Alfonso Del Vecchio, candidato Sindaco del PCI apre la Campagna elettorale è chiude il primo ciclo dei comizi
Alfonso Del Vecchio, candidato Sindaco del PCI apre la Campagna elettorale è chiude il primo ciclo dei comizi. Mentre si fa sempre più spazio la convinzione di un risultato già scritto, si “raddrizza” l’andamento e si incomincia a parlare dei problemi. Il secondo giro dei comizi sarà migliore? Chi tra Santimone e Del Vecchio è il più “piazzato”?
Alfonso Del Vecchio comizio apertura
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese con la collaborazione di Marco Naponiello
EBOLI – Dopo una chiusura di consiliatura al cardiopalma e con tante sorprese ed un inizio di Campagna elettorale dai toni violenti e di quelli che ricordano i duelli all’ultimo sangue scandito dal ritmo condotto dal consigliere uscente di opposizione Damiano Cardiello, fino al colpo di scena con: La non presentazione di Liste e candidati del centrodestra; L‘altrettanto sorpresa della coalizione che sostiene Donato Santimone di smontare le 4 liste programmate e concentrarsi su un “Listone” civico dal titolo di un programma di annata “La Città del Sele“, caro alla componente politica che fa capo agli immarcescibili “Conte” e al suo giovane Leader di LEU ora in rotta vrrso il PD On. Federico Conte; La presentazione dell’agguerrita armata del Sindaco uscente Massimo Cariello con le sue 6 Liste civiche, due delle quali di matrice PD; Anche i comunisti, quelli più irriducibili del PCI ebolitano hanno pensato in barba a tutto questo “civismo” di maniera alla “Mescafrancesca”, di presentare lista e simbolo puntando sulla loro identità e candidando a Sindaco Alfonso Del Vecchio, già consigliere comunale, e tentare con il loro vascello di giungere in porto e conquistare il Comune.
Alfonso Del Vecchio, fin da subito si è caratterizzato, non prendendo parte alla politica gridata e a quella scandalistica e sin da subito ha usato toni pacati e centrato gli argomenti tipici di una campagna elettorale amministrativa, argomenti e programmi, condivisibili o meno che siano, ma da presentare al corpo elettorale affinché possa fare una scelta ponderata e giusta. E ieri sera chiudendo il primo giro di apertura ufficiale di campagna elettorale in Piazza, dopo i suoi competitor Santimone e Cariello, ha proseguito a toni “bassi” ma incisivi e caratterizzanti il suo approccio alla Piazza:
«Siamo qui 3 su 17 candidati ad una settimana dal voto di una campagna elettorale diversa dal solito, subito dopo il lockdown momento diverso difficile per presentare le liste – esordisce Alfonso Del Vecchio – abbiamo ancora oggi questa spada di Damocle sul collo per l’emergenza coronavirus alcune cose vanno dette basta allarmismi dobbiamo essere ligi non ci fermiamo solo se ci viene detto di fermarci un’esperienza Comunque unica eccezionale stimolante abbiamo incontrato tante persone dialogato discusso crescendo come numero abbiamo incuriosito è servito a noi a rafforzare la convinzione che la nostra scelta di andare soli è una scelta vincente coerente necessario perché senza entrare nei fatti in casa altrui quel tentativo che veniva fatto qualche mese fa non andava da nessuna parte noi siamo andati avanti.
Dritti per la nostra strada, scelta necessaria, non possiamo essere come PCI dei clandestini, in un retaggio del passato, silenziati dalla stampa, non potevamo stare in disparte nella drammaticità della situazione, senza dare voce alla fragilità delle persone, senza confondersi con gli altri, ribadire la nostra esistenza, rilanciare le nostre idee, gridare, – prosegue Del Vecchio nel suo comizio – noi ci siamo compagni, stiamo germogliando in molte regioni, qui siamo un fusto abbiamo un futuro, la certezza che la scelta giusta, coerente, una scelta vincente, comunque andranno le elezioni ed andranno bene.
Il Partito Comunista Italiano è un partito vincente, si può vincere numericamente e perdere politicamente o viceversa, – osserva Del Vecchio puntando sulla differenza politica basata sui contenuti e i valori politici e morsli di cui si sente erede della sua appartenenza – noi vinceremo in entrambi i casi e saremo vincenti anche nella città di Eboli, diffidate di chi si fa forte sui numeri, soltanto il nostro contributo ci sarà, la nostra città ha una grande storia, abbiamo fatto scuola in politica con tanti parlamentari, consiglieri regionali, assessori regionali e provinciali, europarlamentari, sindacalisti, marcando la propria presenza con propri rappresentanti nelle istituzioni, ancora oggi abbiamo due Parlamentari che fanno parte della maggioranza del nostro paese e noi siamo l’unico simbolo di partito nelle elezioni fatte di liste civiche, solo una fatica a memorizzare persone e idee, quale accordo politico ci può essere tra un fascioleghista ed uno del Partito Democratico solo accordi di potere.
Essere iscritto ad un partito – sottolinea con forza Alfonso Del Vecchio – significa essere di parte significa schierarsi e lottare, avere senso di appartenenza e condividere delle scelte, appartenere ad una lista civica significa avere mani e piedi libere, salire sempre sul carro del vincitore. Basta scorrere le liste, conta il potere. Su 8 liste solo una è di parte: È la nostra; le altre sette, dai nomi altisonanti ma anonime, fra poco tempo spariranno. A noi ci troverete sempre nella nostra sede.
Una brutta campagna elettorale alla ricerca spasmodica di scandali degna della sceneggiata napoletana.
Manifesto selvaggio, casellario giudiziario e carichi pendenti. I manifesti selvaggi sono una vergogna senza fine, – aggiunge il candiidato a Sindaco del PCI – mortificante, può mai essere votato un candidato che non rispetta le regole più elementari? Poi chiedono Scusa, prima imbrattano e poi chiedono scusa. I manifesti stanno ancora lì, la degenerazione della politica sta nell’essere onesti come fatto straordinario ma non significa dai carichi pendenti.
L’onestà e figlia dell’educazione si può essere disonesti e non essere stati ancora scoperti. L’onestà è la normalità non l’eccezione.
Tutta questa caciara sui certificati – fa osservare Del Vecchio, il quale senza nominarlo si riferisce a Donato Santimone che aveva sventolato il suo sebbbene ogni cabdidato deve aggiungerlo alla sua candidatura – quando la legge lo prevede per ogni candidato, tra l’altro, pubblicato sull’albo del comune, curriculum e casellario, e noi l’abbiamo pubblicato anche sul sito nazionale del nostro partito, una caciara dannosa, deleteria per l’intera città. Chi ha insistito su questa vicenda ha fatto in modo che Cariello si nascondesse e si negasse al confronto politico. Una campagna elettorale senza il faccia a faccia chi avvantaggia?
Due questioni al sindaco dobbiamo dirle, triste epilogo nomina scrutatori. Certo non è un problema burocratico si può farne ricorso senza il sorteggio però dei criteri delle motivazioni non sappiamo i nominati e non ci interessa. Senza nulla togliere a loro. Ma avete scelto degli specialisti? dei master su spuntare un numero pronunciare un nome? se avete nominato degli specialisti bastava dirlo e evidenziare i titoli altrimenti avete favorito volontariamente 150 persone vicino a voi discriminando altri cittadini ebolitani. Il denaro pubblico va gestito nella trasparenza anche €1 dando a tutti la stessa opportunità.
Poi – Del Vecchio sottolinea il parallelismo tra la politica giustizialista e il “fiancheggiamento” della stampa che interpreta, amplifica e distorce la comunicazione – c’è una questione importante per l’immagine della città i media mettono al centro dell’attenzione le indagini e danneggiano noi, la nostra città non c’è chiarezza sulle questioni un’immagine che va difesa che può allontanare gli imprenditori per gli investimenti nessun imprenditore sceglierebbe Eboli dopo aver letto quelli articoli non possiamo essere visti come una città dove non ci sono regole e veniamo agli aspetti programmatici senza confronto politico nessuno può essere contestato e può dire quello che vuole. Noi siamo contro ad ogni forma di menzogna di falsità noi invitiamo ogni ebolitani ad affacciarsi e scendere in strada e percorrere la città nelle nelle periferie e porsi la domanda se Eboli è cambiata negli ultimi.
La buona politica riguarda tutti noi e le nostre vite hanno messo in campo delle iniziative per definire il destino di tutti noi. – aggiunge Del Vecchio introducendo temi accantonati, dimenticati e nemleno sfiorati fino ad ora dai suoi competitor – Noi non riusciamo a vedere cambiamenti un’iniziativa un investimento solo edifici che stanno lì danni pastificio ex Pezzullo. Il sindaco ha dato Ultimatum alla ditta che si è aggiudicata il Project financing che ha un lavoro di 20 milioni di euro con un capitale sociale di €10000 altrimenti la manda via atteso 5 anni per assumere questa decisione una bugia tutta questa Se dovessimo vincere in quell’aria faremo non un centro commerciale ma un parco urbano la casa cantoniera la casa popolare le case popolari in piazza Regione Campania l’ex Mattatoio lì due torri ennesimo centro commerciale servizi il parco Fusco riprenderanno il parco Fusco Non è vero il piano urbanistico comunale non lo tira fuori perché non vuole avvantaggiarsi in questa campagna elettorale Come buono questo singolo l’uscita autostradale Non ne parliamo le periferie sono piene di problemi serie e gravi i fabbricati del quartiere Pescara se un fabbricato è vecchio conviene abbatterli e non rimetterci mano lo stesso delle palazzine al borgo che non danno dignità alle famiglie meglio abbatterlo e sistemarle altrove e lì magari fare un parcheggio per gli abitanti del centro storico solo menzogne un carbuglio amministrativo Per i cittadini gestione rifiuti dopo 4 anni di proroga si e facciamo il confronto tra il costo di 29 milioni di euro in 4 anni persi Eboli ha pagato i cittadini €4000000 in più se l’avessero fatta prima si sarebbero risparmiati questi soldi le telecamere di sorveglianza uno spettacolo tragicomico 5 anni 5 anni per ascender n’è qualcuno ma è provvisorio quella soluzione tecnologica non funziona Centro polifunzinale atti degni del Dilettante allo sbaraglio la regione Campania vorrà indietro altri €1800000 sperando che l’Unione Europea non voglia tutti i soldi dietro Dunque tutti e 6 milioni parliamo del centro antico non so se avete passeggiato anche il gusto manca una segnaletica di quel tipo non è possibile significa che non sono attenti non hanno interesse non sono attenti alle cose che fanno i parcheggi dopo un anno e mezzo.
Questa è l’unica città, lo dico per informarvi che se parcheggiae in piazza e poi vi spostate perché piove e andate a parcheggiare nei dintorni di piazza pezzullo c’è un’altra società e quel parcheggio non vale più perché questa società non è riuscita a vendere i parcheggi che ha realizzato, e quindi il cittadino deve sopperire a questa sua mancanza.
Il centro storico è una risorsa fondamentale per la nostra città il luogo della memoria un luogo che svolge la funzione identitaria il senso di appartenenza. Ciò significa che bisogna valutare che tipo di intervento fare la sopra, recupero, consolidamento valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche e culturali artigianali, un censimento una volta per tutti dei fabbricati avere il coraggio di demolire i rudere per spazi verdi e parcheggi senza valore storico navette elettriche di collegamento una ZTL permanente potremmo coprire il Vallone che parte dal Borgo per dare vita ai giardini pensili mettere in campo idee è importante centro antico deve tornare a vivere per poterlo fare.
Ci vogliono i servizi i problemi degli immigrati. Noi vorremmo insediare nel centro antico la mediateca del Mediterraneo, oramai nel Mediterraneo noi siamo l’unica cultura di tutta la zona del Mediterraneo, la mediateca punto di riferimento di ogni forma culturale. L’immigrazione è un fenomeno che va integrato dove c’è cultura e integrazione c’è sviluppo, specie in questo momento difficile, uno sviluppo sostenibile uno sviluppo di economia circolare, con la presa di coscienza del cittadino del ruolo che hanno delle regole che deve rispettare e far rispettare la priorità deve essere l’economia verde e non più il modello lineare ma di utilizzare le risorse unificare le zone industriali Eboli e Battipaglia. Con censimento dell’Industria, istituzione di un coordinamento con le varie associazioni con le banche con i vari attori con degli specialisti l’aria di Eboli potrebbe essere per la logistica non di parcheggio dei camion come attualmente ma di un grosso centro di interscambio di merci, promozione delle opportunità e rientrare nelle zone economiche speciali di da cui noi siamo stati esclusi.
Lo stesso per l’agricoltura un vero Interporto veramente raccolga dalle aziende i prodotti e inviarle direttamente alle aziende evitando il traffico veicolare poi la fascia Costiera ogni volta ci spendiamo ma pensano che siamo tutti tornati e non ci accorgiamo hanno messo dopo tanti anni la prima pietra al depuratore di Coda di Volpe proprio in questo periodo con le ecoballe che c’erano dentro, incredibile qualche anno fa il sindaco Melchionda, firmò un protocollo di intesa con l’istituto orientale di Napoli sulle questioni delle terre che stanno sul nostro territorio 150 Ettari a noi e dove erano questi nostri un pezzo costeggia il fiume Sele che un grande problema, perché il fiume Sele inquinato non alla foce ma a monte, e va fatto un discorso con tutti i comuni e le industrie che stanno attorno alle fiume, per completare il discorso con la fascia Costiera, e per fare un parco urbano e per dare lustro e spazio a quelle aree.
Loro invece parlano di centri commerciali la regione Campania finalmente ad inizio anno ha tirato fuori il testo unico Del Commercio è previsto vieni riuscire ad un’iniziativa di lui distretto del Commercio un modo innovativo di operare sul territorio e la risposta del commercio di vicinato ai grandi centri commerciali interni o periferici il commercio è un fattore strategico di crescita del territorio viene riconosciuto tramite una cabina di regia che vede al centro il comune fatto nuovo insieme alla regione e alle associazioni di categoria alle camere di commercio possono essere intraprese azioni strategiche per rilanciare il territorio il commercio sul territorio di sviluppare attività fruibilità visibilità dare spazio è interessante un processo lungo ci si può ragionare passiamo alle Smart city Che significa collaborazione tra la tecnologia e i cittadini soltanto da questi due elementi solo così la città può essere sicura e diventare intelligente chiudo Potremmo avere il centro storico più bello un paese pieno di attività di fermenti una bella fascia Costiera stessa cosa aria industriale abbiamo un grande problema e la mobilità per i cittadini di tutte le età e per i turisti l’alta velocità importantissimo una fermata della metropolitana importante lo Speriamo ma non dipende solo da noi in tempi non saranno brevi da subito però dobbiamo migliorare il sistema di mobilità sul nostro territorio il trasporto pubblico su gomma e fermo agli anni 90 La domanda è cambiato crescita periferia centri commerciali ai lavoratori che si recano nella piana del Sele, il trasporto pubblico deve integrarsi con i vettori che si collegano con le comunità limitrofe vedi l’università è molto facile raggiungerla su Google su Ferrovie no i lavoratori che vanno in bicicletta nella piana che mettono in pericolo la loro vita collegamenti con le scuole centrali e le periferie all’ospedale va messo in campo uno strumento urgente sulla mobilità pubblica lui abbiamo 220000 km bus all’anno la regione Campania eroga €250000 all’anno per il trasporto pubblico locale sul territorio di Eboli dobbiamo ragionare per ottimizzare Urbano ed extraurbano attivare collegamenti che coincidono con le esigenze dei cittadini compagni Questa è in sintesi la Eboli che abbiamo in mente non Abbiamo tralasciato nulla vi conoscete siamo i soliti quelli che ci credono che si battono quelli che cadono e si rialza quelli che il cuore la passione la voglia e l’impegno lo mettono da sempre. Allora noi diciamo non sprechiamo quest’occasione Abbi coraggio Abbi coraggio e mettici la testa perché il 20 il 21 settembre perché Eboli possa cambiare il 20 e il 21 settembre vota Il Partito Comunista Italiano segue poi lettura dei candidati».
GLI ALTRI INTERVENTI
Dina Balsamo: ha parlato del referendum sull’inganno dello stesso Dov’è minore rappresentatività e rischio dietro l’angolo specialmente di alcune zone al costo annuale di €1 per Cittadino un caffè in meno non vale la democrazia è la nostra carta fondamentale Quindi in sostanza ha specificato che ci saranno zone dove non avranno rappresentanti parlamentari e in sovrannumero nel Senato.
Francesco Mirra: uno studente universitario fuori sede in Francia ha parlato delle Smart city e della fuga degli ebolitani giovani Dunque di creare delle opportunità con una casa del lavoro tra i vari soggetti interessati o stakeholders pur nel rispetto dell’istituzione del forum dei giovani che però a suo dire non è performante perché le politiche in generale dei giorni devono essere trattati dei giovani per mantenere la memoria storica della città di Eboli.
Concetta Avallone: da abitante delle periferie al confine con Battipaglia nella zona industriale lei che nella vita è un veterinario si è soffermata sulla mancanza di collegamenti con le periferie biasimi che sono un problema anche di Eboli il ciclo dei rifiuti che andrebbe integrato meglio e di come molte parti della città siano state trascurate nei servizi un passaggio fondamentale sono le attività sericole e dove secondo lei lo sfruttamento del territorio finirà per renderlo sterile in buona sostanza questo è il suo intervento.
Annamaria Paesano:
si è presentata come una Mediatrice della Intercultura la parola immigrazione è una parola scomoda dei candidati alla guida della città da 5 anni c’è il voto rispetto all’argomento dell’immigrazione la sicurezza è uno slogan per i tutti a casa o qualche sceneggiata ad effetto non un atto di responsabilità siamo la porta della piana del Sele per l’immigrazione attenzionati da 2 ministeri 5000 stranieri oltre 5 continenti che vengono ma ad eboli non si parla di immigrazione abbiamo bisogno di politiche migratorie con tutte le forze politiche attive sul territorio per agevolare la comunità non esistono immigrati Ma nuovi concittadini non problema né risorse ma vanno inserite nella città un cittadino libero gli operatori In molti casi non conoscono tutta la materia e devono reinventarsi non deve essere in mano di un connazionale più esperto per muoversi che può trasformarsi in un Caporale grandi fenomeni di sfruttamento vanno sviscerati dal basso e bloccati proponiamo un censimento degli stranieri specie nelle zone sensibili e che ci faccia sapere non i numeri dei regolari di cui ne abbiamo contezza Grazie all’Istat ma degli irregolari vogliamo un un Assessorato all’immigrazione che si occupi dei problemi che aiuti tutta la collettività non solo gli stranieir troppe volte gli operatori si trovano a lavorare in situazioni critiche pericolose Vogliamo una consulta degli immigrati ti intervenga anche durante i Consigli Comunali come parte integrante del tessuto politico cittadino portavoce degli e stanze delle comunità e mediatori dei conflitti ogni vuoto delle istituzioni si riempiono con facilità il degrado è dietro l’angolo e la criminalità Ne approfitto pensiamo a Campolongo oltre il mare nessuno ebolitano andrebbe a farci una passeggiata c’è un vuoto istituzionale da oltre 30 anni non basta ridare decoro ad una zona mettendoci i pali della luce e manutenzione ordinaria la sicurezza non è pattugliamento H24 non è politica Ma si demanda alle forze dell’ordine non avranno frutti politici migranti ebolitani su quella zona soffrono le stesse mancanze i servizi mancano in tutto e per tutto rifiuti sicurezza trasporti degrado ed emarginazione hanno fatto sì che la criminalità nei approfittarsi no non solo turismo ama si deve investire nel per il bene della collettività non solo turismo Ma si devi investire nel per il bene della collettività con servizi e commerci la criminalità Se ne andrebbe una città fruibile è vivibile è una città più sicura noi ci siamo Il 20 al 21 settembre metteteci la testa.
Intanto questa sera ci sarà alle 19.30, il Comizio in Piazza del Candidati Sindaco Donato Santimone, dell’On. Alfonso Andria e dell’ex Sindaco di Eboli Gerardo Rosania, per la lista “La Città del Sele”.
Eboli, 14 settembre 2020 (scritto con la collaborazione di Marco Naponiello)