Presentato con successo a Salerno, nella Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, il libro ‘Virus zombie’ di Ettore Spatola.
“Virus Zombie” è un horror di fantasia che, denunciando l’uso smodato della tecnologia e la velocità frenetica del progresso, ha l’intento di aiutare la società a ritrovare il contatto con la natura e riflettere semmai per non tornare indietro, ma andando avanti senza perdere il legame con la realtà e l’umanità.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
SALERNO – Nella serata di ieri venerdì 2 ottobre, a Salerno nella Sala del Gonfalone del Palazzo di Città, si è tenuta, con la moderazione di Pierluigi Canoro, la presentazione del romanzo “Virus zombie” di Ettore Spatola, per i tipi di Armando Editore.
Il libro, una denuncia e allo stesso tempo un grido di dolore verso la natura oggigiorno così bistrattata dal comportamento umano e che nel racconto può finalmente riprendersi i suoi spazi, narra della comparsa di un virus sconosciuto che produce effetti significativi sul naturale corso della società. Pur nella cornice di un racconto di pura immaginazione, che si inserisce nel solco della grande tradizione di narrazioni apocalittiche inaugurata da Matheson e Romero, la tematica del volume e il suo contenuto metaforico e valoriale consentono molteplici riflessioni di stretta attualità.
La presentazione si è svolta nel rispetto delle norme anti Covid in vigore. Ettore Spatola, salernitano di origini battipagliesi, da circa quindici anni risiede a New York laddove esercita la professione di Architetto presso uno studio di Midtown Manhattan, scrive per America Oggi, ha condotto un programma radiofonico nella Grande Mela e ha insegnato matematica alla Scuola d’Italia di New York.
Sinossi – “VIRUS ZOMBIE” è un horror di fantasia che, denunciando l’uso smodato della tecnologia e la velocità frenetica del progresso, ha l’intento di aiutare la società a ritrovare il contatto con la natura e riflettere semmai per non tornare indietro, ma andando avanti senza perdere il legame con la realtà e l’umanità. New York. Il protagonista Lucas sta tornando dal lavoro, quando, davanti agli schermi di Best Buy, resta come ipnotizzato guardando un servizio televisivo di dubbia certezza. Un giovane reportersta documentando un anomalo attacco a morsi in un piccolo villaggio africano. Ancora confuso, Lucas raggiunge gli amici per un happy hour su un noto roof-top della città. Adesso è distratto dal ricordo di quelle immagini mosse, ma chiare ai suoi occhi, e non riesce a rilassarsi.
Conosce una ragazza e con lei scambia qualche parola con la promessa di ritrovarsi.
I giorni che verranno lo porteranno a dubitare delle certezze sulle quali ha costruito la sua esistenza, mentre un virus sconosciuto sembra impadronirsi del mondo, trasformando le persone in esseri aggressivi e privi di memoria.
Salerno, 3 ottobre 2020