Per le donne abusate psicologicamente e fisicamente la “Violenza di genere sia un problema di Salute Pubblica”.
A dichiararlo, introducendo nel dibattito politico nuovi modelli culturali, è stata Clelia Gorga, candidata al Consiglio regionale della Campania con la lista Campania Libera a sostegno di De Luca, nel corso di un convegno sulla difesa della donna, al Circolo Posillipo di Napoli.
da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese
NAPOLI – “Dobbiamo considerare, come suggerisce l’Oms, la violenza di genere un problema di salute pubblica. Una donna che subisce violenza, fisica o psicologica, andrà incontro più facilmente a sofferenze di tipo depressivo, malattie croniche, disabilità. Servono quindi nuove forme di intervento e figure professionali specializzate all’interno degli ospedali per migliorare l’approccio utilizzato dal sistema sanitario”. A dichiararlo è stata Clelia Gorga, candidata al Consiglio regionale della Campania con la lista Campania Libera, nel corso di un convegno sulla difesa della donna, al Circolo Posillipo di Napoli.
“E’ un tema che mi sta particolarmente a cuore”, ha aggiunto, sottolineando il suo impegno a favore di un centro anti-violenza a Torre del Greco. “Nonostante gli interventi, nazionali e regionali, il fenomeno non accenna a calare, soprattutto in Campania, dove sono centinaia i femminicidi ogni anno. Far crescere la rete territoriale assistenziale – ha proseguito – è fondamentale, perché le donne da sole non possono uscire da certe situazioni. Dobbiamo occuparci meglio anche degli orfani dei femminicidi, con servizi di assistenza specializzati, garantendo ai minori colpiti da queste tragedie un maggiore sostegno economico. Occorrerebbero inoltre pene più severe e una maggiore rapidità nelle sentenze. Ovviamente – ha concluso Clelia Gorga – non è sufficiente considerare la violenza di genere soltanto un reato da punire. Agire sul piano dell’educazione e sulla costruzione di nuovi modelli culturali viene prima di tutto. Penso che sarebbe opportuno includere le tematiche di genere nella programmazione scolastica, perché il contrasto degli stereotipi e delle discriminazioni nei confronti delle donne richiedono percorsi di istruzione e formazione”.
Napoli, 6 settembre 2020