offese non un solo appunto politico.
Il comune va commissariato.
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